Fonte: Fars news

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15/03/2017

 

Iran, parlamentare ebreo risponde a Netanyahu: "Pazzo assetato di sangue"

 

Un deputato ebreo iraniano ha violentemente reagito alle dichiarazioni ostili contro l'Iran del primo ministro iraniano, Benjamin Netanyahu, definendolo un "pazzo sanguinario, annegato nella palude dei suoi crimini".

 

"Le recenti dichiarazioni razziste del primo ministro israeliano non mi sorprendono. Non possiamo aspettarci nulla da un pazzo assetato di sangue, completamente annegato nella palude dei suoi crimini e non ha altro ruolo che alimentare veleno, uccidendo donne e bambini innocenti e per perpetuare l'occupazione ingiusta della terra del popolo palestinese oppresso", ha dichiarato Siyamak Mersedegh, in una riunione del parlamento iraniano, martedì scorso, riportata da Fars News.

 

Il deputato ebreo che rappresenta la comunità ebraica iraniana stimata in 25.000 persone ha risposto alle accuse del premier israeliano fatte durante un incontro con presidente russo Vladimir Putin, dove ha affermato che "la Persia voleva eliminare il popolo ebraico".

 

Mersedegh ha affermato che Netanyahu non rappresenta gli ebrei, ma è "il più grande nemico della cultura e dell'identità ebraica."

 

Mersedegh ha assicurato che "gli ebrei iraniani sono rimasti attaccati alla loro memoria storica basata sulla coesistenza tra i seguaci delle religioni monoteiste in Iran e sono pienamente convinti che l'antisemitismo e tutte le altre forme di razzismo non hanno posto nella raffinata cultura del popolo iraniano, che è sempre stata conosciuta per la sua tolleranza e come un esempio di rispetto della libertà religiosa e con i cittadini di altre fedi monoteistiche.

 

Il parlamentare ebreo ha sottolineato che "gli ebrei iraniani hanno attuato ogni sforzo nel processo di cambiamento culturale di questo paese e nella sua difesa."

 

Inoltre,ha ricordato "l'effettiva partecipazione degli ebrei iraniani durante la rivoluzione costituzionale, nella lotta del popolo iraniano contro il dispotismo della monarchia, senza dimenticare la partecipazione dei suoi studenti durante la fase di la difesa sacra (la guerra con l'Iraq 1980-1989) durante i quali 15 ebrei sono morti per difendere una parte dei nostri antenati"

 

"Tutto questo fa parte degli sforzi degli ebrei per adempiere i loro compiti di cittadini", ha precisato.

 

Mersedegh ha poi concluso: "La nostra fede incrollabile e solidarietà che sigilla tutte le categorie del popolo iraniano unite contro l'arroganza e il sionismo istituirà un sistema monoteista ed equo in tutta la regione. Tutte le persone libere mondo seguiranno i precetti del comandante della rivoluzione islamica, padre spirituale delle fedi monoteiste del mondo adotteranno ogni giorno i passi più importanti per combattere contro l'ingiustizia e l'oppressione."

 

 

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