Rete Voltaire 

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3 dicembre 2018

 

Giornata insurrezionale nel centro di Parigi, a Marsiglia e Avignone

Traduzione di Rachele Marmetti

 

Il movimento dei Gilet Gialli, che dal 17 novembre 2018 sta manifestando senza interruzione in tutta la Francia, ha organizzato una seconda manifestazione nella capitale per il 1° dicembre.

 

La giornata è stata caratterizzata da sommosse e incendi che dagli Champs-Élisées si sono estesi a diversi quartieri del centro di Parigi. Nella serata ci sono state proteste violente anche a Marsiglia e Avignone. Il bilancio è di oltre un centinaio di feriti. Ci sono state scene che non si vedevano da più di un secolo.

 

I manifestanti protestano contro l’eccessivo livello dei prelevamenti obbligatori (imposte, tasse e contributi sociali), che sono aumentati del 30% in dieci anni, causando un crollo del livello di vita delle classi sociali non globalizzate. Il movimento, nato su Facebook per protestare contro il rialzo delle imposte sui carburanti, non è strutturato e sfugge a ogni controllo.

 

Le forze dell’ordine sono sopraffatte. Hanno fatto ampio uso di lacrimogeni, sicché i materiali per il mantenimento dell’ordine pubblico cominciano a scarseggiare.

 

Contrariamente al movimento pro-Brexit britannico, all’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti e alla coalizione antisistema in Italia, i Gilet Gialli sono il primo movimento violento contro gli effetti della globalizzazione finanziaria in Occidente.

 

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