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Giu 20, 2018

 

Trump ha impostato il sistema israeliano per reprimere i migranti latinos

di Luciano Lago

 

L’Amministrazione Trump sta distruggendo le vite dei migranti allo stesso modo in cui Natanyahu ha distrutto le vite dei palestinesi.

 

Contro ogni comune senso di decenza ,di moralità e di etica per non parlare del rispetto delle procedure legali, Trump e la sua Amministrazione stanno distruggendo la vita degli immigrati poveri ai confini tra Messico e Stati Uniti, separando forzatamente i bambini dai loro genitori.

Una situazione simile non si era mai verificata nella storia moderna dell’America.

 

Gli americani , a quanto pare, hanno perso la loro senso di umanità quando si tratta di immigrati latinos, poveri,  privi di documenti e dei loro figli. Non contano molto per loro. La vita continua negli States nella totale indifferenza.

 

Nonostante questo, c’è stata pochissima protesta fuori dalla sedi ufficiali .  Hanno protestato e si sono indignate soltanto alcune associazioni per i diritti civili. Come se l’intero paese che si vanta di essere la terra degli immigrati, fosse precipitato in un sonno profondo. I leader liberals americani, sempre in prima fila nel criticare le violazioni dei diritti umani quando queste si verificano in Iran, in Corea del Nord o in Venezuela,   non si sono fatti sentire e non si sono visti  ancora. D’altra parte Obama è molto impegnato a tenere conferenze milionarie come ex presidente per conto di varie fondazioni culturali e politiche, può non avere tempo. Certamente  le first ladies  hanno denunciato indignate la separazione dei bambini dai genitori. Tuttavia il loro grido è molto più di forma che di sostanza.

 

Tump è notoriamente un primatista bianco, razzista e sostentitore del WASP (White, AngloSaxon, Protestant). Durante la sua campagna elettorale ha più volte definito gli immigrati “criminali” e “stupratori”. Li ha anche chiamati “animali”. Se si va ad analizzare è questo lo stesso linguaggio che i suprematisti israeliani adottano contro tutti i palestinesi evocando i testi sacri del Talmud che definiscono palestinesi come “animali parlanti”.

 

E anche  i media ufficiali nainstream e i grandi politici non sono stati abbastanza forti contro il suo manifesto razzismo. Piuttosto lo hanno giustificato quando Trump ha voluto unilateralmante portare l’ambasciata USA a Gerusalemme. Questo gesto ha fatto perdonare le inclinazioni razziste di Trump agli occhi dei media manovrati dalla potente lobhby sionista.

 

Le poche critiche in prevalenza provenivano  dalla lobby liberal e democratica che si dimostra oltremodo ipocrita, visto che le più dure leggi di discriminazione contro i migranti furono fatte dall’amministarzazione Obama/Clinton.

In realtà la politica anti-immigrati di Trump è stata molto da vicino influenzata dall’emulazione dei sistemi israeliani, non a caso alcuni funzionari del Dipartimento di Stato USA si sono recati n Israele per studiare il sistema di muri di cemento armato  in Cisgiordania e a Gaza e per mutuarlo ai confini del Messico. Infatti l’appalto per la costruzione del muro sembra che sia stato assegnato ad una ditta israeliana.

I democratici comunque hanno perso le elezioni e le politiche di Trump dopo la sua elezione a sorpresa, , si sono spostate così a destra che anche i leader repubblicani moderati sono in profondo imbarazzo.

 

Troppo tardi per fare marcia indietro.

Nel frattempo, alle frontiere con il Messico, centinaia di migliaia di bambini poveri e i loro genitori sono stati separati in modo brutale dalle forze di sicurezza di frontiera degli Stati Uniti. Gli USA sono lo stesso paese che vuole impartire   lezioni al mondo sui “dirittti umani“che si vanta del suo cristianesimo e della sua morale religiosa, ora accade che stanno  palesemente mettendo in grave pericolo innumerevoli bambini. E’ impossibile sapere quanti bambini e quanti loro genitori si perderanno in questa terribile crudeltà, in questa situazione di estremo caldo, senza acqua e senza riparo nel deserto.Le foto ed i video dei bimbi latinos in gabbia piangenti e disperati hanno indignato molto più il mondo che non l’opinione pubblica statunitense.

 

Eattamente lo stesso sistema  che Israele ha da tempo adottato con i bambini palestinesi con un numero record di detenzioni arbitrarie di minori nelle carceri israeliane e separazione forzata dai genitori.

 

Coloro che hanno visitato i confini dell’Arizona, in Messico, e il pericoloso sentiero del deserto del Nogales che molti immigrati usano, con l’aiuto di agenti spesso disonesti chiamati coyote, hanno potuto toccare con mano la dura realtà di queste zone.

 

I media americani non parlano mai dei rischi che queste persone corrono per salvare la vita dei loro figli. Molte donne e molti bambini muoiono e i loro corpi, se recuperati, vengono portati in un obitorio per l’identificazione.

 

E’ una situazione incredibilmente disumana. È di fatto una zona di guerra.

 

I media e i politici americani, inoltre, non discutono mai delle circostanze in cui gli immigrati lasciano il proprio paese per venire in America.  L’impoverimento dei paesi centro americani e lo sfruttamento neocoloniale fatto dalle grandi multinazionali USA hanno contribuito a diffondere miseria e sottosviluppo in questi paesi.  Le guerre, i cartelli della droga, la dittatura, la brutalità della polizia, l’accaparramento delle terre, la perdita di aziende agricole, la perdita di piccole imprese, qualsiasi mezzo di sostentamento – la cui distruzione è spesso inflitta dalle potenze americane – direttamente o indirettamente. Non c’è mai una vera e propria analisi delle cause  di questa miseria che spinge grandi masse ad emigrare verso il “sogno americano”. Questi argomenti sono tabù sui grandi media del sistema mainstram degli Stati Uniti, dominato dalla elite. Non è certo un caso.

 

 

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