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Dic 27, 2016

 

Fosse comuni e camere di tortura ad Aleppo. Emerge la vera natura dei “ribelli” appoggiati dall’Occidente

di  Luciano Lago

 

Dopo il ritrovamento delle fosse comuni, delle camere di tortura a cui venivano sottoposti molti dei disgraziati abitanti di Aleppo, cade qualsiasi mascheratura dei denominati “ribelli moderati” che, secondo i media atlantisti erano i protagonisti della battaglia di Aleppo contro le forze dell’Esercito siriano e di Hezbollah.

(La Presse). La Russia denuncia il ritrovamento ad Aleppo di fosse comuni con decine di corpi mutilati e che portano i segni di spari alla testa. A dirlo è il portavoce dell’esercito russo, Igor Konashenkov: “Abbiamo trovato grandi fosse comuni con decine di siriani che hanno subìto torture selvagge e rappresaglie. Molti di loro sono mutilati”. E poi ha aggiunto: “Questo è solo l’inizio”. Aleppo è passata la scorsa settimana interamente nelle mani dell’esercito siriano, dopo un lungo assedio.

 

“I risultati della prima ispezione dei quartieri di Aleppo abbandonati dalla cosiddetta opposizione possono impressionare molti”, ha proseguito il portavoce. Negli ultimi mesi Mosca ha denunciato l’uccisione, per mano dei gruppi armati che controllavano Aleppo est, di numerosi civili che volevano abbandonare Aleppo tramite i corridoi umanitari allestiti dall’esercito russo. Konashenkov ha comunicato anche il ritrovamento di sette magazzini di munizioni sufficienti ad armare diversi battaglioni di combattenti, e di armamenti pesanti abbandonati come carri armati, cannoni e lanciarazzi.

Di conseguenza adesso non si può più nascondere che i “ribelli moderati” quelli che tutti i Governi europei consideravano “i legittimi rappresentanti del popolo siriano” a favore dei quali anche nelle piazze italiane (a Milano, a Bologna ed a Roma) la sinistra mondialista convocava le “veglie per Aleppo”, erano dei criminali jihadisti che uccidevano e torturavano tutti coloro che venivano considerati sostenitori del Governo o professanti una fede religiosa diversa ripetto a quella radicale salafita dei miliziani.

L’evidenza attualmente non si può più occultare perchè ad Aleppo sono arrivati anche gli osservatori internazionali e la propaganda di manipolazione dell’Occidente non può più ingannare nessuno. L’Esercito siriano, con l’appoggio dei russi, ha liberato la città di Aleppo che era in mano ai gruppi terroristi criminali appoggiati dalla NATO e dall’Arabia Saudita. Questi criminali hanno tenuto la popolazione in ostaggio ed hanno tucidato molti di quelli che tentavano di fuggire.

Erano questi i “ribelli democratici” esaltati dalle TV occidentali, erano questi i “ribelli” a cui Obama aveva inviato tonnellate di armi, erano sempre questi i “legittimi rappresentanti del popolo siriano” , di cui parlava Gentiloni, come ministro degli Esteri. L’Inganno e la falsità della propaganda occidentale sono ormai sotto gli occhi di tutti ma continua.

Le tv italiane cercano adesso di “arrampicarsi sugli specchi” e riportano nei loro servizi che ad Aleppo, nei quartieri Est della città, vi erano arroccati i miliziani dell’ISIS, sono le stesse TV che prima parlavano di bombardamenti dell’aviazione russa e siriana sui quartieri occupati dai ribelli ed oppositori di Assad. Questi ultimi adesso sono diventati l’ISIS, secondo le TV italiane, dopo che sono venuti alla luce i crimini efferati di cui questi individui sono stati responsabili.

Il “putridume” dell’apparato mediatico occidentale è oggi sotto gli occhi di tutti anche di coloro che avevano creduto alle corrispondenze trasmesse dalla RAI, dalle 7 e dai grandi giornali che trasmettevano la propaganda manipolatoria diffusa dall’organizzazione come i “Caschi Bianchi”, sovvenzionati dagli USA e dal Regno Unito o dal fantomatico “Ossevatorio per i diritti Umani” con sede a Londra.

Sul conflitto in Siria tutte le verità sono già state dette da pochi, ma lo spazio per altre menzogne di molti è ancora infinito.

 

 

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