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domenica 22 maggio 2016

 

Missile jihadista colpisce casa di riposo per anziani nel Collegio di Terra Santa ad Aleppo

 

Riceviamo:

"Verso le ore sei di sera di sabato 21 maggio un missile ha colpito il collegio di Terra Santa dei frati francescani ad Aleppo, convento tanto caro ed amato da tutti gli aleppini, in particolare dalle famiglie che si recano qui numerose ogni giorno per prendere un'aria pulita e recuperare le energie che la guerra in atto ha sciupato... Una donna anziana e malata è stata uccisa.. Altre due ferite gravemente! Un panico e terrore ha colpito le altre venti donne che il convento aveva ospitato dopo che la loro casa di ricovero è stata bombardata un anno fa... ora non sappiamo nè come nè dove sistemarle!!!

... Ad Aleppo purtroppo non vi è più un luogo tranquillo al cento per cento...

Il Signore abbia pietà di noi e ci benedica con la Sua Pace... 

Padre Eduardo ed io stiamo pregando per la defunta e per tutte le persone innocenti che sono vittime del conflitto odioso in Siria... 

Vorremmo che vi associaste alla nostra preghiera per tutti affinché cessi il male, e al posto dell'odio regni la pace e l'amore!" 

fra Firas da Aleppo


Repubblica.it

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23.05.2016

 

Bombe sul Collegio dei Francescani ad Aleppo

 

Un morto e due feriti gravi per il lancio di due missili. Nella struttura avevano trovato rifugio una ventina di anziani. I frati: "Non ce ne andiamo".

 

Due missili hanno colpito ieri sera il Collegio di Terra Santa dei francescani ad Aleppo, causando un morto e due feriti gravi tra le persone anziane che si erano rifugiate in questo luogo.

Lo comunica in una nota la Custodia di Terra Santa. "La scuola, con il suo grande parco era stato fino ad oggi uno dei pochi luoghi sicuri in città. E i frati accoglievano chiunque cercasse riparo", riferisce la Custodia. In particolare vivevano nel Collegio una ventina di persone anziane che avevano le loro case bombardate.

 

"L'esplosione è stata particolarmente violenta", testimonia fra Firas Lufti, direttore del collegio, aggiungendo che "ad Aleppo non ci sono più luoghi sicuri al cento per cento".

Ad Aleppo i francescani hanno tre centri: la parrocchia san Francesco d'Assisi, colpita una volta, il convento di Er Ram, colpito già cinque volte, e il collegio di Terra Santa. In Siria sono presenti quattordici frati francescani, di cui cinque ad Aleppo.

 

Parlando a Radio Vaticana il neo custode di Terra Santa, fra Francesco Patton, ha espresso l'intenzione dei frati di non abbandonare la città: "E' il momento della preghiera e del digiuno per la Siria", ha detto. "I frati rimarranno in Siria vicino a chi ha bisogno".

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martedì 24 maggio 2016

 

Partecipiamo al dolore di tutto il popolo siriano

 

Osservando quel che sta accadendo in Siria in queste ore, sarebbe legittimo aspettarsi un'indignazione almeno pari a quella degli attentati di Parigi e di Bruxelles, ma gli almeno 148 morti degli attentati perpetrati ad Aleppo, Latakia, Jableh, Tartous (che non sono 'roccaforti del regime' ma città plurietniche e recentemente rifugio di sfollati interni da luoghi invivibili), come pure il massacro della scorsa settimana degli inermi cittadini di al-Zara, non toccano le nostre coscienze allo stesso modo.

 

Del resto, perché aspettarselo?  Questo Occidente così attento ad occuparsi di pseudodiritti e a fare astratti proclami sulla pace e sulla fratellanza, non si accorge che tanta gente muore proprio per i propri errori e la propria insipienza nella gestione di questa guerra tra i Siriani e il resto del mondo.

 

Si ribadisce, anche nel documento  emesso ieri dal Consiglio Europeo, che si tratta di 'guerra civile' e che c'è un regime “che perpetra attacchi contro il suo stesso popolo”, ma quello che è sotto gli occhi di tutti è altro: c' è il Male che ormai è incontenibile, basti pensare al martellamento costante dei mortai dei terroristi sui quartieri cristiani di Aleppo, ai due missili jihadisti sulla casa di riposo per anziani nel Collegio di Terra Santa dei Francescani, alle 7 autobombe detonate da suicidi assassini, alla donna che fingendosi incinta ricorre al pronto soccorso e si fa esplodere.... 

 

Questo Male in ogni caso non nasce per una guerra di liberazione e aneliti di giustizia da parte di un popolo vessato e schiacciato da 'un regime criminale'. 

Come sovente denunciato da Patriarchi e Vescovi siriani, nasce per disegni geopolitici che sono altrove, calcoli e progetti che hanno favorito la nascita di Daesh e dei mille altri gruppi più o meno 'moderati', ma accomunati nel loro progetto di conquista e sottomissione e la conseguente estromissione dei Cristiani dalla Siria e dall'Iraq.

 

Davanti a tutto questo ci si aspetterebbe da parte della UE un soprassalto di coscienza che lenisca le sofferenze della popolazione siriana, abolendo le sanzioni comminate alla Siria già da 5 anni. Lo vorremmo con tutto il cuore ma non ci speriamo. La politica UE semplicemente non esiste, e la UE ed i suoi "governanti" forse si limitano ad eseguire ordini...

  In questo quadro tragico e oscuro, i cristiani continuano a ribadire cosa ci si aspetta dall'Occidente.  Questi pastori continuano a restare tra la propria gente adoperandosi in ogni modo per costruire un Medio Oriente più umano, più giusto, rispettoso e comprensivo delle identità.

 

Un lavoro incessante che ci verrà testimoniato anche in questi giorni da Fra  Ibrahim Alsabagh, Parroco nella parrocchia di San Francesco ad Aleppo, nel suo giro di testimonianze in Italia ( calendario in aggiornamento alla pagina Appuntamenti e Incontri ..... )

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