Originale: Popular Resistance

http://znetitaly.altervista.org/

13 agosto 2018

 

Le azioni dei nostri avversari dimostrano che stiamo vincendo

di Kevin Zeese

traduzione di Giuseppe Volpe

 

Quando ci si trova nel mezzo di trasformazioni sociali di massa è spesso difficile vedere progressi fino a quando non si ha il vantaggio di guardarsi indietro quando il successo è stato conseguito. Un modo per misurare il successo è riconoscendo i crescenti movimenti popolari su molteplici fronti di lotta. Un altro modo consiste nell’osservare le azioni dei nostri avversari.

 

La cooptazione può essere volta a vantaggio del movimento

Proprio come i movimenti si organizzano per sviluppare una strategia di costruzione di potere, i nostri avversari fanno lo stesso per indebolire il potere popolare. Segnali classici che un movimento è prossimo a conseguire vittorie sono quando gli avversari cercano di cooptare il movimento, fuorviare il movimento, adottare il linguaggio del movimento e collocarsi ad affermare che hanno sempre appoggiato gli obiettivi del movimento, detto anche “ritirata vittoriosa”.

Nella nostra sesta classe di ‘Come ha luogo la trasformazione sociale’ esaminiamo gli ostacoli che i movimenti incontrano nel realizzare il cambiamento sociale. Uno dei compiti del movimento in questa fase consiste nell’ottenere consenso nazionale e superare gli ostacoli dei detentori del potere.

Da quando sorse il Movimento Occupy nel 2011 sono emersi nuovi movimenti di resistenza, tra cui Fight for 15, Black Lives Matter e Idle No More, per citare pochi esempi tra tanti. Popular Resistance è cresciuto dal Movimento Occupy come veicolo per riferire sul movimento di resistenza, controllarlo e aiutarlo a crescere.

Con l’elezione di Donald Trump si è sviluppata una nuova “resistenza”. Un esempio è Indivisible, un movimento attivista radicato nel Partito Democratico, che è stato organizzato da ex personale Democratico. Nel maggio del 2017 la maggiore “resistente” Democratica di tutti ha annunciato i suoi piani, come riferito dalla CNN: “Hillary Clinton ha ufficialmente annunciato lunedì i suoi piani post elezioni del 2016: un’organizzazione politica mirata a finanziare gruppi di “resistenza” in campo contro il presidente Donald Trump”. E’ chiamata “Onward Together” [Avanti insieme].

La Clinton ha perso la presidenza perché è stata una candidata del sistema in corsa in un anno elettorale antisistema. La Fondazione Clinton è stata una fondazione finanziata da milionari e miliardari nonché dalle grandi società e da imprese transnazionali. Incarna ciò contro cui la gente si sta organizzando, tuttavia ora si dichiara una leader della resistenza.

E’ tristemente comico, ma ironicamente conferma che la resistenza sta vincendo. Dal 2011 siamo cresciuti al punto che le élite del sistema vogliono affermare di far parte della resistenza. Il nostro compito consiste nel far sapere a quelli che hanno aderito a gruppi come Indivisible e Onward Together che esiste una resistenza genuina che i Democratici stanno imitando, che è schierata per la trasformazione vera e che rigetta le politiche di Hillary Clinton e delle élite economiche e politiche che lei ed entrambi i partiti di Wall Street rappresentano.

 

Il furto del nostro linguaggio, un altro segno che la vittoria è vicina

Su molteplici temi quelli nella struttura del potere dei dirigenti eletti e dei loro gruppi di esperti stanno rubando il linguaggio del movimento.

Un esempio è la campagna per il National Improved Medicare for All (NIMA) [(Programma di assistenza sanitaria) nazionale migliorato Medicare per tutti. Usiamo tale linguaggio specifico perché ogni parola che lo descrive conta. Quelli che vogliono proteggere lo status quo usano il termine “Medicare” per descrivere soluzioni fasulle che non conseguono l’obiettivo reale. Il Center for American Progress, il massimo gruppo di esperti del Partito Democratico che è finanziato in parte dall’industria delle assicurazioni e da speculatori dell’assistenza sanitaria, ha proposto “Medicare Extra for All”. Questo non è il NIMA ma un’opzione pubblica che usa il popolare termine Medicare per ingannare la gente. Un altro finto piano Democratico è un “Medicare Buy-in”, o piani che ridurrebbero l’età per [il diritto a] Medicare. Queste sono tutte soluzioni false.

I Democratici stanno spingendo approcci simili al NIMA perché l’85 per cento degli elettori del Partito Democratico è a favore di un sistema di assicurazione unica basato su un Medicare migliorato. Anche i Repubblicani e le imprese si stanno muovendo in questa direzione. Se il movimento farà bene il suo lavoro, entro i primi anni ’20 del 2000 ci sarà un accordo nazionale attraverso affiliazioni e ideologie politiche a sostegno della soluzione della crisi dell’assistenza sanitaria negli USA: il National Improved Medicare for All. Apprendetene di più a HealthOverProfit.org.

L’assistenza sanitaria è uno degli esempi. Questa settimana la gente del Missouri ha rigettato un’altra falsa politica proposta dalle grandi imprese sotto la maschera del “Diritto al lavoro”. Con un voto a valanga la gente del Missouri ha rigettato un’iniziativa sottoposta al voto relativa al diritto al lavoro che avrebbe eroso i diritti dei lavoratori alla contrattazione collettiva. Tale voto arriva in un momento nel quale la nazione ha bisogno di una rinascita nazionale del potere dei lavoratori. E’ ora che i sindacati si rifondino dopo ottant’anni di declino. I sindacati devono assumere una struttura democratica, anziché gerarchica. I sindacati devono fare due cose al fine di recuperare decenni di battute d’arresto: 1) rompere con il Partito Democratico e costruire un potere politico indipendente e 2) devono rappresentare tutti i lavoratori e le comunità, non soltanto i membri dei loro sindacati. Il recente sciopero degli insegnanti, verificatosi in numerosi stati, ha mostrato insegnanti che si sono spinti oltre i limiti fissati dai sindacati. L’UPS, dove il 92 per cento dei lavoratori ha votato a favore di quello che sarebbe stato il più vasto sciopero della storia degli Stati Uniti, è alle prese con il dibattito su un nuovo contratto che il gruppo Teamsters for a Democratic Union [Camionisti per un sindacato democratico] ritiene svenda i lavoratori di UPS.

Un altro esempio sono le costanti uccisioni di neri e messicani da parte della polizia in tutto il paese. Si sta sviluppando un’unanimità nazionale contro questa brutalità grazie a Black Lives Matter e altri, come possono essere le proteste ‘in ginocchio’ nella Lega Nazionale Calcio. Nonostante la pressione del presidente Trump e dei proprietari delle squadre, i giocatori stanno continuando ad agire contro le politiche razziste inginocchiandosi patriotticamente durante il canto dell’inno nazionale.

La violenza della polizia contro neri e messicani è un problema di vecchia data, risalendo a decenni addietro. Nell’era di Bill Clinton fu proposta la falsa soluzione del controllo comunitario. E’ falsa perché non diede alla comunità il potere di rifiutare poliziotti che avevano dimostrato razzismo e violenza. Quello che è necessario è il controllo comunitario della polizia soluzioni a base comunitaria al crimine e alla violenza. Quando è il popolo ad avere il controllo, allora la polizia farà quello che dovrebbe fare, e che alcuni affermano di star facendo (e alcuni agenti cercano effettivamente di fare in un sistema che non funziona): servire la comunità.

 

Unità, solidarietà e un movimento dei movimenti sono le chiavi del successo

La tattica più potente degli avversari consiste nel dividere il movimento. Il gruppo industria-CIA Stratfor ha descritto nel modo più chiaro questa strategia. Divide gli attivisti in quattro tipi di persone: “radicale, idealisti, realisti e opportunisti”. La sua strategia per sconfiggere i movimenti sociali consiste nell’isolare i radicali, offrire agli opportunisti denaro e accesso a cariche elettive, convincere i realisti a compromessi su una non-soluzione e spingere gli idealisti a capire che il loro ideale non può essere realizzato e ad accettare qualcosa che appaia un passo in avanti verso l’ideale. Il gruppo chiave sono i radicali che si concentrano sulla radice del problema, premono per soluzioni trasformative necessarie e rifiutano i compromessi. I movimenti devono fare spazio ai radicali e ascoltare le loro voci in modo da non finire fuori strada.

Il problema è che il sistema corrente non opera per le persone ma è ideato per operare a favore delle élite economiche. Possono esserci brave persone nel sistema, che cercano di fare le cose giuste, ma non possono superare il sistema lavorando al suo interno.

Il movimento deve lavorare per attirare nel movimento persone dall’interno del sistema. La famiglia di un agente di polizia ha bisogno di National Improve Medicare for All. Il figlio di un agente di polizia nero subirà il razzismo dei funzionari della polizia proprio come ogni altro giovane nero. I giovani subiscono rette universitarie vergognose, debito scolastico e salari troppo bassi per vivere. I proprietari d’azienda sanno che i loro dipendenti trarrebbero beneficio dall’assistenza sanitaria per tutti e che non possono competere con aziende in nazioni che hanno programmi nazionali di assistenza sanitaria. Chi lavora nei media vede il giornalismo fuorviante che gli è richiesto di produrre per avanzare nella carriera e sa che non è per questo che voleva diventare giornalista. Ci sono persone in ogni segmento della struttura del potere che comprendono il problema e vogliono contribuire a porre in atto soluzioni.

Attirare persone nel movimento è una delle tattiche per la costruzione di consenso nazionale e di un movimento che rappresenti tutti, indebolendo contemporaneamente la struttura del potere. Dobbiamo sviluppare strategie per mantenere uniti i movimenti, introdurre persone nel movimento e collegare i nostri differenti fronti di lotta per costruire un movimento di movimenti.

Abbiamo scritto su come il prossimo decennio offre un’occasione di enorme trasformazione sociale che ponga in atto politiche progressiste per soddisfare le necessità del popolo e la protezione del pianeta. Anche quelli al potere vedono che il cambiamento sta arrivando, che i movimenti stanno crescendo e che lo status quo non è in grado di far fronte a molteplici situazioni di crisi che non possono essere ignorate.

La trasformazione è all’orizzonte se manteniamo chiara la nostra visione della giustizia economica, razziale ed ambientale, se attiriamo persone nel movimento dalla struttura del potere e miniamo le tattiche di quelli che cercano di cooptare, fuorviare e dividere.

Insieme possiamo creare un cambiamento trasformativo. Vi siamo più prossimi di quanto crediamo.

 


Da Znetitaly – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/our-opponents-actions-show-were-winning/

 

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