Fonte: Al Mayadeen

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Set 09, 2017

 

All’Occidente interessa soltanto inviare aiuti nelle zone controllate dai terroristi in Siria

Traduzione di Luciano Lago

 

I paesi occidentali e le organizzazioni umanitarie internazionali non hanno presentato neppure una sola proposta di invio di aiuti umanitari per gli abitanti della città di Deir Ezzor in Siria, che è riuscita a liberarsi dall’assedio dei terroristi dopo tre anni, come ha rivelato il portavoce del Ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.

 

“Dopo che è stato rotto l’accerchiamento di Deir Ezzor dalle truppe dell’Esercito Siriano, nè le autorità siriane , nè il Centro russo per la Riconciliazione delle parti in conflitto, hanno ricevuto neppure una sola proposta da parte dei paesi europei o delle ONG umanitarie che facesse riferimento all’invio di aiuti umanitari per la popolazione”, come ha riferito il portavoce.

 

Secondo Konashenkov, l’unica preoccupazione di Parigi e di Londra per la situazione umanitaria sul terreno si manifesta quando si tratta di territori della Siria che si trovano sotto il controllo dei gruppi terroristi.

 

Lo stesso portavoce russo ha denunciato che, dopo la liberazione dei paesi che sitrovavano nelle mani dei terroristi, i media occidentali per una qualche ragione sono ritornati ad uno stato di calma piatta informativa, mentre gli “umanitari” più attivi dell’Europa registrano una amnesia totale.

 

A giudizio del portavoce russo, un altro aspetto interessante di questa campagna consiste nel fatto che i convogli umanitari che giorni prima si trovavano presumibilmente sul punto di essere inviati a questi paesi, all’improvviso “sfumano e spariscono senza lasciare alcuna traccia”.

Konashenkov ha sottolineato che la sconfitta dell’ISIS in Siria dimostra una volta di più la falsità dei piani che avevano le principali capitali europee di offrire appoggio reale alla popolazione siriana.

 

In realtà nelle capitali europee si aspettava una vittoria dei gruppi jihadisti che avrebbe favorito una caduta del governo di Bashar al-Assad e, soltanto in quel caso, i paesi dell’Unione Europea avrebbero inviato aiuti per la popolazione.

 

I governi dei paesi europei, Londra e Parigi in primis, avrebbero accettato di vedere le bandiere nere del califfato sbandierate su Damasco e su Aleppo, piuttosto che assistere alla vittoria delle forze dell’Esercito Nazionale Siriano.

 

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