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Amnesia generale
di Fulvio Vassallo
In Italia i media scoprono soltanto adesso l’orrore dei centri di detenzione in Libia e le violenze della sedicente Guarda costiera libica. Intanto si ripropone uno scambio tra ius soli e accordi con la Libia |
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Le ultime raccomandazioni
ai migranti
di Mehdi Mabrouk
Le rivoluzioni arabe non sono riuscite a fermare i flussi migratori e le ondate di giovani pronti a cercare lavoro, giustizia, libertà e dignità sull’altra sponda del Mediterraneo. Ma ancora una volta è il mare ad accoglierli. |
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Denuncia di Msf:
L’Europa complice dei criminali in Libia
In una lettera aperta all’Ue, l’organizzazione umanitaria boccia le politiche che hanno lo scopo «di tenere i migranti lontani dai nostri occhi» e chiede la chiusura dei centri di detenzione libici, dove avvengono abusi di ogni sorta. |
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Campi profughi in Africa in cambio di investimenti
di Carlo Lania
Dopo decenni di sfruttamento delle risorse africane, di corruzione delle leadership e di commercio di armi, l’Unione, con il vertice di Parigi, torna nel suo "cortile" avviando in Libia, Niger e Ciad un sistema di controlli per fermare la disperazione di chi fugge da miseria e guerre … al vertice di Parigi l’Europa fa sua la linea italiana per contenere i flussi dei migranti. E promette di voler di riformare Dublino |
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Migranti:
è solo una questione di soldi
di Massimo Mazzucco |
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parstoday.com - Aug 18, 2017 - Il ministro della difesa bulgaro Krasimir Karakachanov esorta all’uso delle armi alla frontiere europee contro i clandestini scrive la testata Deutsche Welle. Il ministro della difesa bulgaro Krasimir Karakachanov esorta all'uso delle armi per difendere i confini europei dai clandestini. "Non possiamo permettere che i clandestini arrivino in massa in Europa. E' necessario schierara dei soldati della NATO o dell'UE in Grecia e Italia per difendere i confini dell'Unione Europea con le armi" ha dichiarato in una intervista con il Die Welt. Il ministro bulgaro intende rinforzare la sorveglianza e la vigilanza alla frontiera con la Turchia con truppe e mezzi aggiuntivi. La frontiera verrà divisa in cinque zone diverse assegnate ad un gruppo armato. Il ministro ha osservato che la maggior parte di questi immigrati non sono rifugiati, ma immigrati economici. Sarebbe a dire che "nessuno li perseguita, non hanno bisogno di essere difesi da nessuno, vogliono solo vivere in un paese ricco occidentale".
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Euronews - 17/08/2017 - Viaggiavano a bordo di imbarcazioni di fortuna e addirittura su uno scooter d’acqua. Seicento migranti africani sono stati intercettati a largo della costa spagnola, tra il Marocco e la penisloa iberica, durante la giornata di mercoledì. Tra loro 34 minori e un neonato. La maggior parte di loro dopo essere stata salvata è stata portata al porto di Tarifa, tanti, venivano da Paesi subsahariani. Centoventi di loro si suppone che non ce l’abbiano fatta, che siano morti affogati nel Mar Mediterraneo. Il numero di migranti su una rotta secondaria del Mediterraneo occidentale verso la Spagna è salito bruscamente nel mese di luglio; nello stesso periodo si è registrato un calo del 57 per cento, rispetto a giugno, dei migranti che arrivano in Italia dalla Libia, i dati sono dell’‘agenzia di frontiera dell’Unione europea Frontex. Nell’ultimo anno in Spagna ci sono stati 9000 sbarchi: triplicati rispetto al 2016, fanno sapere le Nazioni Unite, e la rotta occidentale se continua questo trend, potrebbe risultare favorita rispetto a quella balcanica, si potrebbero registrare piû sbarchi in Spagna che in Grecia. Il tragitto d’altronde è breve: lo stretto di Gibilterra, 12 km, che i migranti tentano di percorrere anche con mezzi senza motore. Un modo per bypassare i trafficanti di uomini, evitare i pagamenti e le carceri libiche. Molti dei migranti una volta in mare contattano le autorità spagnole attraverso i social network per comunicare la loro posizione.
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L’arroganza delle Ong
è il modo peggiore
per aiutare i migranti
di Fulvio Scaglione
La Procura di Trapani ha ottenuto dal gip Emanuele Cersosimo il sequestro di una nave dell’ong tedesca Jugend Rettet, la Juventa, impegnata del recupero dei migranti in mare in quanto sarebbe stato appurato che in più occasioni i membri dell’organizzazione umanitaria avrebbero imbarcato migranti in pieno accordo con i trafficanti ... leggi tutto |
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Le ONG nel business del microcredito ai migranti
Imperialismo umanitario: complementare alle multinazionali nella circolazione dei capitali e nella destabilizzazione dei Paesi attraversati da quella circolazione.
La nonviolenza e' in cammino
I COMPLICI DEI TRAFFICANTI
Ripetiamolo una volta ancora: i primi complici dei trafficanti di esseri umani sono i governi europei che impediscono agli esseri umani in fuga dalle guerre e dalla fame di giungere in modo legale e sicuro nel nostro continente. Per annientare le mafie schiaviste dei trafficanti basterebbe riconoscere questo elementare diritto a tutti gli esseri umani: il diritto a salvare le proprie vite spostandosi in modo legale e sicuro dai luoghi in cui sono in pericolo ai luoghi in cui si possa vivere in pace e sicurezza. Ogni essere umano ha diritto alla vita; quest'unico pianeta vivente e' la casa comune dell'umanita' intera; salvare le vite e' il primo dovere; soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto. Essere umani e' dovere di tutti gli esseri umani.
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Migranti, senza Ong
sarebbe un’ecatombe
Migranti, “lavoro eccezionale delle Ong: senza ci sarebbe ecatombe”. Dopo Save the children e Msf, anche Cospe e Cispi parlano di sciacallaggio. Oim: “Il fattore di spinta è la terribile situazione in Libia” |
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