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07/08/2017

 

Siete proprio sicuri che non è colpa nostra se questi paesi sono stati distrutti?

di Alberto Negri

L’attacco, non so quanto giustificato, alle attività umanitarie si sta trasformando in una deriva demenziale. Dopo avere pianto sulle disgrazie dei profughi, adesso si cerca l’auto-assoluzione incitandoli a restare a casa loro per combattere regimi dittatoriali e corrotti. Non è colpa nostra, non è compito nostro, si dice, se questi Paesi sono ridotti in questo modo.

Cronologia minima. 

1979: i mujaheddin sostenuti da Usa e monarchie del Golfo fanno la guerra al regime filo-sovietico dopo l’invasione di Mosca.

1980: l’Iraq, sostenuto dal mondo occidentale e dalle monarchie del Golfo, attacca l’Iran, e comincia la grande destabilizzazione del Medio Oriente.

 

2001: dopo le Due Torri occupazione Usa e occidentale dell’Afghanistan.

2003: invasione Usa dell'Iraq. Il colpo mortale al Medio Oriente.

2011: bombardamento di Gheddafi da parte di Francia. Gran Bretagna e Stati Uniti.

2011: guerra per procura in Siria contro Assad da parte di Turchia e monarchie del Golfo con il consenso occidentale. 

Mi sono limitato ai casi più macroscopici. C’è da meravigliarsi se arrivano a casa nostra? Le splendide monarchie del Golfo che fanno tanto divertire con gli eroi del football e riempiono le tasche di Londra, Parigi e Washington, hanno alimentato questa destabilizzazione per tenerla lontana da casa loro. Ora paghiamo il conto.

 

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