PAOLO MACINA: UN PROFILO DI NANNI SALIO

Voce dall'edizione italiana di Wikipedia

 

Giovanni Salio (Torino, 24 dicembre 1943 - primo febbraio 2016) e' stato un attivista, ambientalista e pacifista italiano. Si e' occupato di ricerca, educazione e azione per la pace, ed e' stato tra le voci piu' autorevoli della cultura nonviolenta in Italia.

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L'attivismo politico

Giovanni Salio si e' appassionato fin da giovane all'antimilitarismo, aderendo a 19 anni al Movimento Antimilitarista Italiano.

Negli anni '70 ha partecipato con altri attivisti del Movimento Internazionale di Riconciliazione e del Movimento nonviolento alle lotte per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza al servizio militare; in seguito ad alcune manifestazioni per le vie del centro di Torino con cartelli che recavano scritte in favore degli obiettori, fu denunciato insieme ai pacifisti Domenico Sereno Regis, Vito Bologna, Giovanni Pellissier, Piercarlo Racca, Alberto Perino, Giuseppe Marasso, Gian Antonio Bottino ed Enrico Vanesia e arrestato il 4 novembre 1971 al termine di una manifestazione di protesta durante l'alzabandiera in Piazza Castello. Il processo nei loro confronti, per vilipendio alle Forze Armate e alla bandiera nazionale, ed istigazione dei militari a disobbedire alle leggi inizio' il 17 ottobre 1972 e riscosse una discreta eco perche' in Parlamento si stava discutendo la legge che regolamentera' l'obiezione di coscienza. Gli imputati furono difesi dagli avvocati torinesi Giampaolo Zancan e Maria Magnani Noya, cui si aggiunse in seguito Bianca Guidetti Serra con il sostegno del magistrato Rodolfo Venditti. Nonostante la promulgazione della legge 772/72 che riconosceva l'obiezione di coscienza al servizio militare, la Corte d'Assise di Torino nel settembre 1975 condanno', con pene dai sei ai nove mesi di carcere, sette dei nove pacifisti (Salio fu scagionato per insufficienza di prove), cui segui' la piena assoluzione per tutti in Corte d'Assise d'appello.

Laureatosi in Fisica, divento' ricercatore nella facolta' dell'Universita' di Torino (per la quale fu docente dal 1980 al 2000) e cerco' di coniugare i suoi studi all'impegno politico: erano infatti gli anni della guerra fredda e del pericolo dell'olocausto nucleare. Nel 1982 aderi', insieme al altri 800 scienziati tra cui l'amico Antonino Drago, alla nascita dell'Unione Scienziati Per Il Disarmo (Uspid), che aveva l'obiettivo di fornire informazione e analisi sul controllo degli armamenti e il disarmo. Con Drago pubblico' nel 1983 un libro (Scienza e guerra: i fisici contro la guerra nucleare) destinato a diventare il pamphlet di riferimento degli scienziati contro la bomba atomica.

Nel 1982 aderi' anche alla Campagna di obiezione alle spese militari di cui divento' promotore e per la quale subi' un pignoramento.

Nel maggio 1985 si candido' per le Liste Verdi al consiglio comunale di Torino. Primo dei non eletti, fece parte del consiglio dopo la rinuncia di Franca Rame e lascio' il posto al secondo dei non eletti un anno dopo, secondo la regola di rotazione concordata all'interno del partito.

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Il Centro Studi Domenico Sereno Regis

Nel 1982 Salio fondo' a Torino, insieme a Domenico Sereno Regis, Franco Sgroi e Piercarlo Racca, un centro studi e documentazione per l'analisi delle azioni dirette nonviolente. Dopo la morte di Sereno Regis, nel gennaio 1984, il centro venne a lui dedicato e Salio ne divento' presidente, carica che ricopri' fino alla morte. Il Centro studi "Domenico Sereno Regis", diventato punto di riferimento per il mondo pacifista torinese, e' dotato di biblioteca ed emeroteca specializzate su pace, ambiente e sviluppo e nel 2014 ha ottenuto il riconoscimento dalla Soprintendenza per i beni archivistici del Piemonte e Valle d'Aosta, di "Archivio di interesse storico particolarmente importante".

Tra le varie attivita', il centro ha sperimentato, dal 1998 al 2008 in collaborazione con il Comune di Torino e l'associazione Telefono Rosa, un servizio di controllo non armato del territorio con l'utilizzo di obiettori di coscienza in servizio civile, chiamato presenza amica, nei luoghi in cui (parco del Valentino e dintorni di Piazza Vittorio Veneto) si erano manifestati casi di aggressione alle donne.

Nel 2012 il Centro Studi Sereno Regis ha acquistato e rimesso in funzione i locali che ospitarono, dal 1907, la prima sala cinematografica di Torino. E' nato cosi' Irenea, un luogo in cui il centro propone attivita' inerenti il rapporto tra cinema e pace. Nel corso delle ristrutturazioni sono emersi i resti di una chiesa risalente all'anno Mille, poi chiusa nel XV secolo, dedicata ai santi Simone e Giuda, la cui abside e' visibile dal pavimento vetrato di uno dei locali del cinema. Legato a Irenea e' il Premio cinematografico "Gli occhiali di Gandhi", assegnato dal 2011 al regista che nel corso del Torino Film Festival presenti il miglior film con contenuti culturali nonviolenti.

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L'attivita' di peace research

In seguito al consolidamento delle attivita' del Centro Studi Sereno Regis e all'acquisto dei locali presso cui viene adibita la nuova sede, Salio approfondi' a livello teorico le attivita' di peace research. Inizio' una collaborazione con la casa editrice del Gruppo Abele per la quale fu membro di redazione e per cui curo' la sezione dedicata all'educazione alla pace dal 1982 al 2012. Grazie a questa collaborazione vennero tradotti in Italia alcuni teorici del pacifismo e dell'ecologismo come Johan Galtung, Theodor Ebert, Gene Sharp e Arne Naess.

Salio conobbe Johan Galtung, sociologo e matematico norvegese padre della Peace Research, nel 1982; ne condivise gli approcci tanto da diventare segretario, dal 1991, del Peace Research Institute (Ipri), fondato nel 1977 da Mario Borrelli, Antonino Drago e Giuliana Martirani e affiliato all'Ipra e lo porto' a pubblicare per la Ega le sue opere piu' importanti. Quando Galtung fondo' nel 1996 la rete Transcend per la trasformazione nonviolenta dei conflitti, Salio ne entro' a far parte come membro esperto, mettendo il Centro Studi Sereno Regis a disposizione per le attivita' italiane delle rete.

Salio guido' anche la facolta' di scienze politiche dell'Universita' di Torino a conferire al sociologo, nel gennaio 1998, una laurea honoris causa per le sue battaglie in nome della pace.

A partire dal quell'incontro, le iniziative sulla peace research cui Salio partecipo' si moltiplicarono: nel 1988 entro' a far parte della segreteria scientifica del "Progetto nazionale di ricerca sulla difesa popolare nonviolenta"; nel 2001 fece aderire il centro Sereno Regis alla creazione del Centro Interateneo di Studi per la Pace (Cisp) fondato dall'Universita' di Torino, dall'Universita' del Piemonte Orientale e dal Politecnico di Torino con la finalita' di promuovere, coordinare e svolgere studi e ricerche sui temi della pace e della guerra; venne chiamato come docente, dal 2006 al 2007, al master internazionale di peacekeeping promosso dall'Onu e attivato dalla facolta' di Scienze Politiche dell'Universita' di Torino; venne inoltre eletto, in qualita' di membro esperto, dal 2008 al 2009, nel Comitato di consulenza per la difesa civile non armata e nonviolenta istituito dal Ministero della Solidarieta' Sociale. Varie istituzioni che si occupano della formazione degli obiettori di coscienza al servizio militare (Scuola di pace di Boves, Scuola di pace "Ernesto Balducci" di Torino, Universita' Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace di Rovereto, Scuola di Formazione alla Protezione Civile della Regione Piemonte, Coordinamento Comasco per la Pace) lo coinvolsero nelle attivita' di docenza.

Nel corso degli anni ha collaborato continuativamente con riviste quali "Azione nonviolenta", "Satyagraha" ed "Ecole".

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Opere

- Giovanni Salio, Difesa armata o difesa popolare nonviolenta?, ed. Movimento Nonviolento, Perugia 1983.

- Ipri (a cura di Giovanni Salio), Se vuoi la pace educa alla pace, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1983.

- Giovanni Salio, Antonino Drago, Scienza e guerra: i fisici contro la guerra nucleare, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1984.

- Giovanni Salio, Le centrali nucleari e la bomba: un legame pericoloso, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1984.

- Giovanni Salio, Progetto di educazione alla pace (10 fascicoli), Edizioni Gruppo Abele, Torino 1985-1991.

- Ipri (introduzione e cura di Giovanni Salio), I movimenti per la pace: vol. I. Le ragioni e il futuro, vol. II. Gli attori principali, vol. III. Una prospettiva mondiale, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1986-1989.

- Fritjof Capra, Il Tao della fisica, Adelphi, Milano, 1989 (Traduzione di Giovanni Salio).

- Giovanni Salio, Le guerre del Golfo e le ragioni della nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1991.

- Giovanni Salio (con altri), Domenico Sereno Regis, ed. Satyagraha, Torino 1994.

- Giovanni Salio, Il potere della nonviolenza: dal crollo del muro di Berlino al nuovo disordine mondiale, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1995.

- Giovanni Salio, Gandhi. Economia gandhiana e sviluppo sostenibile. Catalogo della mostra (a cura di), Seb27, Torino 2000.

- Giovanni Salio, Elementi di economia nonviolenta, ed. Movimento Nonviolento, Verona 2001.

- G. Salio, D. Filippone, G. Martignetti, S. Procopio, Internet per l'ambiente, Utet, Torino 2001.

- Giovanni Salio, Gianfranco Bologna, Il futuro di noi tutti, saggio introduttivo a Scenari del XXI secolo, Grande Dizionario Enciclopedico Utet, Torino, 2005, e di Sara' il secolo della nonviolenza?, ibidem.

- Giovanni Salio, Carla Toscana, Gandhi: pensieri sulla civilta' moderna, la religione, la nonviolenza, Red, Milano, 2008.

- Autore delle voci: Guerra e ambiente e Proliferazione nucleare in Giuseppe Gamba e Giuliano Martinetti, Dizionario dell'ambiente, Isedi, Torino, 1995.

- Autore della voce: Il futuro dell'ambiente per l'Enciclopedia del XXI secolo, Utet, Torino 1999.

http://serenoregis.org/

martedì 2 febbraio2016

 

E’ scomparso Nanni

 

Gli amici e le amiche del Centro Studi Sereno Regis di Torino comunicano addolorati la perdita del loro Presidente, Nanni Salio, avvenuta nella tarda serata di ieri, lunedì 1 febbraio 2016. Per tanti anni è stato infaticabile sostenitore della nonviolenza espressa in tutte le sue forme: dalla riflessione teorica alle manifestazioni di protesta contro la guerra, dalla raccolta di testi e documenti all’avvio di iniziative per la pace: convegni, proiezioni di film, incontri con testimoni…

Nanni è stato testimone di pace nei confronti di tutti e di tutte coloro che lo hanno incontrato: al Centro Studi o in occasione delle sue infaticabili visite presso gruppi e associazioni, in Italia e a livello internazionale.

Per chi lo ha conosciuto, al di là dell’ammirazione e del rispetto per la sua enorme preparazione teorica e per la sua coerenza, testimoniata in tante occasioni, resta nel cuore il calore della sua umanità, della sua modestia, della sua attenzione per tutte e tutti. Il gruppo di persone che hanno avuto la fortuna di essergli vicine, nel Centro Studi Sereno Regis, condivide un senso di gratitudine per l’accoglienza, il sorriso schivo, l’ascolto profondo con cui Nanni si è sempre rivolto a ciascuno e ciascuna, e anche per la sua fiducia incrollabile nella scelta della nonviolenza, nelle sue forme molteplici e creative, come possibilità privilegiata per vivere la propria vita e per operare nella collettività.


Caro Nanni,
il tuo viaggio nel nuovo mondo ci lascia un vuoto terribile, ma il tuo insegnamento, con la tua mente, con i tuoi scritti, con il tuo esempio, con la tua simpatia, con il tuo amore, con la tua amicizia, ci riempie e riempirà sempre e ci darà il coraggio di portare avanti la tua missione, quella a cui hai dedicato tutta la tua vita: di far conoscere, e comprendere la nonviolenza attiva, a tutte le persone anche le meno colte, in tutti i settori nella quale essa ci può essere di aiuto per dare vita ad una società più giusta, più umana, non basata sulle prepotenze e sul dominio, ma sulla comprensione, la collaborazione, il dialogo, l'amore, ma anche su quello che ci ha insegnato Gandhi, ed anche tu hai praticato, il "Satyagraha" che giustamente un caro amico - che si trova con te nel mondo dei giusti - ha tradotto in "lotta come amore". Grazie Nanni per quello che ci hai dato e per quello che, nel tuo ricordo , ci darai ancora, per sempre.

Alberto


Il Movimento Nonviolento piange la morte di Nanni Salio, maestro di nonviolenza. Restiamo senza una guida, perdiamo un punto di riferimento. Nanni se ne è andato troppo presto, ma ci consola sapere che ora è realmente nella compresenza alla quale lui stesso sempre si richiamava per sentire vivi gli amici che l'hanno preceduto, Domenico Sereno Regis, Gabriella Poli, Luca Magosso, Daci Stefancich, la sua amata compagna e moglie. Nell'occasione dell'addio terreno alla donna che gli è stata a fianco, Nanni utilizzò queste parole, che noi ora ripetiamo per lui: "Le tue ceneri stanno per rientare nel grande ciclo della vita e della morte, che per noi umani è avvolto nel mistero. Siamo polvere di stelle dell’immenso universo nel quale ritorniamo con le nostre ceneri. Forse un giorno, quando sarà giunta l’ora, qualche frammento delle mie ceneri si unirà alle tue, nel grande Tutto verso cui aneliamo e che non riusciamo a raggiungere consapevolmente". Nanni ha fatto e dato molto per la nonviolenza. E' stato un teorico, intellettuale, studioso, analista, attivista, militante, organizzatore. Mite, schivo, compassionevole, coerente nel legame pensiero-azione. Per il Centro Sereno Regis ha dato l'anima, e ora la sua anima lì continuerà a vivere e ispirare tanti per proseguire il lavoro nonviolento. Come sta scritto nel Libro della Sapienza (3,1 - 4,7): "Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. Il giusto, anche se muore prematuramente, troverà riposo". Nanni, il Movimento Nonviolento ti ringrazia per come hai speso la tua vita da uomo giusto.

 

mao valpiana, presidente


A fine aprile ho saputo da lui che era malato. Ma la sua riservatezza impediva che mi dicesse come andava avanti la malattia.

E' il nonviolento con cui ho collaborato di più, firmando assieme scritti e libri, sulla storia della scienza, sulla nonviolenza, sulla educazione alla pace,… e prendendo iniziative (campo a Comiso, campi degli insegnanti nonviolenti  a Barbiana, a Lioni per il terremoto, ecc.). Per come ci intendevamo mi sembrava che fossimo consanguinei.

Era il nonviolento più “indiano” tra gli italiani: pronto al servizio, preciso, costante, pulito, non invasivo e silenzioso, con un suo mondo interiore da cui traeva le sue risorse.

Se è vero che dopo il periodo dei maestri della nonviolenza è venuto il periodo degli operai della nonviolenza, lui è stato un operaio-sherpa, anche nella semplicità dei vestiti e dei costumi. Non a caso a tarda età ha voluto fare un viaggio sulle vette dell’Himalaia.

Avendo unito tutto questo ad una lucidità di mente e di parola come pochi altri hanno, anche su argomenti anche accademici e scientifici, il suo esempio di vita è veramente grande. E' stato un punto fermo nel panorama della nonviolenza italiana; tutti gli debbiamo essere grati.

 

Tonino Drago


Condivido con immensa tristezza, e inviando le condoglianze di Un ponte per... agli amici del Centro Studi Sereno Regis di Torino :-(

Martina

Condivido il più profondo dolore per la scomparsa di Nanni, tra i fondatori e consigliere di IPRI - Rete CCP, presidente del Centro Studi Sereno Regis, dalle cui pagine apprendo la tragica notizia. Come sempre, in casi come questi, di fronte alla grandezza della figura e alla profondità del dolore, è impossibile trovare parole adeguate ad esprimere i propri sentimenti e le proprie sensazioni. Nanni è stato e rimane, nella memoria di chi lo ha conosciuto e nelle opere che ha realizzato, una delle figure di riferimento della peace-research italiana ed internazionale, uno dei più attenti conoscitori del pensiero e dell'opera di Johan Galtung nel nostro Paese, uno dei più rigorosi studiosi della moderna peace-research e di alcune delle contraddizioni che si annidano al fondo dei problemi globali del nostro tempo, a partire dal nesso cruciale tra guerra, violenza e devastazione ambientale. Un amico della nonviolenza, che ha saputo, tra le altre cose, coniugare l'intelligenza del conflitto, come percorso costruttivo di trasformazione sociale, e la passione per la ricerca, dalla documentazione bibliografica alla ricerca-azione, di cui pure resta un lascito importante e prezioso nell'opera del centro da lui presieduto.

Nanni ci mancherà. Ma non verrà meno l'eredità preziosa della sua ricerca e del suo impegno.

 

Gianmarco

 

Un link: http://www.reteccp.org/biblioteca/nonvio/vari/salio2.html


La morte di Nanni Salio, una delle figure piu' autorevoli della nonviolenza in Italia, un uomo buono e saggio, uno studioso e un attivista di straordinario rigore morale e intellettuale, priva le amiche e gli amici della nonviolenza nel nostro paese del migliore dei maestri e dei compagni. Con il suo impegno di militante, di pensatore, di organizzatore, con i suoi libri, le sue ricerche ed il suo insegnamento, con le innumerevoli iniziative promosse, con l'attivita' del Centro studi "Sereno Regis" di Torino, con la sua esistenza di persona buona e gentile, Nanni Salio ha donato all'umanita' infiniti doni e luminoso un esempio. In questa ora di lutto diciamo ancora la nostra gratitudine, e il nostro impegno a recarne innanzi la lezione, il legato, la viva testimonianza, l'azione giusta e pia. In questa ora di lutto lo salutiamo con il dolore della perdita incolmabile, e con la consapevolezza che non si estingue il bene che Nanni ha fatto e che nella memoria di chi lo ha conosciuto resta per sempre vivo.

 

Peppe


Nanni carissimo

Sono felice di averti conosciuto e dal profondo del cuore ti dico grazie per avermi trasmesso, col tuo esempio,

l'entusiasmo e la voglia di percorrere il cammino della Nonviolenza Attiva. Continuerai ad essere per me la preziosa figura di riferimento di sempre.

 

Ancora grazie, Maria Gaias


Esprimo anche io il mio dolore per la morte di Nanni.

Lui mi conosceva poco ma io, per le poche volte in cui ho avuto la fortuna di incontrarlo ne ho un ottimo ricordo.

 

Claudio


Sapendo di dar voce ad un sentimento comune, a nome di tutte le organizzaizoni del Tavolo ICP esprimo vicinanza agli amici del Centro Studi Sereno Regis di Torino.

Il nostro pensiero e tutta la stima all’uomo e al maestro.

 

Luisa


Stimavo molto Nanni Salio e la sua morte mi sorprende perché nel mio ricordo il suo era un volto giovane, lontano dalla morte. Forse il suo impegno e la sua serietà nel lavoro lo tenevano giovane. Non posso che salutarlo con affetto non fosse altro per quel poco di impegno ( il mio) che ci ha visto spesso assieme.

 

Silvano.


Abbiamo perso Nanni, e siamo attoniti, quasi mancano le parole … quando ero ragazza, mi ha fatto conoscere i verdi di Alex Langer, mi ha insegnato le parole e i concetti per amare la nonviolenza, mi ha insegnato a vivere la nonviolenza in modo circolare includendo le persone, la lotta politica per la pace e quella ambientale con lo stesso impegno, come unica scelta di vita. ci mancherà a tutti tantissimo!

 

Carla e Maurizio


Ciao Nanni,

l'Accademia Apuana della Pace ha appreso con dolore della tua scomparsa. Ci sei stato accanto, quando siamo nati, nei primi corsi sulla nonviolenza e la gestione del conflitto, ci hai accompagnato, in tutti questi anni, sui sentieri non facili della pace e della nonviolenza con la tua presenza, la tua testimonianza, le tue riflessioni e i tuoi contributi. Per tutto questo e per quello che hai rappresentato per tutto l'arcipelago della nonviolenza, Grazie Nanni. Un abbraccio a tutte gli amici e le amiche che animano il Centro Studi Sereno Regis e ai tuoi familiari.

 

Accademia Apuana della Pace

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