Fonte: https://reseauinternational.net

6 aprile 2018

 

L’Ungheria è il primo paese europeo a bandire le banche Rothschild

Traduzione di Vollmond

 

L’Ungheria è il primo paese europeo a proibire a tutte le banche Rothschild di operare sul suo territorio.

Nel 2013 l’Ungheria ha iniziato il processo di ritiro dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) e ha accettato di rimborsare integralmente il piano di salvataggio del FMI così da liberare il paese dal de fermer le bureau del Nuovo Ordine Mondiale.

I rapporti di Neonnettle.com: Una lettera redatta da Gyorgy Matolcsy, governatore della banca centrale d’Ungheria, chiedeva alla direttrice generale Christine Lagarde del Fondo Internazionale della miseria, come alcuni l’hanno affettuosamente apostrofato, di chiudere l’ufficio, dato che non è più necessario.

Il Primo ministro, Viktor Orban, sembrava volesse attenuare le misure d’austerità e dimostrare che il paese fosse in grado di reggersi da solo. Infatti ha emesso la sua prima obbligazione nel 2011, ottenendo il prestito sui mercati internazionali.

L’Ungheria ha ottenuto un prestito di 20 miliardi di euro evitando così di diventare insolvente durante la crisi economica del 2008. Ma la relazione debitore-debitore non è stata così fluida.

Molti hanno rimproverato al Primo ministro di voler prendere una decisione poco opportuna solo per vincere le elezioni del 2014. Inoltre voleva evitare di attirare troppi sguardi stranieri sulle su le politiche economiche, dato che numerose riforme erano state giudicate antidemocratiche.

Il rimborso anticipato del prestito ha permesso all’Ungheria di risparmiare 11,7 milioni di euro di interessi passivi, ma Gordan Bajnai, leader dell’alleanza elettorale E14-PM, ha dichiarato di aver perso 44,86 milioni di euro nel marzo 2014 a causa del rimborso anticipato. Ciò che hanno fatto è stato semplicemente quello di aver sostituito il prestito della Federazione Internazionale della mafia (un altro soprannome, come avrete capito parliamo sempre del FMI) con uno più caro, etichettando la mossa come Propaganda.

Da ciò sono derivate altre sciocchezze; un altro prestito a tasso di interesse elevato è stato firmato per finanziare un aggiornamento nucleare, ottenendo non solo rimborsi più elevati ma anche l’innalzamento dei costi per l’elettricità. Ma adesso hanno la sovranità economica.

Molti hanno sostenuto che il FMI ossia «Dispensatore di Miseria e Carestia», appartenga al gruppo Rothschild, il più grande gruppo bancario del mondo, immischiato in quasi tutte le banche centrali del mondo. Questo significa che non solo hanno guadagnato denaro grazie a tassi di interesse da strozzino, senza curarsi delle economie in rovina, ma possiedono letteralmente i governi e le persone di potere – detengono quindi un’influenza considerevole.

Fuggire dalle grinfie bancarie è dunque emblematico. L’Islanda ha seguito l’Ungheria nel 2014 rimborsando il suo prestito di 400 milioni di dollari in anticipo sul calendario dopo il collasso del sistema bancario nel 2008 e la Russia, che in passato si era piegata ad alcune marionette occidentali,  se ne è liberata nel 2005.

Per la prima volta, dopo la Germania degli anni Trenta, un paese europeo resiste al fondo internazionale.


Link: https://reseauinternational.net/la-hongrie-devient-le-premier-pays-europeen-a-interdire-les-banques-rothschild/

Fonte:  informare.over-blog

https://www.ariannaeditrice.it/articoli/

21/10/2013

 

L'Ungheria c'e' l'ha fatta. La banca centrale è nuovamente di propietà degli ungheresi

di Ronald L. Ray

Traduzione a cura di N. Forcheri

 

L’Ungheria si libera dei vincoli dei banchieri. Dopo che è stato ordinato  all’FMI di abbandonare il paese, la nazione adesso stampa moneta senza debito. L’Ungheria sta facendo la storia.

Mai più dagli anni ’30 con il caso della Germania, un paese europeo aveva osato sfuggire alle grinfie dei cartelli bancari internazionali controllati dai Rothschilds. Questa è una notizia stupenda che dovrebbe incoraggiare i patrioti nazionalisti del mondo intero ad intensificare la lotta per la libertà dalla dittatura finanziaria.

Già nel 2011 il primo ministro ungherese,  Viktor Orbán promise di ristabilire la giustizia sui predecessori socialisti che avevano venduto il popolo della nazione alla schiavità di un debito infinito con i vincoli del FMI (IMF) e lo stato terrorista d’Israele. Queste amministrazioni precedenti erano infiltrate da israeliani nelle alte cariche, in mezzo al furore delle masse che alla fine, in reazione, hanno votato il partito  Fidesz di Orban.

Secondo una relazione sui siti germanofoni  del “National Journal”, Orbán si è accinto a scalzare gli usurai dal trono. Il popolare e nazionalista primo ministro ha detto all’FMI che l’Ungheria non vuole né richiede “assistenza” ulteriore dal delegato della Federal Reserve di proprietà dei Rothschild. Gli ungheresi non saranno più costretti a pagare esosi interessi a banche centrali private e irresponsabili.

Anzi, il governo ungherese ha assunto la sovranità sulla sua moneta e adesso emana moneta senza debito e tanta quanto ne ha bisogno. I risultati sono stati nientemeno che eccezionali. L’economia nazionale, che vacillava per via di un pesante debito, ha ricuperato rapidamente e con strumenti inediti dalla Germania nazionalsocialista.

Il ministro per l’Economia ungherese ha annunciato che grazie a “una politica di bilancio disciplinato” ha ripagato il 12 agosto 2013 il saldo dei 2,2 bilioni di debito all’FMI, prima della scadenza ufficiale del marzo 2014. Orbàn ha dichiarato: “L’Ungheria gode della fiducia degli investitori” che non vuol dire né l’FMI né la Fed o altri tentacoli dell’impero finanziario dei Rothschild. Piuttosto si riferiva agli investitori che producono in Ungheria per gli ungheresi, creando crescita economica vera, e non già la “crescita di carta” dei pirati plutocratici, bensì quel tipo di produzione che assume realmente le persone e ne migliora la vita.

Con l’Ungheria libera dalla gabbia della servitù agli schiavisti del debito non c’è da meravigliarsi che il presidente della banca centrale ungherese gestita dal governo per il bene pubblico e non per l’arricchimento privato abbia chiesto all’FMI di chiudere i battenti da uno dei paesi più antichi d’Europa. Inoltre, il procuratore generale, ripetendo le gesta dell’Islanda, ha accusato i tre precedenti primi ministri del debito criminale in cui hanno precipitato la nazione.

L’unico passo che rimane da fare per distruggere completamente il potere dei bancksters in Ungheria, è di attuare un sistema di baratto per lo scambio con l’estero come esisteva in Germania con i nazional socialisti e come esiste oggi in Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, i cosiddetti  BRICS, una coalizione economica internazionale. E se gli USA seguissero la guida dell’Ungheria, gli americani potrebbero liberarsi dalla tirannia degli usurai e sperare in un ritorno a una pacifica prosperità.

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