Fonte: Hispan Tv

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Ott 15, 2017

 

Trump e’ caduto nella trappola tesagli dalla lobby sionista-saudíta

Traduzione di L.Lago

 

Il presidente USA, Donald Trump, si trova eccessivamente vincolato con la lobby sionista-saudta e il suo primo slogan “America the first” si è trasformato in “Israel the First”.

Hesam al-Din Ashna, consigliere del presidente iraniano Hasan Rohani, ha assicurato ieri Sabato che Trump si trova sotto forti pressioni tanto per le sue promesse fatte nel corso della campagna elettorale quanto per le divergenze interne al Governo USA rispetto all’accordo nucleare sottoscritto con l’Iran ed il Gruppo 5-1.

Questa situazione, puntualizza l’analista persiano, in cui si trova impigliato il presidente USA, la cui posizione di consenso ho ottenuto il minimo livello storico nel mondo, trova le sue radici nella eccessiva subordinazione alla lobby sionista-saudita ed agli interessi del regime israeliano.

 

Gli Stati Uniti prima di tutto (“America the First”) era lo slogan che aveva scelto Trump nelle elezioni presidenziali, ma nonostante questo, oggi nel mondo risulta evidente come il presidente sta sacrificandio la credibilità internazionale degli USA per seguire ciecamente le direttive di Israele. Sembra che la prima priorità per Trump sia “Israele prima di tutto“, come segnalato in una intervista con i media locali.

 

Secondo il suo criterio, una parte di questa impostazione del magnate di NewYork si deve alla struttura commerciale e politica degli Stati Uniti ma dall’altro lato, questo deriva dalle preoccupazioni che derivano ad Israele per gli sforzi fatti dall’Iran per sconfiggere il terrorismo takfiri e ristabilire la pace e la convivenza in Medio Oriente.

“Israele , che realmente viene considerata come la principale minaccia per la sicurezza nella regione, cerca di ricorrere alla politica di  iranofobia, e  Trump è caduto in pieno nella trappola, Ha sottolineato l’esperto.

In  altro momento delle sue analisi,  Ashna  ha menzionato l’influenza delle relazioni economiche tra il paese nordamericano e l’Arabia Saudita, un regime che secondo Ashna manca di una visione precisa in quanto alla situazione attuale del Medio Oriente e conta in maniera eccessiva sull’appoggio del Governo statunitense.

Trump nel suo discorso ha utilizzato un termine falso  per riferirsi al Golfo Persico (lo ha chiamato “Golfo Arabo”)  per dimostrare che a  lui quello che importa sono i suoi interessi economici che mantiene con certi paesi piuttosto che  la fama e la credibilità degli USA nel mondo, ha aggiunto.

 

Alludendo alle ultime decisioni dell’inquilino della Casa Bianca, come quella  per escludere gli USA dal trattato di Parigi contro il cambiamento climatico, così come la decisione unilaterale di uscire dall’UNESCO, oltre a quella di annullare l’accordo Transpacifico, l’analista persiano ha sottolineato che “il mondo affronta un fenomeno davvero strano”.

 

“L’esistenza di questa quantità di doppi standards, di menzogne continue, di unilateralismo e l’irrazionalità è un caso senza precedenti nella Storia contemporanea degli USA. Risulta sorprendente che il mondo, ed in particolare la società civile statunitense, rimanga in silenzio davanti a questo insieme di azioni ripugnanti”, ha concluso Ashna.

Donald Trump aveva rifiutato lo scorso venerdì di certificare la conformità del paese persiano con il patto nucleare, conosciuto comne JCPOA, un paradosso rispetto all’informativa dell’agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) che aveva attestato l’adempimento di Teheran al trattato.

 

La decisione del mandatario nord americano ha provocato il rigetto di tutte le parti europee che hanno firmato l’accordo, tuttavia soltanto il regime di Israele e dell’Arabia Saudita hanno appoggiato questa strategia.

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