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Gen 25, 2017

 

L’era Trump inizia adesso – nei campi geopolitico e geoeconomico una serie di colpi di scena imminenti e imprevedibili

di  Pepe Escobar

Traduzione di Mario B.

 

Ho spiegato già (“The new great game in Euroasia“) che la strategia di Henry Kissinger, il guru di Trump in politica estera, per affrontare il formidabile trio dell’integrazione eurasiatica – Russia, Cina ed Iran – è una rivisitazione del Divide et Impera; sedurre la Russia allontanandola dalla sua partnership con la Cina, e contemporaneamente continuare a tormentarne il membro più debole, l’Iran.

E infatti è quello che sta già succedendo – come si capisce dalle uscite dei membri selezionati per il suo gabinetto nel corso delle audizioni in Senato. Le fazioni della Think-Tanklandia statunitense, che fanno riferimento alla politica di Nixon nei confronti della Cina, che era stata progettata da Kissinger, sono inoltre eccitate alla possibilità che si effettuino degli sforzi per il contenimento di almeno una di quelle potenze “virtualmente schierate contro l’America”.

Kissinger e il dott. Zbig “Grande Scacchiera” Brzezinski si autodefiniscono come i due principali dalang [in inglese, in indonesiano è il burattinaio] – dell’Occidente nell’arena geopolitica. In contrasto a Kissinger, il mentore della politica estera di Obama Brzezinski, fedele alla propria russofobia, propone un Divide et Impera incentrato sulla seduzione della Cina.

 

Eppure, una fonte nel mondo degli affari newyorchese, molto vicina ai Padroni dell’Universo occulti, che aveva correttamente predetto la vittoria di Trump settimane prima che avvenisse, dopo aver esaminato le mie argomentazioni, mi ha offerto non solo la sua graffiante valutazione sui cari dalang; ha acconsentito anche a fornire dettagli rispetto alla nuova retta via indicata dai Padroni a Trump. Immaginiamo che si chiami “X”.

Sorveglianza non-stop per la Cina

“X” inizia con il fare qualcosa che i frequentatori abituali dello Stato Profondo, che venerano i propri idoli, non osano mai fare, almeno in pubblico: “È fondamentale non attribuire troppa importanza sia a Kissinger che a Brzezinski, che sono soltanto la faccia di quelli che comandano veramente, e il cui lavoro consiste nell’ammantarne le decisioni di una patina di intellettualità. Il loro contributo ha significato quasi nullo. Occasionalmente uso i loro nomi perché non posso usare i nomi di coloro che effettivamente prendono le decisioni.”

Questo dà a “X” lo spunto per dettagliare la nuova regola: “Trump è stato eletto col sostegno dei Padroni per avvicinarsi alla Russia. I Padroni hanno i loro fantocci nei media e nel Congresso a tenere viva la campagna di diffamazione contro la Russia, e hanno il loro burattino Brzezinski che si lancia contro la Russia, dichiarando ‘L’influenza globale americana dipende dalla cooperazione con la Cina’. Lo scopo è spingere con le minacce la Russia a cooperare, mettendo queste carte sul tavolo del negoziato per Trump. Nel tradizionale approccio poliziotto buono – poliziotto cattivo, Donald è ritratto come il poliziotto buono che vuole buoni rapporti con la Russia, mentre il Congresso, i media e Brzezinski sono i poliziotti cattivi. Questo per aiutare Trump nei negoziati con la Russia, affinché Putin veda quanto sia “precaria” la posizione del suo amico e sia disposto a fare maggiori concessioni nello svolgimento delle trattative.”

E questo ci porta a come Taiwan – e il Giappone – entrino nella vicenda: “Donald mostra l’avvicinamento ai Russi parlando con i Taiwanesi, e rende manifesto che il cambio è reale. Si era deciso di mettere il Giappone nel mix in quanto predatore dell’industria statunitense, con un attacco contro la Toyota, assolutamente meritato. Questo ha moderato le posizioni, perché i Padroni ora sono preoccupati che la percezione del nostro rafforzamento del Giappone contro la Cina costituisca una provocazione troppo grossa.”

Quindi aspettiamoci che la Cina – essendo di “non troppa importanza”, come prescritto da Kissinger – sia incessantemente sotto osservazione: “I Padroni hanno deciso di reindustrializzare gli Stati Uniti, e vogliono riportare i posti di lavoro via dalla Cina. Questo è ragionevole dal punto di vista cinese; per quale motivo dovrebbero vendere il proprio lavoro agli USA per un dollaro che non ha valore intrinseco, ottenendo quindi nulla in cambio dell’attività svolta? La Cina dovrà avere un’auto nel garage di ciascun operaio cinese, e diventerà il più grande produttore di auto, più di UE, USA e Giappone messi assieme, e la nazione manterrà la sua ricchezza all’interno del paese.”

E perché la Cina invece della Russia? “La Russia da questo punto di vista, essendo un paese fornitore di risorse naturali con un gigantesco complesso militare industriale (e questo è il solo motivo per cui segretamente è rispettata) è esente da qualunque trattativa dura, visto che non esportano niente che non siano risorse naturali ed equipaggiamento militare. I Padroni vogliono riprendersi posti di lavoro dal Messico e dall’Asia, Giappone compreso. La ragione principale dietro a questo è che gli USA hanno perso il controllo dei mari, e non possono assicurarsi la fornitura di componenti militari in caso di una guerra di grossa entità. Questo è ciò che importa adesso, e questa è la gigantesca storia dietro le quinte.”

In poche parole “X” declina l’inversione di un ciclo economico: “I Padroni hanno fatto i soldi grazie al trasferimento dell’industria in Asia (Bain Capital è specializzata in questo), e Wall Street ha fatto soldi grazie ai bassi tassi di interesse sui dollari riciclati grazie ai deficit commerciali. Ma adesso, la questione è strategica; e faranno soldi sul ritorno delle industrie, scalando al ribasso i propri investimenti in Asia e riportandoli negli Stati Uniti mentre noi ricostruiamo la produzione qui.”

“X” resta abbastanza affezionato alla strategia di Henry Ford negli affari: e questo gli dà lo spunto per trattare il tema cruciale: la difesa nazionale. Secondo “X”, “Ford raddoppiò gli stipendi, lui pagava e faceva più soldi di tutti gli altri produttori. La ragione era che un salario grazie al quale una madre potesse avere tanti bambini con il solo guadagno del proprio coniuge fosse psicologicamente un bene per la produttività nelle sue fabbriche di auto, e che i suoi operai si potevano permettere le sue macchine. Riconosceva pertanto che in una società ci debba essere una giusta distribuzione della ricchezza, cosa che il suo ammiratore Steve Jobs non concepiva.

La produzione di massa di Henry fu la meraviglia del mondo, e fu questo il fattore che fece vincere la Seconda Guerra Mondiale agli Stati Uniti. Amazon non contribuisce in alcun modo alla difesa nazionale, essendo semplicemente un servizio internazionale di marketing basato su programmi computerizzati, né lo fa Google, che si limita semplicemente ad una migliore riorganizzazione dei dati. Nulla di tutto ciò costruisce un missile o un sottomarino migliore, se non in modo marginale.”

 

È il Pentagono, stupido

Quindi sì, tutto questo ha a che fare con la riorganizzazione delle forze armate statunitensi. “X” ha affermato di riferirsi a un report CNAS [in inglese] che avevo citato nel mio articolo iniziale: “È di grande importanza per quello che si può scorgere tra le righe. E cioè che siamo in grossi guai, essendo tecnologicamente indietro alla Russia di generazioni in termini di armamenti, il che fa seguito alla citazione di Brzezinski secondo cui non siamo più una Potenza Globale.”

Questa è un’approfondita e ampia analisi [in inglese] su come la Russia sia riuscita ad organizzare le migliori forze armate del mondo. E questo non tiene in considerazione il sistema di difesa missilistica S-500, che è sul punto di essere messo in opera, e che ragionevolmente è in grado di sigillare l’intero spazio aereo russo. E la generazione successiva — S-600? – sarà ancora più potente.

“X” non si avventura nel territorio tabù dello Stato Profondo, riguardo a come la Russia, nel corso degli ultimi dieci anni sia riuscita a balzare di gran lunga avanti agli USA, “eclissandola come potenza militarmente più forte”. Ma la partita potrebbe essere tutt’altro che conclusa – pio desiderio o altro che sia: “Speriamo che il Segretario alla Difesa James Mattis lo capirà, e che il Vice Segretario alla Difesa abbia avanzate capacità tecnologiche, abilità organizzativa e la lungimiranza di capire che le armi della Terza Guerra Mondiale sono i missili, offensivi e difensivi, e i sottomarini, non l’aeronautica, i carrarmati e le portaerei.”

Un “X” realista ammette che lo status quo dei neoconservatori/neo-liberal-conservatori guerrafondai – rappresentato nella maggior parte delle fazioni dello Stato Profondo Americano – non abbandonerà mai la sua predefinita posa di irremissibile ostilità verso la Russia. Ma preferisce concentrarsi sul cambiamento: “Lasciamo che Tillerson riorganizzi il Dipartimento di Stato secondo le efficienze della Exxon. Potrebbe essere di qualche utilità in questo. Lui e Mattis possono anche essere degli smidollati, ma se dici la verità al Senato, potresti non essere confermato. Quindi quello che dicono non significa nulla. Ma fai attenzione a questo fatto riguardo alla Libia, la CIA aveva l’obiettivo di spingere la Cina fuori dall’Africa, e lo stesso obiettivo ce l’ha l’AFRICOM. Questo era uno dei segreti del nostro intervento in Libia.”

Non che abbia funzionato; NATO/AFRICOM hanno ridotto la Libia in un deserto dominato dalle milizie, e la Cina non è stata ancora mandata via dal resto dell’Africa.

“X” ammette anche: “La Siria e l’Iran sono le linee rosse per la Russia. E lo stesso vale per l’Ucraina ad est del Dnepr.” È assolutamente consapevole del fatto che Mosca non permetterà alcun tentativo di cambio di regime contro Teheran. E sa anche che gli investimenti cinesi nel petrolio e nel gas iraniano implicano che la Cina non permetterà a Washington di rovesciare il governo iraniano.”

Il gioco si fa veramente duro quando si parla di NATO; “X” è convinto che la Russia “invaderà la Romania e la Polonia se quei missili non vengono portati via dalla Romania e non viene rescisso l’impegno dei missili in Polonia. La questione non riguarda gli inutili missili che difenderebbero gli Stati Uniti, ma la loro sostituibilità con missili nucleari negli stessi silos. La Russia non tollererà questo rischio. Questo non sarà materia di negoziati.”

In contrasto alla continua propaganda sulla “minaccia perpetua” da parte del Partito della Guerra statunitense, Mosca si concentra sui fatti reali sul campo sin dagli anni ‘novanta; la demolizione della Serbia, lo storico alleato slavo; le nazioni del Patto di Varsavia e perfino alcune ex repubbliche sovietiche annesse dalla NATO, per non parlare dei tentativi di includervi anche Georgia ed Ucraina; il sostegno USA alle rivoluzioni colorate; il fiasco di “Assad se ne deve andare”, riguardo al regime change imposto alla Siria che ha comportato la fornitura di armi ai jihadisti salafiti; le sanzioni economiche, una guerra sui prezzi del petrolio e le speculazioni contro il rublo; e le interminabili provocazioni della NATO.

“X” conosce tutti i fatti, e aggiunge, “la Russia ha sempre volute la pace. Ma non giocherà mai una partita coi Padroni dell’Universo in cui vige lo stratagemma di Trump buono e il Congresso, la CIA, ecc. sono i cattivi. È così che la vedono. Ed essi non considerano tutto questo circo come qualcosa di reale.”

Questo circo potrebbe essere solo un’illusione. O il wayang – il teatro delle marionette balinese — come suggerivo. “X” formula un’interpretazione fresca del gioco di ombre che si para di fronte a Mosca, che lascerebbe “alcuni mesi per vedere se Putin può arrivare ad un distensione con Trump, che essenzialmente crei un’Ucraina orientale autonoma, un trattato di pace in Siria con Assad in carica, e un ritiro delle forze della NATO sulle stesse linee di difesa dei tempi di Ronald Reagan.”

Chi prevarrà, i Padroni o lo Stato Profondo? Preparatevi all’impatto.

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