Fonti: Hispan TV

Sputnik News

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Aprile 13, 2016

 

Lo “strano” silenzio dell’Occidente sugli attacchi chimici in Siria: sarà perchè sono i ribelli sostenuti dalle potenze occidentali, quelli che utilizzano queste armi?

Traduzione di Manuel De Silva

 

La Russia condanna il silenzio dell’Occidente di fronte agli attacchi chimici in Siria.

La Russia condanna il silenzio dell’Occidente di fronte all’uso massiccio di armi chimiche in Siria da parte dei gruppi terroristi ed assicura che sono questi e non Damasco quelli che sono autori di questi attacchi contro i civili.

“La Russia condanna l’uso di agenti chimici avvenuto nel corso del conflitto in Siria. I differenti gruppi radicali soltanto quest’anno hanno utilizzato varie volte sostanze tossiche in Siria ed in Iraq ed ultimamente  il gruppo di Yeish al-Islam ha utilizzato gas cloro ad Aleppo (nord)”, ha dichiarato il martedì la portavoce della Cancelleria russa, María Zajárova.

La diplomatica russa ha fatto queste dichiarazioni dopo che il gruppo terrorista Yeish al-Islam, che opera in Siria e che la Turchia e l’Arabia Saudita considerano un “gruppo di opposizione”, ha ammesso il giovedì di aver utilizzato armi proibite in Aleppo.

 

“La Russia condanna l’uso degli agenti chimici (…). I diversi gruppi jihadisti solo quest’anno hanno impiegato varie volte sostanze tossiche in Siria ed in Iraq ed adesso il gruppo Yeish al-Islam ha utilizzato il gas cloro ad Aleppo”, ha dichiarato la portavoce della Cancelleria russa, ,María Zajárova. Questo attacco chimico, attuato dai componenti del Yeish al-Islam contro i civili in Aleppo “è una prova in più del fatto che i gruppi terroristi sono dietro l’uso del cloro contro i civili e non il Governo siriano, come affermavano falsamente i media occidentali”, ha commentato la diplomatica russa.

Allo stesso modo la Zajarova ha stigmatizato il vergognoso silenzio dei paesi occidentali nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite davanti a questi attacchi chimici dei gruppi terroristi in Iraq ed in Siria ed ha ricordato che Mosca  aveva già  avvisato del pericolo dell’uso di sostanze tossiche contro i civili ed aveva richiesto una indagine su tale questione.

La diplomatica russa si è lamentata del fatto che i paesi occidentali impediscono di fatto le indagini e continuano ad accusare senza alcuna base il Governo siriano per l’uso di armi chimiche.

“Sembra che gli Stati occidentali non desiderano sviare l’attenzione dal meccanismo che a priori responsabilizza sempre e comunque le autorità siriane quando si verificano questo tipo di incidenti”, ha rilevato.

Nel corso di quest’anno si sono verificati molteplici attacchi con sostanze tossiche in diversi punti della Siria e gli autori sono stati sempre individuati nei gruppi terroristi che combattono contro il Governo siriano.

Lo scorso 7 di Aprile, un quartiere vicino di Aleppo, controllato dalle milizie curde del YPG, è stato oggetto di attacco con agenti chimici, sparati da un territorio sotto il controllo del gruppo terrorista dell’ISIS.  Almeno 23 persone sono morte e ci sono stati un centinaio tra feriti ed intossicati.

Tanto la Russia come l’YPG accusano la Turchia di fornire un percorso di transito alle armi chimiche che utilizzano i gruppi terroristi in Siria.

Secondo una informativa della Società Medica Sirio-Americana, almeno 1491 persone sono decedute per causa degli attacchi con gas tossici ed asfissianti – come il sarin, il gas mostaza ed il cloro- dallo scoppio del conflitto siriano nel 2011.

Grosse responsabilità vengono attribuite al regime di Erdogan che avrebbe fornito in più occasioni, ai gruppi terroristi, i componenti per la fabbricazione degli ordigni caricati con i gas e sostanze chimiche proibite.

La NATO, di cui la Turchia fa parte, ha fatto finta di non sentire le accuse e di non vedere le evidenti prove portate a conferma di questo.

 

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