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04/10/2018

 

Ecuador, Rafael Correa: «Assange è già stato consegnato agli Stati Uniti»

 

L'ex presidente denuncia come Ecuador e Stati Uniti abbiano deciso di annichilire psicologicamente il fondatore di Wikileaks

 

L'ex presidente dell'Ecuador, Rafael Correa, ha denunciato il grave peggioramento dello stato di salute dal fondatore di Wikileaks, e giornalista, Julian Assange. Correa ha evidenziato che la circostanza non è casuale, ma parte di un accordo tra il suo successore, Lenin Moreno, e il governo degli Stati Uniti, con lo scopo di giungere alla conclusione che vede protagonista il giornalista australiano. Visto che gli Stati Uniti cercano in tutti i modi di catturarlo. 

 

«Julian è già stato consegnato agli Stati Uniti. Hanno concordato quando Mike Pence, vicepresidente degli Stati Uniti, ‘ha visitato’ l'Ecuador (quando si sono accordati anche su Chevron)», ha scritto Correa tramite il suo account Twitter.

 

Julian ya fue entregado a los Estados Unidos. Lo acordaron cuando Mike Pence, vicepresidente de USA, “visitó” el Ecuador (ahí también se pactó lo de Chevron).
Como el costo político de sacarlo directamente de la embajada es muy alto, están tratando de quebrarlo anímicamente. https://t.co/U8Fk6dTeY0

— Rafael Correa 3 ottobre 2018

 

Correa ha poi aggiunto che «siccome il costo politico per tiralo fuori dall'ambasciata è molto alto, stanno cercando di annichilirlo psicologicamente», in riferimento alle recenti notizie sulla salute di Assange.

 

La settimana passata, l'avvocato Jennifer Robinson, che rappresenta Assange, ha espresso preoccupazione per la salute del giornalista, rifugiato presso l'Ambasciata dell'Ecuador nel Regno Unito dal 2012.

 

«Siamo molto preoccupati per la sua salute: è stato rinchiuso nell'ambasciata per più di sei anni, senza un adeguato accesso alle cure mediche», ha avvertito il difensore del giornalista australiano.

 

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