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22 gennaio 2017

 

Un migliaio di persone al corteo no grandi opere-no war

 

E’ stato un sabato pomeriggio di lotta e di grande partecipazione a Vicenza alla manifestazione regionale contro le grandi opere e contro le servitù militari. Tanti vicentini e tanti attivisti dei comitati di tutto il Veneto sono scesi in piazza, per difendere i nostri territori dalle colate di cemento e dall’inquinamento dell’aria e dell’acqua. Il corteo di oggi è una tappa della campagna #vicenzasisolleva, iniziata a settembre e che ha visto numerose assemble, dibattiti, inziative e azioni sul tema delle grandi opere. Dalla Pedemontana al Tav, dalla Valdastico Nord ai Pfas e via dicorrendo. Abbiamo sfilato intorno all’ecomostro di Borgo Berga, simbolo della devastazione ambientale e finanziaria, costruito senza il rispetto di leggi e di vincoli pensati per difendere il territorio.

 

La manifestazione si inserisce all’interno delle giornate del Presidio Permanente, ricostruito in occasione del decimo anniversario del via libera di Prodi al Dal Molin. I tendoni di Ponte Marchese, che per tanti anni sono stati il luogo di assemblee e di incontri di migliaia di persone, in questi giorni si sono ripopolati. Tanti vicentini stanno attraversando questo spazio di democrazia e di lotta, nonostante il freddo e la neve, non per commemorare il glorioso movimento No Dal Molin ma per continuare le tante battaglie della nostra provincia. La base è stata costruita ma per noi non finisce qui, continuiamo a opporci alle servitù militari in tutte le sue forme e contro le guerre che provocano migliaia di morti e milioni di profughi in tutto il mondo.

I tanti NO che hanno riempito le strade di Vicenza sono però tanti SI’ a un modo di vita, di mobilità e di lavoro compatibili con la natura e con la salute di chi è il primo a subire le conseguenze pesanti di scelte calate dall’alto. E’ il caso del progetto vicentino del TAV voluto da Confindustria e dal Comune di Vicenza oppure dalla Valdastico Nord, che se costruita distruggerebbe l’unica valle ancora integra della provincia. Tutto questo si aggiunge al problema dell’inquinamento delle acque dai Pfas che stanno rovinando la salute di migliaia di persone delle provincie di Vicenza, Padova e Verona.

Erano presenti tanti comitati dal resto del Veneto; i No Grandi Navi, l’Opzione Zero della Riviera del Brenta, il Comitato No Ogm, i No Pedemontana di Treviso. Le parole d’ordine per tutti sono; fermare le grandi opere e dare il potere ai territori, perché sono i cittadini a dover decidere del proprio futuro.

Vicenza ieri ha dimostrato di non essere una città sconfitta e rassegnata mai di avere una grande determinazione e la volontà di riprendersi gli spazi di democrazia , sempre più ristretti da uomini soli al comando. Il Presidio No Dal Molin continuerà a vivere nei prossimi giorni con tanti eventi e con un programma ricco di iniziative. Oggi alle 18.00 ci sarà il Sindaco di Napoli De Magistris e giovedì 26 Gennaio avremo come ospiti Wu Ming 1 e Nicoletta Dosio. Venite a trovarci per discutere insieme le modalità con cui continuare la mobilitazione nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

 

Qui trovate le foto della manifestazione:

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