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5 luglio 2018

 

L’accordo per i migranti dell’Unione Europea rovinerà decine di migliaia di vite

di Nick Dearden

direttore di Global Justice Now, ONG britannica

Traduzione di Maria Chiara Starace

 

Il mondo è stato sconvolto dal modo in cui Trump ha trattato i migranti nelle due scorse settimane. Siamo perseguitati dalle  immagini di bambini traumatizzati, separati con la forza dai loro genitori e tenuti in gabbie. Il fatto che a questo modo di fare sia a  da un superricco egomaniaco nel paese più ricco del mondo, rafforza soltanto il nostro disgusto.

Se, però, siamo arrabbiati con Trump, dobbiamo dimostrare un’ira analoga verso i nostri stessi governi qui in Europa. Il ’patto sui migranti’ con l’Unione Europea rovinerà diecine di migliaia di vite proprio nel modo in cui sta facendo Trump. E come negli Stati Uniti, tale accordo rappresenta qualcosa di più grosso: lo strappo delle regole del dopo guerra mondiale  designate ad assicurare che non ripetiamo mai gli orrori degli anni ’30 e ’40.

Il patto dell’UE è formulato con cura e vago, ma con temi chiari. Quello principale è la spinta a esternalizzare il ‘problema’ dell’immigrazione in luoghi più poveri dell’Europa. Torniamo, perciò, all’infame accordo tra l’UE e la Turchia, in base al quale alla Turchia sono stati consegnati miliardi di euro per mantenere  e gestire  i migranti per l’UE. Questo accordo, fatto con Erdogan, un dittatore che diventa ogni giorno più brutale, non mostra alcun riguardo per il benessere dei migranti e rende quasi impossibile che l’UE reagisca in modo appropriato al giro di vite di Erdogan alle istituzioni democratiche e alla guerra sulla sua popolazione curda. Ora l’UE  incoraggia la completa attuazione di quell’accordo scadente.

 

In Nord Africa, le cose appaiono ancora peggiori. La Libia, un paese portato al collasso politico dalla spedizione militare franco-britannica del 2011, è una importante via di transito per i migranti che cercano di entrare in Europa. I centri di detenzione in qual paese sono stati oggetto di resoconti orripilanti di fame, di botte, di stupri e schiavitù.

Se un’Europa stabile e prospera, sostiene di lottare per fare fronte ai migranti, sembra improbabile che un paese con poche istituzioni di governo sarà in grado di aiutare. Ora, tuttavia, l’UE vuole estendere questi esperimenti con altre “piattaforme regionali di sbarco in paesi africani. Prevedibilmente, i paesi africani non sembrano entusiasti, e l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i  rifugiati, ha detto: “L’Africa ha già sufficienti problemi da affrontare…l’UE ha tutte le capacità di gestire questo flusso in modo giusto, senza mettere il peso sulle spalle di una regione più povera che ospita già molti rifugiati.” L’intimidazione e la corruzione, però, probabilmente con l’aiuto di denaro,  comincerà ora sul serio, per assicurare che trattengano i migranti che l’Europa ha il dovere di aiutare.

Un secondo tema rilevante nella dichiarazione di ieri, è la necessità di più ‘centri di smistamento’ all’interno dell’Europa per accelerare i trasferimenti e le espulsioni. Certamente gli smistamenti saranno necessari per affrontare i nuovi arrivi, se i racconti di orrori che arrivano dai centri per l’immigrazione nel solo Regno Unito dovrebbero costituire un ampio avvertimento sulla necessità di un ripensamento molto serio sul modo questo viene fatto. E’ imperdonabile che coloro che fuggono dall’orrore affrontino ancora altro orrore. Dove i migranti hanno necessità di un nuovo insediamento, devono avere risorse appropriate e aiuto, come fanno alcune delle zone d’Europa che accolgono i migranti.

 

Mentre la discussione di ieri sull’immigrazione è stata imposta alla Commissione Europea dalle azioni imperdonabili dei fascisti nel governo italiano che  rifiutano il loro dovere internazionale di fare attraccare le navi con i richiedenti asilo, è anche vero che le regole dell’UE sull’immigrazione hanno costretto i paesi del Mediterraneo a portare sulle spalle un peso troppo grosso. L’Italia e la Grecia, già costretti all’austerità imposta dalla Commissione, non ci si può aspettare che affrontino l’immigrazione da soli semplicemente perché si ipotizza che i migranti si registrino nel primo paese dove arrivano. I cittadini greci e italiani hanno fatto un lavoro eroico per contribuire a salvare diecine di migliaia di vite umane. A loro si sono unite Valencia e altre città spagnole che ora hanno promesso di accogliere le navi. Dovrebbero essere ricompensate e appoggiate dall’UE.

 

Questo significa anche che tutti i paesi europei stanno dando una mano. La Gran Bretagna è stata una ritardataria particolare riguardo a questo, e di fatto va ricordato il blocco della Gran Bretagna di un sistema di quote in una fase molto anteriore, che avrebbe potuto impedire che le cose arrivassero a questo punto. La dichiarazione riafferma soltanto che  i migranti non possono spostarsi dal luogo dove sono entrati la prima volta nell’UE, con soltanto un vago riferimento alla necessità di “responsabilità e solidarietà”.

 

La responsabilità dell’Europa non deriva soltanto dal fatto che è una delle parti più ricche del mondo, anche se ha sperimentato un decennio di austerità non necessaria,  che a costretto i più poveri dell’Europa  a pagare il conto   peri  reati finanziari dei più ricchi. C’è anche il fatto che, ad oggi, le politiche estere ed economiche dell’Europa, continuano ad alimentare conflitti e guerra, rapporti commerciali scorretti e austerità imposta su una serie di paesi in via di sviluppo. Ciò da cui scappa la gente è esattamente quello che i nostri governi hanno creato.

 

Un terzo elemento dell’accordo dell’UE indicherà la necessità di aiutare nella “trasformazione socio-economica del continente africano.” Tutto questo va benissimo, tranne che la comprensione dell’Europa ‘trasformazione’ ha riguardato di solito l’estrazione – maggior investimento da parte dell’Europa, maggiore commercio con l’Europa, ulteriori modi di estrarre le preziose risorse dalle quali dipendiamo tutti. Soltanto un drastico ripensamento – una trasformazione nella politica europea verso il resto del mono, può realmente cominciare a eliminare il divario della disuguaglianza e permettere ai paesi africani di mantenere le risorse di cui hanno necessità per il loro sviluppo.

 

L’accordo dell’UE è scritto come se l’Europa fosse circondata da un pezzo di filo spinato che ha bisogno di un rinforzo. I confini dell’Europa, però, non sono porosi, sono uno alcuni dei confini del mondo difesi più aggressivamente. Questo è il motivo per cui più di 3000 persone sono morte nel Mar Mediterraneo nel 2015 e più di 5000 nel 2016. Queste sono, chiaramente persone molto disperate che scappano dalla guerra e dai conflitti, o da una totale disperazione economica. Confini più solidi, tuttavia, non faranno loro tardare la decisione di cercare di raggiungere una vita di sicurezza e di dignità. Significa soltanto che altre persone soffriranno e moriranno. Questo non dà certo fastidio ai populisti che guadagnano potere politico.

 

Le regole internazionali sull’asilo hanno davvero bisogno di un aggiornamento. Dopo tutto, quale è realmente la differenza morale tra fuggire dalla guerra e morie di fame? Il patto dell’UR, rappresenta, però, un passo indietro, un tentativo di erodere ulteriormente le regole del dopo-guerra che mirano ad assicurare i diritti umani a tutte le persone. Fortunatamente, in tutta l’America Latine e l’Africa, si stanno attuando forme più libere di movimento e stanno funzionando.

 

Cedere agli urli dell’estrema destra ci porterà soltanto più vicino a un fascismo moderno. Per combatterlo, dobbiamo, invece, rispettare i diritti di tutti i popoli in quanto parte  di una trasformazione dell’Europa che può sostituire la paura,  la rabbia e l’odio con la pace, l’uguaglianza e la solidarietà.

 

 


Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/the-eu-migrant-deal-will-ruin-tens-of-thousands-of-lives

 

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