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2 gennaio 2017

 

Attentato Al-Shabaab, in Somalia, 12 morti.

 

Ancora un attentato a firma al-Shabaab oggi in Somalia, dove un’autobomba condotta da un kamikaze è esplosa nei pressi di un posto di blocco situato all’entrata dell’aeroporto della capitale, Mogadiscio. Testimoni riferiscono anche di spari.

L’attentato, che è costato la vita a 12 persone, è stato rivendicato dal gruppo qaedista attraverso radio Andalus, solitamente usata dai terroristi per lanciare i loro proclami.

L’esplosione è avvenuta a qualche centinaio di metri dalla base principale della missione Amisom, dell’Unione Africana in Somalia, già obiettivo di attacchi, come pure degli uffici delle Nazioni Unite e del Peace Hotel, fortemente danneggiato dall’esplosione.

E’ interminabile la scia di attentati ad opera degli al-Shabaab , eredi delle Coorti Islamiche, verso i militari, le istituzioni e coloro che le rappresentano, ma nondimeno vengono colpite le forze Amisom: nell’attacco portato a termine il 15 gennaio 2016 presso la base di el-Adde sono rimasti uccisi 141 militari, in un’azione compiuta da 300 jihadisti.

La missione Amisom, supportata dai droni Usa che decollano da Gibuti, conta 22mila uomini ed è formata da Burundi, Etiopia, Gibuti, Ghana, Sierra Leone, Kenya, Uganda e Nigeria.

Dopo la caduta della roccaforte di Chisimaio, il 28 settembre 2012, il dominio degli islamisti di al-Shabaab sulla Somalia meridionale è venuto meno e i miliziani in gran parte dispersi; ad agire in particolare sono stati i keniani, che con la Marina hanno bombardato le posizioni dei jihadisti a Chisimaio, mentre le truppe hanno attaccato via terra. La risposta dei qaedisti nei confronti di Nairobi è stata terribile, con gravi attentati condotti nel territorio del Kenya come l’attacco al campus universitario di Garissa (147 morti) e al centro commerciale Westgate di Nairobi (68 morti).

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