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4 luglio 2017

 

Ue. Emergenza sbarchi: parlamento deserto. Juncker, ‘siete ridicoli!’

 

E’ iniziata male la settimana al parlamento europeo, dove l’argomento sul tavolo è la fine del semestre di presidenza maltese con un focus sull’immigrazione e in particolare i continui sbarchi sulle coste italiane, per cui il governo Gentiloni ha minacciato la chiusura dei porti alle navi delle ong straniere.
Due temi importanti, ma a Strasburgo oggi l’aula era praticamente deserta, cosa che ha fatto andare su tutte le furie il capo della Commissione Jean-Claude Juncker, il quale ha urlato che “Siete ridicoli. Se avessimo avuto qui Angela Merkel o Emmanuel Macron, avremmo avuto l’aula piena. Il Parlamento non è serio. Non parteciperò più a questo genere di dibattiti”. Subito Juncker è stato redarguito dal presidente del Parlamento Antonio Tajani, il quale ha detto che “Non le consento di dire che il Parlamento è ridicolo”, ma Juncker ha insistito, “siete ridicoli”.
Juncker da tutti vorrebbe una risposta concreta all’emergenza che sta colpendo l’Italia a cominciare dalla ridiscussione del trattato di Dublino, “Con quanto la Commissione europea delibererà oggi dimostreremo con i fatti che vogliamo rimanere solidali, soprattutto con l’Italia che dimostra un atteggiamento eroico. La solidarietà è d’obbligo”. Tuttavia i chiari di luna non sono dei migliori, con i paesi europei che, specialmente in tema di ricollocamenti, continuano a fare le orecchie da mercante. Già Andres Anvelt, ministro dell’Interno dell’Estonia e cioè del paese presidente di turno dell’Ue, ha fatto sapere che in occasione del Consiglio interni che si terrà a Tallinn fra due giorni si ascolterà l’Italia, ma che non verranno prese in quella sede decisioni.

 

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