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13 febbraio 2018

 

Un sistema sanitario sotto attacco da troppo tempo. Adesso fermiamoli

di Rita Chiavoni

candidata di Eurostop in Potere al Popolo per le regionali del Lazio

 

L’ attacco alla legge  sanitaria 833, diventata  il simbolo di un’avanzata sociale dei settori popolari è stato sistematico e determinato a partire dalla legge 502  del 1992. La strategia messa in atto, è stata tutta interna alla logica neoliberista della UE, il cui obiettivo è stato saccheggiare le risorse economiche assegnate all SSN per trasformare in merce le prestazioni sanitarie ridotte a terreno di investimento privato.

 

L’attacco si è sviluppato su varie direttrici:

 

Sottostima del finanziamento pubblico

La finanziarizzazione del sistema, con le forme di partecipazione dei privati, hanno costruito, a fianco di strutture pubbliche in dismissione, un vero e proprio sistema sanitario privato o semiprivato parallelo come il Project financing che assume la stessa funzione pubblica del sistema sanitario nazionale ma scarica costi e disagi sulla parte pubblica che ancora operativa.

 

Mancata attivazione delle prestazioni

La mancata attivazione di alcune prestazioni sanitarie previste dalla 833, ad esempio la mancata pertura di alcuni servizi dell’assistenza psichiatrica previste dalla 180, sono stati elementi destrutturanti ché hanno contribuito a creare nell’opinione pubblica diffidenza e delusione nei confronti del SSN  favorendo in tal modo il ricorso alla sanità privatae  come la riabilitazione regalata ai privati.

 

L’accesso alle cure sempre più difficoltoso, l’assenza di programmazione territoriale in relazione alle esigenze della popolazione, ii tichet ormai poco concorrenziali rispetto ai costi del privato, hanno dato l’immagine di un sistema incapace di rispondere alle esigenze sociali e immensamente costoso, abbinate a  campagne mediatiche sulla malasanità e dei dipendenti sanitari fannulloni hanno fatto il resto.

 

La regionalizzazione del sistema SSN e la sua aziendalizzazione

Le Regioni da ente programmatore è diventato gestore diretto del sistema dando direttive ai direttori generali in base alle scelte nazionali di riduzione della spesa, trasformando le regioni in enti liquidatori del Sistema Sanitario pubblico, devastandolo a favore di un privato sempre più invadente.

 

L’aziendalizzazione è il processo di trasformazione del modello industriale sul sistema di servizi a rete che funziona a domanda non sempre governabile.

 

Il risultato dal punto di vista finanziario ha portato all’aumento i centri di spesa, ad un aumento di costi e si è sviluppato un vero e proprio mercato dei servizi alle ASL, che sono la spesa preponderante e meno trasparente che ha generato corruzione e malagestione.. E’ stata distrutta la programmazione territoriale per consentire alle Aziende Sanitarie una presunta concorrenza che anziché farla col privato la fanno tra di loro, a trasformare i professionisti del sistema in meri prestatori d’opera totalmente subordinati alle logiche di bilancio.

I sanitari sono stati privati di autonomia professionale condizionando l’iter diagnostico e terapeutico alla logica dei costi e del mercantilismo.

 

Finanziamento per drg

Ha trasformato le patologie in categorie merceologiche indirizzando l’intervento su quelle più esose per un finanziamento significativo, abbandonando le patologie poco remunerative che hanno poi subito la declassazione in day hospital e attività ambulatoriale, con grave danno per la popolazione. Pensiamo ad esempio alle ernie  che hanno liste d’attesa pluriennali e che possono andare incontro a complicazioni gravissime. Oppure alle dimissioni precoci che comportano spesso ricoveri multipli con associato il  fenomeno del Revolving Door, ossia I ricoveri brevi che non risolvendo a pieno il quadro clinico portano a ricoveri multipli.

 

La difficoltà di accesso alle cure e il mancato rispetto dei tempi di prognosi sono tra le cause dell’aumento di prestazioni nei pronto soccorsi con incremento sconsiderato dei ritmi e dei carichi di lavoro di tutti gli operatori sanitari, attività in serie nella quale la quantità è predominante sulla qualità. Il finanziamento per drg è la forma  di finanziamento adottato negli USA. Questo è il sistema sanitario sdoganato in tutta Europa.

 

Appropriatezza delle cure.

La carenza del personale sanitario è strutturale  e sempre più grave. a questa carenza la Regione sopperisce con un’area di precariato in continua espansione, ricorrendo alle cooperative, ciò rende impossibile un’organizzazione del lavoro stabile. I lavoratori precari, sono oggetto di pressioni e ricatti sia nel posto di lavoro che da parte delle cooperative e questo impedisce il crearsi di una consuetudine e di una prassi terapeutica certa.

 

Infatti il blocco delle assunzioni permette solamente il trasferimento con nulla osta firmato dai capi dipartimento che hanno altresì discrezionalità nell’assegnazione degli incarichi dirigenziali compresi quelli di secondo livello. Questi sono contratti quinquennali sottoposti sì a concorso ma senza graduatorie alle quali i capi dipartimento attingono discrezionalmente tra la rosa degli idonei. Queste liste non sono utilizzabili nemmeno per incarichi di unità semplice.

 

Il combinato disposto fin qui analizzato rende ragione di un esercito di dirigenti medici asserviti alle logiche delle politiche regionali del momento che dal ’92 hanno governato la sanità pubblica.

 

La standardizzazione dei processi terapeutici finalizzati alla politica dei drg ha portato a una rigidità dei protocolli stessi  trasformando le  professioni sanitarie,nella struttura pubblica, in identita puramente tecniche ed esecutive.

 

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