Fonti: South Front

Al Manar

http://www.controinformazione.info/

Nov 23, 2016

 

Braccio di ferro tra le forze russe siriane e i turchi che puntano ad avanzare ad Ovest dell’Eufrate

Traduzione: Manuel De Silva

 

Le forze turche entrate in Siria erano avanzate molto vicino alla zona occupata dall’ISIS, nel bastione di Al-Bab, ed hanno iniziato una offensiva assieme con reparti dell ‘Esercito libero di Siria (FSA), una formazione appoggiata dagli USA, iniziando ad attaccare le zone della parte nord est della provincia di Aleppo. L’offensiva è stata preceduta da un massiccio bombardamento di artiglieria e da attacchi della forza aerea turca, le FSA avevano attaccato il villaggio di Jeque Nassir.

Gli scontri sono continuati fino al mezzogiorno di martedì, quando le forze del gruppi FSA si sono ritirate dopo aver preso prigionieri alcuni combattenti curdi.

Secondo il quotidiano libanese al-Safir, la Russia ha inviato un ultimatum alla Turchia informandola che la città di al-Bab deve tornare sotto il controllo del governo siriano. Questo avviso è stato fatto nel corso delle discussioni che si svolgono in questi giorni relativamente agli accordi tra le parti, che riguardano la zona di occupazione turca nel nord della Siria. Negli accordi fra Russia e Turchia non era previsto che la Turchia, nel corso della sua avanzata nelle zone curde a nord della frontiera, dovesse occupare la città di al-Bab che diventa obiettivo di una offensiva dell’esercito siriano.

Una fonte militare siriana ha informato che si era deciso che i turchi  dovessero fermare l’avanzata delle loro truppe a non oltre 12 km. da Jarabulus, in modo da impedire il collegamento tra le regioni prese dai curdi di Ayn al-Arab e Ifrin, e di monitorare le operazioni delle forze democratiche siriane curde sostenute dagli statunitensi.

L’accordo della zona di rispetto turca riguardava anche il comando iraniano, visto che un contingente di reparti iraniani partecipa nell’offensiva accanto alle forze siriane.

Risulta quindi che i turchi hanno violato i loro impegni e sembra chiaro che fra i loro obiettivi c’è quello di installarsi nella regione ad ovest dell’Eufrate, violando in questo modo l’accordo con i russi di non sostenere più i gruppi armati che cercano d’infiltrarsi ad Aleppo.

Secondo la fonte siriana di al-Safir, il Comando siriano ha comunicato ai turchi che l’Esercito arabo siriano punta sulla città di al-Bab.

Siriani e russi hanno inviato avviso ai turchi di fermare l’avanzata. Il comando siriano preavvisa che qualsiasi avanzata delle forze turche verso al-Bab sarà considerata un’invasione, contro cui interverranno le forze siriane. Secondo fonti siriane e turche, sono già avvenuti episodi come quello di uno squadrone di caccia MiG-31 che ha inquadrato uno squadrone di aerei turchi sopra questa regione.

I turchi hanno schierato, a 30 km da al-Bab, ingenti forze con 250 blindati, 5500 soldati e le milizie dei loro ascari locali. Inoltre, presso l’aeroporto militare di Quwayris, l’unità delle Forze Speciali dell’Esercito arabo siriano è stata attivata, in attesa dell’ordine di avanzare su al-Bab. Oltre a queste forze, a Safira, nel sud-est di Aleppo, sono arrivati anche reparti di Hezbollah, con un battaglione corazzato, lo stesso che si era formato ad al-Qusayr, la città che i combattenti di Hezbollah avevano liberato nel 2013”.

Tutto lascia pensare che sia in corso un braccio di ferro tra le forze russe/siriane e il comando turco che ha ricevuto ordini da Ankara che violano l’accordo avvenuto tra Russia e Turchia.

Erdogan punta ad annettersi una zona settentrionale della Siria, in violazione degli accordi con Mosca  ed è molto probabile, secondo alcuni osservatori, che sia spalleggiato dal comando USA e NATO.

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