Fonti: Televisa    

El Pais

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Gen 26, 2018

 

Il FMI manda il suo avviso: “Esiste un preoccupante aumento del debito di molti paesi e devono stare attenti”

Traduzione sintesi e commento di Luciano Lago

 

La direttrice del Fondo Monetario, Christine Lagarde, nel contesto delle prese di posizione del Foro economico che si svolge a Davos, Svizzera, ha mandato un avvertimento che, a questi livelli, non è una novità salvo per quanto afferma: “Esiste un preoccupante aumento del debito di molti paesi e dobbiamo (o devono) state attenti”.

In quel consesso la Lagarde, che quest’anno ha parlato in funzione della sua investitura come vicepresidente di turno del Foro, ha tenuto a presentare l’attualizzazione delle prospettive economiche globali che prevedono una crescita mondiale per il 2018 e 2019 del 3,9 per cento per ogni anni, 0,2 punti sopra le stime previste.

 

Con uno spot a favore elle politiche del presidente Trump, la sig.ra Lagarde ha affermato che una riduzione delle aliquote fiscali statunitensi determinerebbe maggiori investimenti e aiuterà l’economia americana a crescere del 2,7 per cento quest’anno. Al contrario, la Gran Bretagna dovrebbe crescere dell’1,5 per cento quest’anno e l’anno prossimo in uscita dall’UE.

 

Ha aggiunto che nel 2017, 120 paesi hanno goduto di una crescita economica. Nonostante questo, alcuni importanti economisti hanno avvertito che il sistema finanziario mondiale si trova teso come lo era al culmine della bolla pre-crisi dieci anni fa.

 

Tuttavia queste previsioni, ha sostenuto la Lagarde, possono scontrarsi con la realtà dei paesi che stanno aumentando il loro debito a medio ed a lungo termine con una crescita esponenziale rispetto alle loro capacità finanziarie, come ad esempio l’Italia, la Spagna, il Portogallo.

Per questo motivo, la direttrice del FMI, ha esortato i paesi indebitati a non essere eccessivamente ottimisti con queste proiezioni in quanto le condizioni esterne possono cambiare e pregiudicare le economie dei paesi con alto debito (l’Italia e la Spagna), che sono finanziariamente compromessi.

 

Un impatto negativo sulle economie potrebbe derivare da un rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti, cosa che renderebbe più onerose le future emissioni del Tesoro o il rinnovo delle scadenze davanti ad una minore liquidità globale.

 

Il vero significato dell’avvertimento della Lagarde

Bisogna considerare che, nel sistema del capitalismo finanziarizzato, l’economia contemporanea si è trasformata da attività di produzione di beni e servizi in economia basata sul debito. La liberalizzazione dei movimenti di capitale combinata con la privatizzazione dei sistemi bancari e finanziari, sulla base delle regole monetariste che permeano l’azione dell’Unione Europea hanno progressivamente reso autonome le attività economiche e gli interessi finanziari, che attualmente riguardano tutta l’economia di ogni paese, oltre a produrre i loro effetti sull’intera società, sulla natura e sulla vita stessa delle persone.

 

Le scelte di fondo adottate dalle elite politico-economiche dell’Unione Europea sulla base dei principi dell’ultra liberismo, fatte proprie anche da parte dei governi nazionali, hanno trasformato quella che era una crisi finanziaria -che a tutti gli effetti era dovuta alla speculazione – in crisi del debito pubblico.

 

Da allora, il debito pubblico viene agitato sulla scena internazionale, nazionale e locale, da quelle entità che dispongono del controllo monetario, come la vera emergenza allo scopo di far accettare come inevitabili le politiche liberiste di austerità che prevedono fra l’altro la riduzione della spesa pubblica, la privatizzazione dei servizi pubblici, l’alienazione del patrimonio pubblico, la mercificazione dei beni comuni, l’omologazione delle condizioni dei lavoratori, con l’inevitabile sottrazione di diritti e di democrazia. Per un paese senza sovranità monetaria (come l’Italia) che dipende dalle scelte economiche prese dall’oligarchia tecnico finanziaria di Bruxelles e di Francoforte, diventa inevitabile adeguarsi o essere stritolato dai mercati.

 

L’insieme di queste regole e delle politiche monetariste ed ultra liberiste adottate in questi anni, hanno prodotto le maggiori disuguaglianze mai registrate nella Storia moderna producendo un arricchimento esasperato di una ristretta elite di banchieri, finanzieri e del ceto ad essi collegato, mentre è stato nel contempo prodotto l’impoverimento della grande massa dei ceti popolari e lo sprofondamento della classe media.

 

Questo dovrebbe essere il problema numero 1 per quelle forze politiche che volessero prendersi in carico la rappresentanza dei veri interessi della popolazione ma viene tranquillamente ignorato da una classe politica corrotta e venduta ad interessi transnazionali.

 

Oggi la trappola del debito pubblico e delle regole imposte dalla UE., mina direttamente la sovranità dei popoli, la giustizia sociale e l’eguaglianza fra le persone, così come perpetua lo sfruttamento del lavoro e dell’ambiente, con conseguente inarrestabile degrado sociale ed ambientale.

 

In Italia come in Grecia, in Spagna ed in altri paesi, il debito pubblico e lo “spauracchio” dei mercati, da molto tempo viene utilizzato per ridurre i diritti sociali e del lavoro e per consegnare alle oligarchie finanziarie i beni comuni e la ricchezza sociale prodotta”.

 

La Lagarde, alta rappresentante della elite finaziaria, ci ha avvertito e i governi dei paesi indebitati si affrettino ad adeguarsi, non sono ammesse deroghe e non si terrà conto di eventuali sollevazioni popolari.

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