Fonte: Al Mayadeen

http://www.controinformazione.info/

Feb 08, 2017

 

La Siria denuncia il falso rapporto informativo di Amnesty International sulle esecuzionu capitali

 

Il Ministero siriano della Giustizia ha qualificato come falso e senza fondamento il rapporto dell’organizzazione “Amnesty International” circa le presunte esecuzioni nella prigione di Sednaya, in una dichiarazione emessa a Damasco.

“Detto documento è totalmente falso, visto che le sentenze di pena di morte in Siria vengono emesse soltanto a seguito di un processo giudiziario che include vari gradi di giudizio, e questo rapporto ha soltanto la finalità di pregiudicare la reputazione del paese”, ha indicato il comunicato del Ministero siriano.

 

Nel comunicato si è sottolineato che, coloro che si trovano dietro queste calunnie, cercano di ottenere quello che hanno fallito con l’appoggiare le bande terroriste, specialmente dopo delle continue vittorie dell’Esercito siriano.

Allo stesso modo, ha qualificato come sorprendente e censurabile la presunta esecuzione di giudici ed avvocati, perchè queste persone sono conosciute in numero e in nome non soltanto nel Ministero della Giustizia, ma anche nelle loro comunità, e sono indipendenti nel loro lavoro e rispettati e non interferiscono nella politica.

La dichiarazione ha precisato che il Ministero della Giustizia nega tutto il contenuto di questo rapporto e lo condanna energicamente perchè non si basa su prove corrette, ma su emozioni personali che cercano l’ottenimento di finalità politiche ben conosciute.

Amnesty Interntional è stata oggetto di numerose critiche per la sua opera ed informazioni del tutto parziali. Questa organizzazione, il cui finanziamentro procede da donazioni individuali, mai ha elaborato rapporti o documenti di denunce sul terrorismo o i massacri ai civili ,dopo le invasioni dell’Afghanistanm dell’Iraq o della Libia, fra le altre.

 

D’altra parte si sa chi sono gli sponsor di questa organizzazione:

Nota: tratta da rapporto su Amnesty di  Piero Iannelli

 

A p.11 del Rapporto e Rendiconto Finanziario del 2011 di Amnesty International Limited è riportato: «I Direttori sono lieti di ringraziare per il loro supporto la John D. e Catherine T. MacArthur Foundation, l’Oak Foundation, l’Open Society Georgia Foundation (George Soros), il Vanguard Charitable Endowment Programme, Mauro Tunes e l’American Jewish World Service. L’UK Department for International Development (Governance and Transparency Fund) ha prorogato il finanziamento per un progetto quadriennale a favore dell’educazione ai diritti umani in Africa.»

Dunque è chiaro, Amnesty prende effettivamente del denaro, sia da governi che da finanziatori d’impresa; una di tali imprese è la nota Open Society, presieduta da George Soros, riconosciuto colpevole di crimini finanziari.

La leadership di Amnesty International – Anche la leadership di Amnesty ci dice qualcosa, in merito alla sua reale agenda. Suzanne Nossel, direttrice esecutiva di Amnesty International USA, per esempio, è stata designata direttamente dal Dipartimento di Stato americano; il che contraddice amaramente, ancora una volta, le dichiarazioni di Amnesty sulla sua “indipendenza” da governi e interessi delle corporations.

 

La Nossel ha continuato a promuovere la politica estera statunitense, ma semplicemente dietro un podio con un nuovo logo, quello di Amnesty International, affisso su di esso. Il sito web di Amnesty International menziona specificamente il ruolo della Nossel dietro le risoluzioni ONU appoggiate dal Dipartimento di Stato USA, riguardanti l’Iran, la Siria, la Libia, e la Costa D’Avorio. E’ stato largamente documentato come questi temi girino attorno a un piano decennale, escogitato dalle grandi partecipazioni finanziarie, mirante a dividere, distruggere e saccheggiare le nazioni, viste come un ostacolo all’egemonia globale statunitense.

top