Fonti: Hispan Tv

Sputnik Mundo

The Times   

DailyMail

http://www.controinformazione.info

Apr 21, 2016

 

Soldati turchi alla frontiera Turco-Siriana uccidono 8 siriani che fuggivano dall’ISIS. La UE finanzia la Turchia per il programma di “accoglienza”

Traduzione e sintesi di Luciano Lago

 

Le guardie di frontiera turche hanno ucciso a colpi di mitra 8 civili siriani, fra di loro varie donne e bambini, che tentavano di attraversare la frontiera turco-siriana per sfuggire dal gruppo terrorista dell’ISIS.

Secondo le informazioni trasmesse dal giornale britannico “The Times”, l’incidente ha avuto luogo il 17 di Aprile nella fontiera fra Turchia e Siria, quando un gruppo di rifugiati siriani tentava di attraversare il percorso, abitualmente utilizzato dai contrabbandieri per entrare nel territorio turco.

Le guardie di frontiera turche che hanno scorto i fuggiaschi hanno aperto il fuoco senza preavviso contro i rifugiati; sono rimasti uccisi otto di questi e sono rimasti feriti diversi altri, ha indicato il giornale.

 

Non è la prima volta che accade questo tipo di eventi sulla frontiera fra Turchia e Siria. Lo scorso 31 Marzo, The Times, citando l’Osservatorio Siriano per i dirittti Umani (OSDH), ha informato che le guardie di frontiera turche sparano frequentemente contro i rifugiati quando questi cercano di scappare dal conflitto siriano.

Negli ultimi quattro mesi 16 migranti, tre bambini fra di loro, sono stati assassinati dalle guardie di frontiera quando tentavano di attraversare la frontiera, ha comunicato l’OSDH. 

Vedi: Syrian children shot dead by Turkish border guards

 

Di recente più di 30.000 siriani sono fuggiti verso al frontiera Turca per sfuggire alle persecuzioni dell’ISIS, tuttavia non hanno potuto attraversare la frontiera e mettersi in salvo per la minaccia del fuoco delle guardie turche.

A questo proposito, lo scorso Venerdì, l’organizzazione a Difesa dei Diritti Umani, la Human Rights Watch (HRW), ha denunciato l’estrema disperazione che si chiude sui cittadini siriani che fuggono per le recenti avanzate dell’ISIS, nelle zone controllate dal gruppo terrorista al nord di Aleppo, visto che, tanto i terroristi che le guardie di frontiera turche, sparano a brucia pelo contro di loro.

Anche Amnesty International ha denunciato in varie occasioni le forze militari turche per il fatto che queste aprono il fuoco giornalmente contro i profughi siriani alla frontiera.

La cosa tuttavia non turba le autorità dell’Unione Europea che hanno sottoscritto l’accordo con il Governo turco, nella persona del primo ministro Ahmet Davutoglu, per mettere in moto un programma di aiuti finanziari (sei miliadi di euro ) alla Turchia per “l’accoglienza” dei profughi siriani.

“Il governo turco viola ogni diritto umano e uccide le persone inermi per il solo fatto che questi si trovano in fuga verso la sua frontiera, pur essendo in molti casi donne e bambini inermi”, hanno rilevato le organizzazioni internazionali conme Amnesty Int. e HRW.

Per i governi europei, in particolare per quello di Berlino, visto che la Angela Merkel è stata la prima a voler sottoscrivere l’accordo con i turchi, anche senza l’assenso di tutti gli altri paesi della UE (contrari i paesi dell’Est Europa), l’importante è che la Turchia si assuma l’impegno di trattenere e fornire accoglienza ai profughi ed è stato promesso allo stesso presidente Recepit Erdogan, che presto la Turchia potrà entrare nell’Unione Europea se soddisferà tutti i requisiti richiesti.

Non c’è dubbio che la Turchia si stia attivando per fornire una “buona accoglienza” ai profughi siriani, si parla di “accoglienza alla maniera turca”, con buona pace dei funzionari dell’Unione Europea.

Il presidente Erdogan ha dichiarato lo scorso Martedì: “L’Ue ha più bisogno della Turchia di quanto la Turchia abbia bisogno dell’Ue”. Il presidente turco Recepp Tayyip Erdogan non ha usato mezze misure per intervenire nella discussione tra Ankara e Bruxelles dopo che ieri il premier turco Ahmet Davutoglu aveva minacciato di cancellare l’accordo sui rifugiati se l’Unione europea non rispetterà gli impegni presi sui visti liberi per i cittadini turchi, entro giugno.

Vedi: Aska News

 

Nel frattempo il responsabile delle operazioni dello Stato Maggiore russo, tenente general Serguéi Rudskói, ha dichiarato che la Turchia continua ad inviare armi e combattenti al gruppo terrorista Fronte al-Nusra attraverso le zone dove operano i gruppi ribelli controllati da Washington. I militari e diplomatici russi avevano dichiarato in più occasioni che i gruppi terroristi in Siria ricevono dalla Turchia armi e combattenti e che, nel senso opposto, si muovono tutti i giorni carovane di camion cisterna carichi di petrolio sottratto illegalmente.

La scorsa settimana il ministro degli esteri russo Serguei Lavrov ha chiesto ufficialmente alla Turchia di chiudere la frontiera ed ha ricevuto un netto rifiuto dal governo di Ankara.

Le autorità della UE si sono del tutto astenute da qualsiasi intervento sul governo turco su tali questioni, al contrario la NATO ha provveduto a fornire le basi in Turchia di ulteriori armamenti ed equipaggiamenti vari per fronteggiare quella che il comando NATO definisce “la minaccia russa”.

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