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28 ottobre 2017

 

Per favorire una Riflessione

a cura di Maurizio Cucci

 

Il 3 - 4 Novembre 2011 - Al G20 di Cannes si cospirò affinché l’esecutivo di Berlusconi, regolarmente eletto, fosse destituito. «I sostenitori dell’austerità volevano decidere al posto dell’Italia, sostituendosi al suo governo» … Lo stesso segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner nel suo libro “Stress Test” confermò che nell’autunno del 2011 «alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere, volevano che ci rifiutassimo di sostenere i prestiti dell’Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato» … «Fu il presidente della Bundesbank, su indicazione della Merkel a far gonfiare in maniera paurosa lo spread dei titoli di Stato italiano per colpirmi politicamente», racconta Berlusconi a Telenord 

«imposero a tutte le banche tedesche di vendere i nostri titoli. Lo so per certo perché la Mediolanum, di cui ero azionista, fu obbligata con la forza a vendere i titoli pena il ritiro della licenza in Germania».1)

 

Dopo soli 14 giorni dalla conclusione del G20 di Cannes, il 17 novembre, il Governo Monti ottiene la fiducia del Senato e il giorno dopo quella della Camera dei deputati.2)

 

........... Fornero - Monti .............

«All’Italia è mancata una riforma protestante e una sana borghesia calvinista» Mario Monti
La Fornero, invece è quella che ha fatto sprofondare decine di migliaia di italiani in un incubo dove, essi sono troppo vecchi per lavorare e troppo giovani per andare in pensione.

 

Il 22 dicembre 2012, quattro mesi prima della conclusione naturale della XVI legislatura, il Presidente Napolitano ordinò lo scioglimento anticipato delle Camere … Le elezioni politiche italiane del 2013 si tennero domenica 24 e lunedì 25 febbraio 2013. Le consultazioni elettorali furono regolamentate dalla legge Calderoli. Dai risultati elettorali emerse che nessuna delle coalizioni ottenne una vittoria netta, determinando un risultato senza precedenti nella storia delle elezioni politiche italiane, ampiamente commentato dalla stampa nazionale e internazionale. 3)

 

Il Governo Letta è stato il sessantaduesimo Esecutivo della Repubblica Italiana, il primo della XVII legislatura … poi esautorato dal Governo Renzi, il sessantatreesimo Governo della Repubblica Italiana, il secondo della XVII legislatura … quattro giorni dopo le dimissioni rassegnate dal presidente del Consiglio Matteo Renzi in seguito al risultato del referendum costituzionale del 4 dicembre, che aveva respinto il progetto di revisione costituzionale promosso dallo stesso Renzi. Gentiloni sciolse positivamente la riserva, proponendo al presidente della Repubblica la lista dei ministri e giurando la sera stessa, divenendo così il capo del sessantaquattresimo esecutivo della Repubblica Italiana, il terzo della XVII legislatura.

 

Nove mesi dopo le elezioni anticipate, il 4 dicembre 2013, la Corte Costituzionale dichiarò l'incostituzionalità di alcune parti della legge, formalmente annullate il 16 gennaio 2014. 4) Quindi, l’attuale parlamento in carica, che fu eletto nel 2013 con la legge Calderoli, anche conosciuta con l’appellativo di Porcellum, attribuitogli dal suo stesso legislatore, venne eletto con una legge anticostituzionale.

 

Nel maggio 2015 il Parlamento approvò una nuova legge elettorale, l'Italicum, che si applica all'elezione della sola Camera dei deputati … Il 25 gennaio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della legge. 5)

 

lastampa.it - 25/10/2017 - Ok nell’Aula del Senato alle 5 fiducie

 

adnkronos.com - 26/10/2017 - Il Rosatellum è legge, Grasso lascia il Pd

“Questa legge elettorale redatta in altra Camera, senza poterla discutere, senza poterne cambiare nemmeno una virgola, è stata una sorta di violenza che ho voluto rappresentare. E’ stata una scelta molto sofferta, ma ho ritenuto di lasciare il Pd perché non mi riconosco più né nel merito né nel metodo. Ho deciso di aspettare l'approvazione della legge elettorale per rispetto del ruolo istituzionale che mi compete. Per tutta la mia vita ho rispettato le istituzioni e l'indipendenza delle istituzioni. E continuerò a farlo” Così Pietro Grasso, attuale Presidente del Senato, seconda carica della Repubblica Italiana. 6)

 

Domanda: che ruolo hanno gli elettori in tutta questa vicenda, quale la loro responsabilità? Insomma dovremmo continuare a consentire, andando a votare leggi incostituzionali, che legislatori incompetenti continuino ad occupare seggi e poltrone a nostro nome?

 

NO, NON IN MIO NOME!!!
Potere al popolo!!!

 

 

NOTE DI APPROFONDIMENTO

 

http://www.secoloditalia.it/

giovedì 28 maggio 2015

 

1) Complotto contro Berlusconi, ecco chi furono i “cospiratori” e perché

di Girolamo Fragalà

 

Lo spread, l’allarme economico, lo spauracchio dell’Italia in coma, il golpe bianco, il complotto contro Berlusconi, i fattacci del 2011, le dimissioni del Cav e l’inizio della stagione di Monti. È passato qualche anno. Anni di ombre e di sospetti, di accuse e di trame. Sospetti che, giorno dopo giorno, sono diventati forti, sempre più forti, capaci di riscrivere una pagina della nostra storia recente. Tutto partì dallo spread, non si parlava d’altro, una specie di mostro pronto ad azzannarci e noi là, intimoriti, rannicchiati in un angolo. «Sarà catastrofe», dicevano gli oracoli della sinistra, di cui facevano da megafono i quotidiani di area, gli stessi che per mesi santificarono Monti, tacendo sulla sua politica che ha “ammazzato” famiglie e aziende. Lo spread. maledetto spread. Ma fu un complotto, il primo di una lunga serie: «Fu il presidente della Bundesbank, su indicazione della Merkel a far gonfiare in maniera paurosa lo spread dei titoli di Stato italiano per colpirmi politicamente», racconta Berlusconi a Telenord ricostruendo la vicenda che lo portò a dimettersi da premier. «La Merkel, sostenuta da Sarkozy e dalla Finlandia, voleva imporre al vertice della Bce il presidente della Bundesbank. Ma io, che ero premier feci squadra con gli altri Stati Ue e imposi Mario Draghi». E allora? «Il presidente della Bundesbank – racconta ancora Berlusconi – impose a tutte le banche tedesche di vendere i nostri titoli, Lo so per certo perché la Mediolanum, di cui ero azionista, fu obbligata con la forza a vendere i titoli pena il ritiro della licenza in Germania».

 

Complotto contro Berlusconi, dallo spread alla “confessione” di Zapatero

Nei mesi scorsi ci sono state varie conferme del complotto contro Berlusconi. «Il Cavaliere e Tremonti subirono pressioni fortissime affinché accettassero il salvataggio del Fmi. Loro non cedettero applicando un catenaccio italiano e nei corridoi si cominciò a parlare di Monti, mi sembrò strano», disse infatti l’ex premier spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero, in un’intervista concessa alla Stampa, ribadendo e chiarendo i contorni delle rivelazioni sul G20 di Cannes del 2011 nel quale si cospirò affinché l’esecutivo regolarmente eletto di Berlusconi fosse destituito. «I sostenitori dell’austerità volevano decidere al posto dell’Italia, sostituirsi al suo governo»,

 

Lo stesso segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner nel suo libro Stress test confermò che nell’autunno del 2011 «alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere, volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti dell’Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato». Le pressioni operate dalla Germania di Angela Merkel furono rivelate dal Financial Times con una serie di articoli nel maggio dell’anno scorso: l’Italia si oppose al commissariamento, la Germania voleva piegarla come fatto con la Grecia e il nulla di fatto costò un’ulteriore impennata dello spread.

 

2) Governo Monti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 

Il Governo Monti è stato il sessantunesimo Esecutivo della Repubblica Italiana, il secondo ed ultimo della XVI legislatura. Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 17 novembre 2011. Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 18 novembre 2011. Diede le dimissioni il 21 dicembre 2012.

 

 

3) Elezioni politiche italiane del 2013

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 

Le elezioni politiche italiane del 2013 per il rinnovo dei due rami del Parlamento italiano – la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica– si sono tenute domenica 24 e lunedì 25 febbraio 2013 a seguito dello scioglimento anticipato delle Camere avvenuto il 22 dicembre 2012, quattro mesi prima della conclusione naturale della XVI legislatura. Le consultazioni elettorali sono state regolamentate dalla legge Calderoli.

Dai risultati elettorali emerge che nessuna delle coalizioni ha potuto ottenere una vittoria netta, determinando un risultato senza precedenti nella storia delle elezioni politiche italiane, ampiamente commentato dalla stampa nazionale e internazionale.

 

4) Legge Calderoli, cosiddetto Porcellum

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

 

Il 4 dicembre 2013, da palazzo della Consulta fu diramata la seguente nota:

«La Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l'assegnazione di un premio di maggioranza (sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica) alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. La Corte ha altresì dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali 'bloccate', nella parte in cui non consentono all'elettore di esprimere una preferenza.»

Il 4 dicembre 2013 la Corte Costituzionale ha così dichiarato l'incostituzionalità di alcune parti della legge, formalmente annullate il 16 gennaio 2014. Le parti annullate riguardano l'assegnazione dei premi di maggioranza, poiché indipendenti dal raggiungimento di una soglia minima di voti alle liste (o coalizioni), e l'impossibilità per l'elettore di fornire un preferenza. La sentenza ha quindi lasciato in vigore una legge elettorale proporzionale, depurata dell'attribuzione del premio di maggioranza e integrata in modo da consentire un voto di preferenza. La legge elettorale così risultante è stata soprannominata "Consultellum" dalla stampa, perché determinata dalla pronuncia della Consulta. Nel maggio 2015 il Parlamento ha approvato una nuova legge elettorale, l'Italicum, che si applica all'elezione della sola Camera dei deputati, al posto del Consultellum, a decorrere dal 1º luglio 2016. Per l'elezione del Senato resta invece in vigore il Consultellum.

 

5) A inizio 2017 anche l'Italicum è stato travolto da censura di parziale incostituzionalità e quindi soprannominato "Legalicum".

Il 25 gennaio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale parziale della legge. In particolare, ha "rigettato la questione di costituzionalità relativa alla previsione del premio di maggioranza al primo turno e ha invece accolto le questioni relative al turno di ballottaggio, dichiarando l’illegittimità costituzionale delle disposizioni che lo prevedono". Inoltre, "ha accolto la questione relativa alla disposizione che consentiva al capolista eletto in più collegi di scegliere a sua discrezione il proprio collegio d’elezione. A seguito di questa dichiarazione di incostituzionalità, sopravvive comunque, allo stato, il criterio residuale del sorteggio".

 

Al deposito delle motivazioni, il 9 febbraio 2017, con la sentenza n. 35 del 2017 la Corte costituzionale ha enunciato criteri utili per evitare nuove norme elettorali incostituzionali.

 

6) lastampa.it - 25/10/2017 - Ok nell’Aula del Senato alle 5 fiducie

 

adnkronos.com - 26/10/2017 - Il Rosatellum è legge, Grasso lascia il Pd

 

repubblica.it - 26/10/2017 - il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, ha dichiarato: “Il presidente Grasso mi ha comunicato per telefono la decisione di dimettersi dal gruppo del Pd poco prima di renderla nota. Per me è stata una notizia inaspettata e in nessun modo prevedibile. Per quanto mi ha detto, il senatore Grasso si è dimesso dal gruppo del Pd principalmente perché non condivide la linea politica del partito e, in particolare, le decisioni sulla legge elettorale. Mi ha detto che se non fosse stato presidente del Senato e avesse dovuto votare, non avrebbe votato né la legge né la fiducia sugli articoli”. 

 

ilsole24ore.com - 27 ottobre 2017 – “Questa legge elettorale redatta in altra Camera senza poter discutere, senza poter cambiare nemmeno una virgola è stata una sorta di violenza che ho voluto rappresentare, è stata una scelta molto sofferta e ho ritenuto di lasciare il Pd perché non mi riconosco più né nel merito né nel metodo. Ho deciso di aspettare l'approvazione della legge elettorale per rispetto del ruolo istituzionale che mi compete. Per tutta la mia vita ho rispettato le istituzioni e l'indipendenza delle istituzioni. E continuerò a farlo” Così Pietro Grasso, attuale Presidente del Senato, seconda carica della Repubblica Italiana.

 

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