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13-07-2018

 

Un mitra per ogni studente: this is America

di Paolo Ermani  

 

Gli Stati Uniti sono in una costante guerra interna in tempo di pace, sarà che il popolo americano è nato da un genocidio perpetrato ai danni dei nativi indiani, ma sembra che la predisposizione a sparare sia una tragica prerogativa del paese. Impressionano i dati di un Far West mai finito e dei tanti John Wayne circolanti.

 

Da inizio anno ad oggi in America ci sono state 30.062 sparatorie che hanno fatto 7.500 morti e 14.376 feriti con 168 stragi in cui ci siano almeno quattro vittime tra morti e feriti. In queste drammatiche condizioni, il numero di persone armate è altissimo e i controlli per chi vuole acquistare un arma anche da guerra, sono molto blandi. Il tutto anche per favorire la potentissima lobby delle armi rappresentata dalla famigerata NRA, che nemmeno di fronte a stragi continue vuole modificare la sua posizione di dare armi a chiunque. Nonostante questa situazione esplosiva, una studentessa negli Stati Uniti ha deciso di prendere una posizione in merito alla possibilità di portare e utilizzare armi nel proprio paese. In rete ha mostrato una sua foto mentre va alla festa di laurea con un vistoso mitra a tracolla.

 

La ragazza ha voluto con questo gesto porre l’attenzione sulla possibilità di portare per gli studenti armi anche all’interno dei campus per potersi difendere da eventuali attacchi.  Vi immaginate cosa succederebbe se ogni studente si portasse il suo bel mitra a scuola? Solo di morti accidentali per l’uso improprio dell’arma ci sarebbe una ecatombe ed inoltre sarebbe definitivamente istituzionalizzato un paese in stato di guerra civile perenne. Chi sostiene che se tutti avessero armi molte stragi non ci sarebbero, dimentica che spesso chi fa queste stragi ha già deciso di morire, quindi gli importa assai poco se di fronte ha qualcuno armato o meno, anzi, nella logica da videogame che alberga nella mente di molti giovani che uccidono, se c’è anche da guerreggiare un po’, la cosa si fa ancora più eccitante.

E’ evidente che più armi ci sono in giro e più c’è il pericolo che vengano utilizzate. In questo inferno fatto di gente sempre più armata che si augura la povera ragazza armata di mitra, non si vuole vedere la radice del problema. In America il tasso di frustrazione sociale e arrivismo è altissimo, è la patria della competizione per eccellenza e anche dell’apparenza. Se appari e arrivi, sei realizzato, altrimenti sei nulla. Di conseguenza se si fallisce o non si riesce ad avere abbastanza visibilità la frustrazione può facilmente arrivare ad eccessi di odio contro tutto e tutti. Siamo infatti nella patria dei famosi 15 minuti di notorietà per tutti teorizzata da Warhol e dove si fa qualsiasi cosa pur di emergere, pur di farsi notare, per cercare di dare un senso ad un vuoto e disperazione di una società impazzita. Inoltre le disuguaglianze sociali sono grandissime e questo non fa che aumentare la frustrazione.

 

Ma ci sono anche altri elementi che contribuiscono a creare un clima di guerra nel paese e cioè la televisione e i videogiochi. In TV si vede ogni tipo di scene violente e visto che la televisione vive del sensazionalismo e dell’allarme, ogni notizia drammatica o dove ci sia lo scorrere di adrenalina, viene sempre preferita ad un’altra notizia. Vedere un qualsiasi telegiornale è praticamente come ascoltare un bollettino di guerra. E’ chiaro che questo non fa che aumentare il livello di terrore e psicosi nelle persone. Per qualsiasi governo reazionario è fondamentale che le persone vivano nella paura così da fare crescere un sentimento di odio contro chiunque e richiedano sempre più sicurezza che passa inevitabilmente dalle restrizioni della libertà. Esattamente la politica di Trump in America e della Lega in Italia. 

 

Altro elemento di aumento della violenza è quello relativo al proliferare di videogiochi di cui fanno largo uso adolescenti e adulti e che in ambientazioni assai verosimili si calano nelle vesti di assassini efferati armati in maniera inverosimile facendo carneficine. Tra la virtualità e la realtà il passo può essere breve e infatti più di un ragazzo responsabile delle stragi nelle scuole era un assiduo cultore di video giochi e in casa aveva esattamente un arsenale. Fra sparare all’impazzata su centinaia di bersagli virtuali e farlo su bersagli reali, può esserci poca differenza fra chi passa ore e ore al giorno a massacrare gente con ogni tipo di arma.

 

In questa situazione, addirittura la Costituzione americana con il secondo emendamento garantisce il diritto di possedere armi. Per dare l’idea di quale delirio sia, quello di avere un arma è un diritto al pari di quello della libertà di espressione. Esattamente come se nel paese ci fossero ancora indiani o bisonti da sterminare.

 

Fino a quando violenza, disuguaglianza, arrivismo e armi in vendita facilmente, saranno pane quotidiano per  il cittadino americano, la situazione di certo non potrà che peggiorare fin ad arrivare a vere e proprie follie di chi pensa che portandosi un mitra in classe sia la soluzione. Il passo successivo sarà andare direttamente a scuola con un carro armato.

E in Italia c’è anche qualche pazzo che vorrebbe imitare la ragazza con il mitra e fare invadere il paese di armi. Povera Patria….

 

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