Fonte: Telesur

http://www.controinformazione.info/

Apr 16, 2017

 

La Russia e l’Iran criticano il silenzio dell’Occidente sulla strage di donne e bambini ad Aleppo

Traduzione e nota di J.Manuel De Silva

 

La cancelleria iraniana e quella russa hanno duramente condannato l’orribile e vergognoso attacco terrorista avvenuto nella città siriana di Aleppo che ha lasciato un bilancio di 100 civili morti ed altre 130 persone ferite.
Il portavoce del Ministero degli Esteri iranaiano, Bahram Qasemi, ha criticato questo Sabato il doppio standard di certi paesi occidentali per mantenere il silenzio davanti all’attentato contro un convoglio di autobus del Governo siriano che stava evacuando i residenti della città di Fuad e Ketraya per portarli in salvo e che ha lasciato cento civili morti.

“La principale domanda della opinione pubblica del mondo e di tutti coloro che abbiano conoscenza della situazione è di sapere perchè i denominati ” difensori dei diritti umani” del popolo siriano rimangono in silenzio davanti a questi crimini orribili”, si è chiesto Qasami.
Il portavoce iraniano ha espresso le sue profonde condoglianze ai familiari delle vittime, al Governo ed al popolo della Siria ed ha ripudiato l’attentato contro gli autobus che trasportavano civili e famiglie evacuate dalle zone leali al Governo, vicino la città di Aleppo.

“Il fatto di condurre un doppio gioco davanti ai crimini, separare i criminali tra i buoni ed i cattivi ed appoggiare chiaramente o occultamente i gruppi armati (ribelli jihadisti anti Assad ), li sospingerà a commettere altri atti terroristici”, ha aggiunto il rappresentante iraniano.

 

Nota: I bambini che vengono assassinati dai terroristi armati dall’Occidente e dall’Arabia Saudita non godono della stessa compassione di quelli presentati dalla propaganda occidentale come “vittime dei bombardamenti di Assad”, nelle interessate ricostruzioni scenografiche fatte dai registi di Al Qaeda (caschi bianchi) amici dell’Occidente.

Da tempo l’Occidente applica la distinzione in vittime di serie A, utili per la propaganda, e vittime di serie C, quelle dimenticate perchè scomode.
A Mosul (in Iraq) ci sono oltre 150.000 bambini assediati che muoiono per i bombardamenti e per la fame causata dall’assedio della coalizione comandata dagli USA ma questi non fanno notizia per le TV occidentali. Nello Yemen le forze aeree saudite e statunitensi stanno massacrando un intero popolo con bombardamenti indiscriminati sulle case, sulle scuole, sui mercati ed anche sull’ospedale ma le notizie di questo conflitto vengono accuratamente nascoste in quanto le vittime sono tutte da ascrivere agli USA ed all’Arabia Saudita, un paese che non si può criticare in quanto stretto alleato dell’Occidente.

http://contropiano.org/

17 aprile 2017

 

Strage di bambini in Siria. Ma questa volta per l’Occidente va bene così…

 

Lacrime di circostanza, ma nessuna iniziativa militare. E nemmeno diplomatica. Se esistesse un'informazione minimamente obiettiva la strage dei bambini sciiti in fuga da Foua and Kfarya, attirati attorno a un pullmino che distribuiva croccantini e patatine, polverizzati da un'autobomba jihadista, avremmo visto chiedere – quantomeno – un "trattamento" simile a quello riservato all'aviazione di Assad dopo l'ormai famoso "attacco con i gas".

La provincia è la stessa, Idlib, i protagonisti anche (sunniti e sciiti, esercito di Assad e "ribelli" – dizione pudica che indica Al Qaeda e Isis, più altri gruppi direttamente finanziati dall'Occidente e/o dalle petromonarchie del Golfo). Ancora più facile capire chi sia stato l'autore o il mandante (la bomba è esplosa in mezzo agli sciiti, durante lo scambio di popolazione tra quattro villaggi – due sciiti in territorio ormai controllato da milizie integraliste sunnite e due sunniti nell'area sotto il controlllo di Assad, preludio della spartizione della Siria tra aree tribali e protettori stranieri differenti).

E invece nulla. Foto del fotografo che smette di fare scatti e si mette a soccorrere i feriti, commenti vagli sull'infamità della guerra, nessuna reazione da parte degli ormai famosi "elmetti bianchi" tanto osannati ai tempi dell'assedio di Aleppo e poi identificati come la "croce rossa di Al Qaeda").

Almeno 126 morti, più della metà bambini, che non metteranno in moto alcuna reazione. Da questa parte del mondo. E' scontato invece che sia già ora un'altra pietra inamovibile nella millenaria storia del conflitto interno all'Islam. Con i servi infami dell'Occidente che non mollano neanche per un attimo i bottoni che comandano l'indignazione a comando.

Le stragi non sono tutte uguali, i bambini non sono più tutti altrettanto innocenti. Quelli che serve far fuori per affermare "i nostri" interessi, in fondo, sono meno bambini degli altri…

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