Fonte: Al Mayadeen

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Mar 12, 2017

 

Shaaban: “La Siria ha sempre difeso Gerusalemme ed i diritti del popolo palestinese, per questo ci hanno attaccato”

Traduzione e nota di L.Lago

 

“Bisogna unirsi per combattere il terrorismo ed il sionismo e liberare i territori occupati”, lo ha affermato l’ assessore del Presidenza della Siria, Buothaina Shaaban, nel corso di un incontro con i componenti della Istituzione Internazionale per la difesa di Gerusalemme.

In una conferenza stampa dopo il termine della riunione, Shaaban ha ribadito che difendere la città santa di Gerusalemme significa difendere tutte le città arabe in quanto il nemico sionista insiste nel promuovere la disunione dei popoli arabi.

 

“Necessitiamo osare di più ed avere maggiore sincerità per affrontare questi eventi e correggere le posizioni erronee e riconsiderare tutto quello che hanno fatto i nemici della nostra nazione durante i 50 anni passati”, ha segnalato la dr.ssa Shaaban.

La Shaaban ha precisato che l’obiettivo principale del regime sionista e degli Stati Uniti, tra gli altri, è la distruzione dello Stato Nazionale e trasformare il popolo arabo in tribù ed etnie che non abbiano alcuna rilevanza a livello regionale e internazionale (come avvenuto in Libia).

Da Parte sua, il gran muftì della Repubblica di Siria , Ahmed Badreddin Hassun, ha manifestatto che la Siria ha pagato un alto prezzo dal 1948 per il suo costante appoggio al popolo palestinese, al contrario di quello che fanno alcuni paesi arabi attualmente (venduti al nemico sionista). Questo mentre molti dei paesi arabi che non condividono le proprie frontiere con la Palestina hanno acquistato armi dai nostri nemici per un valore che supera i 23 mila milioni di dollari.

Nota: La Shaaban si è riferita non per caso al piano di smembramento degli Stati arabi  pianificato dagli strateghi di Washington e di Tel Aviv per la Siria, l’Iraq ed in generale per la regione del Medio Oriente, un piano oggi apertamente rivendicato da esponenti dell’establishment USA come una “soluzione” per evitare i conflitti confessionali nella regione (conflitti che gli stessi USA hanno alimentato finanziando le fazioni radicali sunnite e salafite).

Le guerre contro gli stati  laici e nazionalisti del mondo arabo e la strategia del caos attuata dagli USA e dall’Arabia Saudita in Medio Oriente, con i loro disastrosi risultati, sono oggi sotto gli occhi di tutti e Israele sta cercando di cancellare per sempre la sacralità di Gerusalemme per le altre religioni non ebraiche, quella mussulmana e quella cristiana, impadronendosi della Città Santa in spregio a tutte le convenzioni internazionali.

La Siria rivendica di aver sempre difeso Gerusalemme ed i diritti negati della popolazione palestinese e questo  è sato uno dei motivi per cui i suoi nemici, gli USA, la Gran Bretagna e l’Arabia Saudita, hanno cercato di annientare il paese. Non ci sono riusciti ma il popolo siriano ha pagato un alto prezzo: 450.000 vittime, secondo calcoli attendibili, sei anni di guerra, distruzioni immani e milioni di profughi.

 

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