I media sociali stanno facendo a pezzi la società

di James Vincent

Fermare l’apocalisse umanitaria

di Sergio Segio

Povertà, aumento delle disuguaglianze, guerre, razzismo, leggi ingiuste, violenze contro donne, popolazione Lgbtq, migranti, musulmani. Possiamo fermare l’apocalisse umanitaria e la guerra contro i poveri del mondo?


La politica come professione

Come mai vota sempre meno gente?

di Maurizio Blondet


Tempo
di oligarchie e di chiarimenti:
Zagrebelsky risponde a Scalfari


Il Salento militarizzato per imporre il Tap alle popolazioni

L'ANNO DEL CIRCEO. CINQUE TESI

di Peppe Sini

La forza e la debolezza delle donne

di Lea Melandri


Claudio Messora

Non schifo i liberisti. Schifo gli indifferenti, i cinici
e i distratti

di Francesco Erspamer


Quanto manca prima che
li mandiamo tutti affanculo?

di Claudio Messora

Francesco Erspamer

Quello che i dati non dicono, ma le donne sì

Qualche riflessione sugli ultimi dati Ocse sulla condizione femminile in Italia.

Lo spazio del politico nel mondo multipolare
Nuovi Stati, secessioni, sovranità

di Pierluigi Fagan

 

Politico, com’è noto, si riferisce alle questioni relative alla comunità o società che nell’Antica Grecia si chiamava polis e che oggi si chiama Stato. Non ha cambiato solo il nome, la polis greca era una città (o al più un’isola), la più grande e famosa, Atene, contava al suo massimo forse 130.000 abitanti ma non tutti erano soggetti politici di diritto. Oggi, uno Stato medio, secondo una brutale operazione che divide la popolazione terrestre per i poco più di 200 stati accreditati, conta poco più di 35 milioni di abitanti. Chiaramente, se la dimensione di Atene sosteneva ancora il concetto di comunità, lo Stato moderno contemporaneo verte sul concetto di società che, a sua volta, può basarsi o meno su una rete di comunità. Queste, possono  a volte coincidere con etnie che i greci ritenevano una istituzione barbara, una istituzione imposta perché subita alla nascita

120 Paesi nel mondo condannano le sanzioni unilaterali contro Russia, Iran e Venezuela

Il ministro degli Esteri della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Jorge Arreaza Monserrat ha annunciato l'approvazione unanime della "Dichiarazione Politica di New York" contro le misure coercitive unilaterali, realizzata dai 120 paesi membri del Movimento dei Paesi Non Allineati (NAM), questo mercoledì a New York.

Dichiarazione del Partito Comunista di Grecia (KKE) sulla pericolosa situazione nella penisola coreana

di Fabrizio Poggi
I comunisti greci evidenziano come gli interessi geostrategici di potenze diverse si scontrino oggi nella regione del Pacifico e come lo scontro USA-RDPC mascheri, nemmeno troppo marcatamente, uno scontro di ben più ampie proporzioni tra attori planetari, tra i quali un ruolo imperialista sempre crescente viene assunto anche dalla UE

Democrazia e fine della politica

di Franco Astengo


La democrazia
è un concetto ambiguo

Red Notebook e Ενθ?ματα της Αυγ?ς intervistano
Giorgio Agamben

Il filosofo Giorgio Agamben era ad Atene invitato dai giovani di SYRIZA e dall’istituto Nikos Pulantzas. Il suo intervento, nell’aula gremita di Technopoli, dal titolo Una teoria sul potere della spoliazione e del sovvertimento, è stato dedicato al compimento dei quarant’anni dalla rivolta del Politecnico. 

Una minaccia attraversa il mondo

di Elias Jaua Milano

 

Una minaccia attraversa il mondo, le élite mondiali hanno deciso di dare battaglia non solo per le risorse naturali dei paesi, ma anche per l’imposizione totalitaria della propria visione culturale

Charlottesville e Turingia

di Victor Grossman


Le sirene e le imprecazioni urlate da Charlottesville hanno trovato un’eco sin troppo udibile anche qui nella lontana Germania. Ci voleva poca immaginazione;
Quante volte abbiamo sentito quelle le odiose parole in tedesco: Sieg Heil!
Ich bereue - “Non mi pento di nulla”.

Arriva
il cancro del Ceta
tra le anime morte
del Parlamento

di Giorgio Cremaschi

Stefano Rodotà,
il rigore
del ragionamento era la sua
stella polare

di Francescomaria Tedesco

 

Rodotà ha pensato
i diritti nella loro dimensione universalistica,
come strumenti
di lotta all’oppressione
e affermazione
della specificità individuale
del soggetto.

La preghiera
del Papa per Milani «prete esemplare»

di Sandro Lagomarsini

Povertà e ricchezza: le otto persone più ricche posseggono la metà delle ricchezze dei più poveri

di  C. Alessandro Mauceri


Scontro al Bilderberg 2017

di Thierry Meyssan


Bilderberg 2017: si parlerà di Trump

di Arjun Walia


Il Bilderberg è fuori della realtà,
come al solito

di Charlie Skelton


La dittatura ‘democratica’ dei potenti 

di Raúl Zibechi 

 

Il giornale del Ribelle - 21/05/2017 - Come se nulla fosse, o quasi. La Svezia ha finalmente deciso di ritirare le accuse di stupro contro Julian Assange – che a causa di queste incredibili lungaggini è costretto da quasi cinque anni a vivere segregato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra – e i siti dei “grandi” quotidiani danno la notizia nel modo più neutro possibile.  Il fatto che la cosiddetta inchiesta sia durata addirittura poco meno di sette anni, prima di riconoscere che era il caso di lasciar perdere, è presentato come un mero dato di fatto. Sette anni, settanta, settecento: a loro che gliene frega, visto che si tratta della vita di qualcun altro, e in particolare di qualcun altro che è inviso ai potentissimi USA? Allo stesso modo, ci si guarda bene dal commentare l’inquietante puntualizzazione della polizia inglese, con Scotland Yard che si affretta a precisare che, nonostante la marcia indietro della Svezia, il mandato di arresto a carico del fondatore di Wikileaks resta in piedi, sia pure per "accuse molto meno gravi".  

Ma anche qui, che volete che sia? Per piccole che siano, le violazioni che gli vengono addebitate dagli inquirenti di Sua Maestà, rimangono problemi di Assange: stupido lui, a mettersi contro i padroni del mondo.


We Don’t Need No Education

di Emanuela Lorenzi

ALCUNE PAROLE PER IL PRIMO MAGGIO


Per Francesco Lorusso,
11 marzo 1977

di Daniele Barbieri

Il dominio dei mezzi sui fini

di Domenico Cortese

 

Il credito bancario moderno non ha un problema, è il problema.

La riscossa degli impotenti

di Franco Berardi Bifo


I Rotschild: 8 volte più ricchi degli 8 più ricchi

di Maurizio Blondet

 

Dalla ricerca di  Oxfam Int.risulta che la ricchezza degli 8 principali miliardari supera quella della metà povera della popolazione mondiale. 

Gli otto sono:

Bill Gates con  75 $  miliardi

Amancio Ortega – $ 67 mdi

Warren Buffett – 60,8 $ mdi

Carlos Slim Helu – 50 $ mdi

Jeff Bezos – 45,2 $ mdi

Mark Zuckerberg – 44,6 $ mdi

Larry Ellison – 43,6 $ mdi

Michael Bloomberg – 40 $ mdi

Addizionate insieme,
le loro ricchezze valgono 
426, 2 miliardi di dollari.

Ai nostri giovani la realtà
fa più paura della morte

di Lorenzo Maria Alvaro


Il declino del liberalismo

di Leonid Savin

Come i globalisti reagiscono a Donald Trump, l'ascesa della Cina ed il futuro del sistema politico mondiale


La critica e il suo destino

Intervista al filosofo Enrico Donaggio a cura di Paolo Bartolini: una critica al capitalismo in uno sguardo e una prassi irriducibili a scuole e appartenenze rigidamente identitarie.

L’età della rabbia

di Pepe Escobar

 

Un’arma letale nel cuore e nella mente di una gioventù cosmopolita smarrita e senza radici, in cerca di un senso alla sua esistenza. Mentre scivoliamo verso quella che probabilmente sarà la più lunga delle guerre mondiali


L'era della rassegnazione

di Marco Tarchi

 

Chi ha più di trentacinque anni e ha speso una quota del proprio tempo occupandosi del mondo che gli ruota intorno, difficilmente avrà dimenticato il clima che si diffuse negli ambienti politici ed intellettuali nei giorni e nei mesi che seguirono la caduta del muro di Berlino ... Dilagarono i sogni di nuovi scenari in cui i vincoli oppressivi del bipolarismo si sarebbero sciolti.

Caro Michele, ti scrivo... di vita, di amore
e di un "noi" da riaffermare

di Marìca Spagnesi


30 anni, precario, suicida:
“Appartengo a una generazione perduta”

infoaut.org - Martedì 07 Febbraio 2017 - Riportiamo di seguito la lettera lasciata da un ragazzo friulano prima di suicidarsi. La sua storia è la storia di tanti e tante giovani, umiliati e offesi da chi mangia sulle loro teste, sulle loro vite e il loro futuro. È un atto di accusa verso i responsabili, e sono tanti, dello stato di cose presenti. La rabbia e l'odio che Michele narra sono espressione di una guerra, un attentato alla vita e alla dignità. Ma l'odio e la rabbia possono trovare dei nemici, esiste una vendetta per questo furto. Perchè se Michele può andarsene così, di tanto odio da indirizzare c'è davvero bisogno.

Il cammino verso
la rivoluzione
non passa per
la menzogna e l'inganno

di Carmelo Suárez

Segr. generale del Partito Comunista dei Popoli di Spagna

Quando trasmisero il Live Aid ricordo che, appena maggiorenne, assistetti a tutta la kermesse. C'erano i gruppi più amati, in particolare quelli della new wave degli anni '80, tra cui anche il gruppo di “Bono”, allora tra quelli più innovativi in ambito musicale. “Bono” era destinato a diventare figura molto umanitaria, in virtù della quale si guadagnò amicizie molto ma molto altolocate. Pur essendo attratto dalla musica e incapace di formulare un giudizio politico-culturale, ricordo che però rimasi perplesso di fronte a tanta bontà, essendo stato fin da ragazzo incline allo scetticismo. Il Live Aid era il lancio dell'ideologia della globalizzazione, in anticipo sul crollo dell'Unione Sovietica che fu poi l'evento epocale causa della sua nascita, ma evidentemente esso era nell'aria e più o meno previsto da chi ha conoscenze che vanno al di là di quelle dei comuni mortali

2017,
l’anno del fallimento mondialista?

di Michele Rallo

Né protezionisti, né liberisti, ma per l’economia comune

di Francesco Gesualdi

Povertà, in otto valgono come mezzo mondo.
Chi lifermerà?

di Francesco Ruggeri

 

Rapporto Oxfam, otto super miliardari detengono la stessa ricchezza di metà della popolazione più povera del mondo, vale a dire 3,6 miliardi di persone. E in Italia nasce il Movimento Numero Pari

In Italia sette persone possiedono
il 30% della ricchezza del paese

di Stefano Porcari

La buona notizia è che in Italia si sta costituendo il Comitato per l’abolizione dei debiti illegittimi, aderente al coordinamento internazionale denominato CADTM. La cattiva notizia è che l’anno 2016 si chiude con un’ulteriore aggiunta di debito illegittimo che fa veleggiare il debito pubblico italiano verso quota 2300 miliardi.

Francesco Gesualdi

Papa Francesco:
il capitalismo
è “terrorismo
contro tutta l’umanità”

di Alanna Ketler

A 10 anni dal SI del governo Prodi.
Vicenza si solleva, non commemora; a Gennaio ritorniamo al Presidio NoDalMolin

Un tendone in un campo a Gennaio

Un migliaio di persone al corteo no grandi opere-no war

 

E’ stato un sabato pomeriggio di lotta e di grande partecipazione a Vicenza alla manifestazione regionale contro le grandi opere e contro le servitù militari.

 

Sondaggio. Per cambiare le cose la rivoluzione è meglio delle riforme?

di Sergio Cararo