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02/05/2017

 

La destra reazionaria rifiuta l'Assemblea Costituente che reclamava nel 2013

di Fabrizio Verde

 

Il portale d’inchiesta Mision Verdad, ha riportato a galla i tweet scritti a suo tempo da vari dirigenti dell’opposizione che richiedevano l’immediata convocazione di un’Assemblea Costituente

 

In seguito alla convocazione di un’Assemblea Nazionale Costituente l’opposizione di destra ha immediatamente protestato gridando al golpe e minacciato di «colpire» il paese, secondo quanto dichiarato dal presidente dell’Assemblea Nazionale Julio Borges, uno dei massimi dirigenti delle forze che si oppongono al chavismo. 

 

La reazione sembra quantomeno strana visto che a partire dal 2013 l’opposizione ha richiesto a gran voce la convocazione di un’Assemblea Costituente per favorire la riconciliazione del paese. Si tratta, curiosamente, degli stessi dirigenti che adesso la rifiutano categoricamente, spalleggiati dalla stampa internazionale che grida al golpe. Nonostante l’intera procedura attivata da Maduro rispetti alla lettera il dettato costituzionale. 

 

Attraverso il proprio profilo Twitter, il portale d’inchiesta Mision Verdad, ha riportato a galla i tweet scritti a suo tempo da vari dirigenti dell’opposizione che richiedevano l’immediata convocazione di un’Assemblea Costituente. Personaggi di primo piano come Freddy Guevara, Luis Florido, Maria Corina Machado e Leopoldo Lopez, massimo dirigente del partito estremista Voluntad Popular attualmente incarcerato in quanto responsabile del piano golpista ‘La Salida’, che provocò in Venezuela una scia di sangue con 43 morti e oltre 800 feriti. 

 

Il dirigente di Voluntad Popular Freddy Guevara nel 2014 richiese di convocare la Costituente per «poter cambiare tutti i poteri pubblici». Mentre all’indomani dell’annuncio di Maduro ha gridato allo scandalo affermando che si tratta di un «imbroglio», invitando a intensificare le manifestazioni violente che hanno già provocato oltre 25 morti. 

 

Si accoda ai due anche Luis Florido, altro esponente dell’opposizione che rifiuta l’Assemblea Costituente voluta da Mauro per superare l’impasse, ma che nel 2013 promuoveva questa soluzione. 

 

 

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