Fonti: La Gaceta.es

http://sana.sy/

http://www.controinformazione.info/

Feb 06, 2017

 

Le sanzioni contro la Siria sono una azione dittatoriale ed una infamia per l’Europa

Traduzione e nota di Luciano Lago

 

Il deputato belga, Filip Dewinter, della formazione alt-right Vlaams Belang, presidente della delegazione parlamentare che si trova in visita a Damasco, ha visitato il centro di accoglienza temporale nella località di Hiryalleh, vicino Damasco, fornendo dichiarazioni registrate dall’agenzia araba di notizie Sana (Syrian Arab New Agency).

Nelle dichiarazioni rilascate a questo media, Dewinter ha qualificato come “una azione dittatoriale ed una violenza crudele” le sanzioni economiche imposte dall’Unione Europea alla Siria, ed ha insistito nel richiedere la revoca di queste misure “stupide” che hanno arrecato danno alla vita dei cittadini siriani e li hanno privati degli alimenti e medicinali di base.

Il deputato belga si è impegnato a lavorare con altri parlamentari europei per far revocare queste misure unilaterali al fine di poter fare in modo che centinaia dimigliaia di rifugiati siriani possano tornare la loro paese e contribuire a ricostruirlo.

 

I componenti della delegazione parlamentare belga erano stati ricevuti in precedenza dal Presidente Bashar al-Assad. Nel corso della riunione il presidente Assad ed i parlamentari si sono scambiati i loro punti di vista sulla situazione in Siria e sui cambiamenti in corso nell’ordine internazionale.

I componenti della delegazione hanno sottolineato il fatto che la liberazione di Aleppo da parte dell’Esercito siriano ha contribuito a cambiare l’equilibrio delle forze nella guerra contro il terorrismo e l’atteggiamento di buona parte dei paesi occidentali.

“Il successo della eliminazione del terrorismo in Siria contribuirà a frenare la sua diffusione in tutto il mondo”, hanno dichiarato i componenti della delegazione. Anche nella stessa opinione pubblica dei paesi occidentali si sta registrando un cambiamento di opinione in relazione a quanto accaduto in Siria e specialmente in Aleppo.

Il presidente Assad a sua volta ha dichiarato che “la maggior parte dei paesi europei, in relazione alla Siria, hanno adottato una politica irrealistica fin dall’inizio della guerra e questa politica ha isolato di fatto l’Europa privandola di qualsiasi ruolo che avrebbe potuto svolgere, tanto che questa politica ha pregiudicato gli stessi interessi delle popolazioni europee per causa dell’appoggio fornito da certi governi alle organizzazioni terroristiche. Sono le stesse organizzazioni terroristiche che poi hanno colpito l’Europa e continuano a minacciarla, mentre ondate migratorie, causate dalla destabilizzazione della Siria e di altri paesi (Libia), si riversano in Europa.

 

I deputati belgi hanno apprezzato gli sforzi di riconciliazione fatti dal Governo siriano, considerando che “questi sforzi dimostrano la saggezza e la forza di questo stato”.

A sua volta il sindaco di Hiryyeleh, dove si trova il centro di accoglienza, ha esortato i paesi europei a sospendere l’ingiusto blocco economico contro la popolazione siriana ed a favorire l’invio di aiuti umanitari che in questo momento stanno arrivando esclusivamente dalla Russia e dall’Iran.

Si era associato alla riunione con i deputati anche il ministro degli Esteri Walid al-Moallem, il quale ha sottolineato che il suo paese continuerà a combattere contro il terrorismo takfiri-wahabita ed allo stesso tempo ad appoggiare tutti gli sforzi per trovare una soluzione pacifica alla crisi del paese che dura da 6 anni e che ha prodotto circa 450.000 vittime e milioni di profughi.

Nota:  Dalla “civilisima” Europa di Bruxelles/Parigi /Berlino,  non è arrivato  nè un tozzo di pane, nè una coperta, nè un antibiotico per i bambini feriti e ricoverati in ospedali che mancano di tutto. Sono arrivate invece tonnellate di armi e di bombe, attraverso l’Arabia Saudita, inviate ai gruppi terroristi che hanno massacrato la popolazione siriana e distrutto il paese. Il popolo siriano non dimentica.

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