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Syrian Perspective

9/6/2016

 

Il Ministero della Difesa di Siria incontra quelli di Russia e Iran in un vertice risolutore, che sigla il destino del fallimento politico saudita-sionista-atlantista

di Ziad Fadil

Traduzione di Alessandro Lattanzio

 

Il Ministro della Difesa siriano, Tenente-Generale Fahd al-Jasim Furayj e l’omologo iraniano, Generale Hossein Dihqan s’incontravano con il Ministro della Difesa russo Generale Sergej Shojgu a Teheran, per completare il piano per spazzare via i terroristi e i loro sponsor sionista-saudito-atlantisti.

 

La guerra in Siria per spodestare il Presidente Assad ha preso una brutta piega per gli sponsor della criminalità internazionale. Il buon medico non se n’è andato gentilmente quella bella notte. Il Dr. Assad ha perseverato contro una propaganda di guerra concertata su livelli inauditi d’isteria cacofonica modulata con astuzia. Dal New York Times a Washington Post, BBC, Le Monde, Der Spiegel, Jerusalem Post ed ogni miserabile “notiziario” arabo, il tema era lo stesso: non mostriamo i soldati siriani o apparirebbero quali esseri umani; invece lasciamo che il pubblico l’immagini come mostri con le corna, piedi caprini e code da lucertole. Ebbene, prendendo spunto da ciò, SyrPer ha fatto esattamente il contrario illustrando, in ogni occasione, foto dei nostri soldati per dargli un volto umano. Questo non è ciò che CIA, MI6, BND e il resto dei servizi di spionaggio sionistoidi volevano. Vedete, per spianare la via a un intervento diretto in Siria per rimuovere il Partito Baath e il Presidente della Repubblica, dovevano preparare l’opinione pubblica. Assad (in tutti gli articoli, medico mite e timido più simile all’autoironico Marcus Welby che al neurochirurgo supponente Ben Casey) doveva apparire un minaccioso e crudele autocrate, un rifacimento di Gheddafi o Sadam Husayn. Doveva essere ritratto come persona rovesciata da masse urlanti libertà, giustizia e modello statunitense. Sbadiglio. Dopo tutto questo trambusto durato cinque anni durante cui i gangster più ricchi della terra, travestiti da governi amanti della libertà o da adorabili gargoyle wahabiti, hanno cercato di smantellare, sconvolgere e distruggere uno Stato membro delle Nazioni Unite, lo stesso Paese diffamato nella stampa occidentale e relegato ad ogni tipo di atrocità, ora riemerge, ancora una volta, mostrandosi al vertice del suo Ministro della Difesa con gli omologhi russi e iraniani a Teheran, per tracciare la fase finale di tale mostruosa e criminale guerra.

Perché a Teheran?… ci si potrebbe chiedere. Per la semplice ragione che le discussioni faccia a faccia avvengono in un mondo di intercettazioni onnipresenti e di miracolosi aggeggi che inevitabilmente violano i limiti della privacy. Questo vertice non è ordinario, secondo la mia fonte. Anche se non poteva essere più specifico. Questo vertice porrà fine alla guerra, con il Dr. Assad al potere e gli stivali dei militari siriani che schiacciano le vipere in contorsione che tramavano dalle incubatrici del terrorismo in Turchia, Giordania, Arabia Saudita e, sì, occidente. Questo è quanto, e qui ciò che sappiamo della riunione. L’Iran insisteva a che la conferenza avesse luogo a Teheran dato che il Generale Dihqan voleva che gli altri due generali e i loro aiutanti vedessero l’esercito dell’Iran apprestarsi ad entrare in Siria per aiutare a “chiudere” la campagna per sterminare i topi. Siamo in grado di dirvi con la massima fiducia che l’Iran ha il permesso del governo di Haydar al-Abadi, a Baghdad, di compiere illimitati sorvoli dell’Iraq e di fare attraversare alle forze iraniane il territorio iracheno per assaltare i presidi dello SIIL a Raqqa e Dair al-Zur. Il Generale Dihqan vuole creare un centro di coordinamento congiunto russo-iraniano per assicurare una cooperazione totale aeroterrestre tra Mosca e Teheran. C’è ne già uno tra Iran e Siria. Una delle ragioni di questo vertice è la sicurezza che Hillary Clinton sia nominata e la convinzione che tale criminale possa effettivamente essere eletta alla presidenza degli Stati Uniti. Poiché è decisa a dimostrare che le donne possono inviare uomini in guerra con la stessa allegra indifferenza dei vecchi uomini, e dati i legami dimostrati con il sionismo e le plutocrazie arabe, vi è la convinzione che ora vada sfruttata l’occasione per por termine ad ogni speranza occidentale di vittoria in Siria. Dico ai miei lettori che l’Iran ha un esercito di oltre 175000 uomini pronti a marciare in Siria per porre fine al regno del terrore saudita-occidentale-sionista nei confronti del popolo del grande Paese nazionalista arabo. Un altro fattore è la decrepita Inghilterra di Cameron che ora si rende conto di non avere il supporto per la sua criminale campagna in Siria. Oltre a qualche mercenario indipendente che lavora per l’MI6, non può rappattumare un piano credibile per impedire la distruzione dei suoi ascari terroristici. Lo stesso vale per Hollande in Francia. I russi francamente sperano nella vittoria di Marine Le Pen, che metterebbe fine alle politiche saudofile del predecessore cretino. La Russia sa che questo è il momento favorevole, e che non si può aspettare. Ieri il discorso del Dr. Assad dà un’idea di ciò che accade. Vi è la decisione di Mosca di adottare l’assioma di Colin Powell della “forza schiacciante” e Vladimir Putin ora sostiene esattamente questo. Potrebbe anche adottare l’assioma di Georgij Zhukov della “distruzione totale” del nemico, motivo per cui la Russia sta segretamente inviando decine di bombardieri ad Humaymim, mentre si parla del rischieramento della portaerei Kuznetsov e di sottomarini nucleari nel Mediterraneo. Un’altra pista viene asfaltata mentre scrivo.

La Siria ha appena laureato 30000 nuovi miliziani per i PDC. Ci vorrà circa un mese affinché queste nuove forze si acclimatino. Prevediamo che entro 30 giorni le forze iraniane saranno in Siria e s’inizierà a vedere la fine, la fine totale, del taqfirismo e del wahhabismo, non solo in Siria, ma in tutta la nazione araba. I sauditi lo sanno e fanno i bagagli. Ed anche gli hashimiti. Ovunque vadano, il popolo della Siria li rintraccerà e li liquiderà nelle loro tane. Non possono sfuggirvi, come le lumache lasciano sempre nel fango le loro tracce.

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