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26.09.2016

 

Le fiamme dell'inferno siriano sono sempre più alte

 

"Armi incendiarie un gradino sotto le armi nucleari": è questa l'accusa che l'Occidente fa alla Russia e alla Siria, accusate all'ONU di crimini di guerra. Intanto ad Aleppo si raggiungono "nuove vette di orrore".

 

La Russia è accusata di aver utilizzato armi letali capaci di scaricare enormi bombe incendiarie sulla città siriana di Aleppo.

Queste armi sarebbero in grado di lanciare scariche da 24 razzi, che producono massicce esplosioni chimiche che risucchiano tutto l'ossigeno nell'area obiettivo del lancio, causando una palla di fuoco intensa a cui non si può sfuggire, e grandi onde di pressione.

I diplomatici occidentali hanno detto sabato 25 settembre di essere ragionevolmente fiduciosi che il lanciatore TOS-1A, chiamato “sole fiammeggiante” a causa del suo grande potere di fuoco, è stato utilizzato nella città contesa di Aleppo.

«Stiamo investigando sul fatto che la Russia stia usando armi che non abbiamo mai visto prima, come il TOS-1A, che è praticamente un enorme lanciafiamme - ha detto un diplomatico occidentale al Sunday Times - Si tratta di un'arma un gradino più basso rispetto ad un'arma nucleare».

L'offensiva continuata da parte delle forze sostenute della Russia è stata condannata dalle organizzazioni di pace.

«Sin dall'annuncio, due giorni fa, da parte dell'esercito siriano riguardo un'offensiva per prendere la parte orientale di Aleppo, ci sono stati ripetuti report di attacchi aerei che coinvolgono l'uso di armi incendiarie e munizioni avanzate come bombe in grado di distruggere il bunker» ha detto Stéphane Dujarric, portavoce dell'ONU.

Il segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon ha detto di essere inorridito dall'escalation militare.

Gli ultimi attacchi hanno distrutto cliniche mediche di emergenza e colpito stazioni per il pompaggio dell'acqua che hanno impedito le forniture alla città, lasciando circa 2 milioni di residenti senza acqua potabile.

«Ciò che è avvenuto negli ultimi tre giorni è la cosa peggiore viste finora. È un crimine di guerra. Questo non è mai successo prima - Ha detto Deyaa al-Absei, un operatore umanitario nella parte orientale di Aleppo la cui casa è stata distrutta in un attacco aereo venerdì 23 settembre per la seconda volta in due mesi - Io penso che vogliano distruggere la città è che vogliabo distruggere la vita delle persone. Ciò che sta avvenendo ad Aleppo è un olocausto».

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che si è riunito domenica 25 settembre a New York, su richiesta di Regno Unito, Stati Uniti e Francia, ha vissuto momenti drammatici: Siria e Russia sono stati accusati di crimini di guerra riguardo l'offensiva ad Aleppo.

La rabbia occidentale è esplosa quando gli ambasciatori all'ONU di Regno Unito e Francia, insieme all'inviato degli Stati Uniti, hanno deciso di abbandonare la sessione quando l'ambasciatore della Siria è stato chiamato a parlare.

Prima di uscire dalla sala in maniera drammatica i tre Paesi avevano accusato la Russia di sostenere l'offensiva siriana mentre discutevano di una cessazione delle ostilità.

 

Secondo l'ambasciatore UK “è difficile negare” che sia il regime siriano che i suoi alleati hanno commesso crimini di guerra.

«Dopo 5 anni di conflitto si potrebbe pensare che il regime abbia soddisfatto la sua sete di barbarie, che la sua sete di sangue contro il suo proprio popolo abbia fatto il suo corso.

Ma nel corso di questo fine settimana il regime e la Russia hanno invece raggiunto nuovi livelli di bassezza e scatenato un nuovo inferno ad Aleppo». L'ambasciatore della Russia ha risposto: “Portare la pace è adesso una missione quasi impossibile” accusando invece i ribelli siriani di sabotare l'accordo per il cessate il fuoco.

L'ambasciatore russo ha accusato la coalizione occidentale di non riuscire a separare le forze moderate che sostiene dai gruppi “terroristici” che includono il fronte Fateh al-Sham che in passato è stato il rappresentante in Siria di al-Qaida sotto il nome di fronte al Nusra. Ci sono tuttavia dei dubbi riguardo il fatto che fronte abbia effettivamente tagliato i legami con l'organizzazione creata da Osama bin Laden.

Il russo ha insistito che la Russia desidera ancora una cessate-il-fuoco insieme a nuovi regolati dalle parti siriana.

Dopo la fine del cessate il fuoco durato una settimana fino al 19 settembre, il regime siriano ha dichiarato una nuova offensiva contro Aleppo e ha iniziato a bombardare l'area, dove sono intrappolate 275000 persone.

L'inviato speciale dell'ONU in Siria Staffan de Mistura ha detto che almeno 213 civili sono stati uccisi da quando l'offensiva è iniziata, mentre gli operatori umanitari sul terreno hanno riportato che circa la metà delle vittime erano bambini. L’inviato ha detto al Consiglio di Sicurezza che “da quando sono ricominciate le ostilità e sono state scatenate azioni di violenza militare senza precedenti che hanno colpito i civili ad Aleppo, siamo arrivati in una situazione che ha raggiunto nuove vette di terrore”.

 

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