L'Assemblea dell'ONU ha votato, ieri 23 dicembre ...

di Alfonso Navarra
e Fiorenza Bettini


Trattato di messa al bando delle armi nucleari, sì all’Onu di 123 Paesi.
L’Italia vota no

SI’ al bando delle armi nucleari nel 2017: un giorno storico all’ONU per il disarmo atomico
Taking forward multilateral nuclear disarmament negotiations

Cari amici vi allego il testo della mia relazione introduttiva al convegno di Palermo (23 settembre c.a.) su "Pace e sicurezza nel Mediterraneo ed in Medio Oriente, la proposta dei nonviolenti".
Cordiali saluti  Alberto

Nucleare-fantasma: bombe in 7 paesi europei, Italia inclusa

 

Ampiamente documentato: Belgio, Olanda, Germania, Italia e Turchia sono in possesso di armi nucleari che sono dispiegate contro la Russia, l’Iran e altri paesi del Medio Oriente. Lo scrive, su “Global Research”, il professor Michael Chossudovsky, economista dell’università canadese di Ottawa e prezioso osservatore internazionale.

2016 Adopted Resolution

Calling on the Next U.S. President to Pursue Diplomacy with Other Nuclear-Armed States; Participate in Negotiations for the Elimination of Nuclear Weapons; Cut Nuclear Weapons Spending and Redirection Funds to Meet the Needs of Cities ... "Più di 15.000 armi nucleari, la maggior parte dei quali di grandezza e potenza superiore alle bombe di Hiroshima e Nagasaki, il 94% di queste detenuto da Stati Uniti e Russia, continuano a costituire una minaccia intollerabile per le città e l'umanità ... i fondi federali sono disperatamente necessari alle nostre comunità per costruire alloggi a prezzi accessibili, creare posti di lavoro con salari vivibili, migliorare il trasporto pubblico, e lo sviluppo di fonti energetiche sostenibili."


Appello al governo italiano
esigiamo il disarmo nucleare totale!

Presentato il primo programma indicativo nucleare
della Ue dopo Fukushima

 

Una raccomandazione agli Stati membri sull'applicazione dell'articolo 103 del trattato Euratom

Euronews - 10/03/16 - A ormai 30 anni dal disastro nucleare di Chernobyl (26 aprile 1986) circa 5 milioni di persone vivono ancora in aree contaminate. Zone in cui il tasso di mortalità è più elevato della norma, il tasso di natalità è più basso e l’incidenza di tumori è aumentata. I dati sono contenuti in “L’eredità nucleare di Fukushima e Chernobyl”, una ricerca di Greenpeace condotta in Giappone, Ucraina e Russia.

Il numero sorprendentemente alto di vittime del programma americano di armi nucleari

In Italia bombe nucleari a potenza variabile

di Manlio Dinucci