Fonte: https://www.counterpunch.org/

http://znetitaly.altervista.org/

30 agosto 2018

 

La dichiarazione di John McCain in punto di morte 

di Elliot Sperber

Traduzione di Maria Chiara Starace

 

Mentre stava morendo, John McCain ha scritto questa dichiarazione. Dato che l’ho ricevuta da un collega fidato, ho pochi dubbi circa la sua autenticità. 

 

Dichiarazione di John McCain in punto di morte

 

Amici miei Americani,

Mi sono trovato molte volte di fronte alla morte, in Vietnam e altrove, ma è stato soltanto nel corso dei pochi giorni passati, che mi sono reso conto che, anche se avrei smesso di esistere, la mia eredità sarebbe perdurata. E mentre questa idea mi diventava chiara, ho tremato di paura. Mi sono sentito come deve essersi sentito Ivan Ilych, il personaggio di Tolstoy, quando era sul letto di morte: mio Dio, ho pensato, ho vissuto tutta la mia vita in modo sbagliato! Ho passato la vita difendendo e consentendo la guerra e accumulando difficoltà sulle spalle dei poveri, in modo del tutto contrario agli insegnamenti di Gesù Cristo. Potrei forse pentirmi? E se sì, in che modo? E’ troppo tardi?

Per gran parte della mia vita politica, sono stato conosciuto come un qualcuno fuori dal gregge, ed ero un anticonformista – infatti la parola  si riferisce a un vitello non marchiato, a un animale immaturo. Forse c’è voluto un sacco di tempo, forse anche troppo, ma un pochino sono cresciuto.

Non so se c’è una vita nell’aldilà  o se c’è l’inferno. So, però, davvero che nelle forze armate americane, ho reso la vita infernale a troppe persone qui sulla terra. Questo deve finire, ma in che modo?

Ebbene, non dovrebbe essere difficile per una nazione cristiana seguire le parole del profeta Isaia e convertire le nostre spade e lance in strumenti di potatura e in vomeri – e i nostri  bombardieri e carri armati e portaerei, in abitazioni, scuole, cibo e ambulatori medici.

Però, mentre leggere la Bibbia mi ha sempre stimolato, mi stimola anche leggere la storia degli Stati Uniti. E ciò che trovo anche stimolante, è che il nostro sesto presidente, John Quincy Adams, aveva un piano per creare un sistema nazionale di università. Questo è ciò che mi ha portato a pensare a che cosa mi piacerebbe che fosse la mia eredità. Per      il riscaldamento globale che sta peggiorando di ora in ora, e riordinare il caos che abbiamo fatto e per il progresso della pace nel mondo, potremmo usare il nostro bilancio militare per chiudere le nostre basi all’estero, portare tutti i nostri soldati a casa, e  guidare le nostre truppe a costruire questo sistema nazionale di università che aveva sognato John Quincy Adams.

Le truppe potrebbero costruire campus in ogni quartiere, da un mare scintillante all’altro. Ogni campus potrebbe avere scuole di medicina e scuole di infermieristica e ambulatori medici. Inoltre, questi potrebbero fornire assistenza sanitaria gratuita alle comunità. I campus potrebbero anche avere tutti i tipi di programmi accademici,  di programmi di atletica, di programmi di arte e di programmi tecnici (programmi che potrebbero portare acqua pulita ed energia pulita alle città grandi e quelle piccole e alle regioni rurali del continente). I programmi di agricoltura e di orticultura servirebbero a fornire le colture alimentari  in ogni comunità, mettendo fine alla fame e alla scarsa nutrizione, dato che, come nel caso dell’acqua, dell’energia e di altre necessità, i prodotti di queste andrebbero alla comunità che ne godrebbe gratuitamente.

Dato che tutti i membri della comunità sarebbero studenti, e tutti gli studenti riceverebbero alloggi gratuiti, potrebbe essere eliminato anche il problema dei senzatetto e la povertà.

Oltre a essere centri di istruzione, questi campus potrebbero essere centri dei democrazia partecipativa e di autogoverno, Le comunità potrebbero coltivare il loro cibo e scambiarlo con altri college, dare impulso ai loro film, alla musica, all’arte, all’architettura e alle tecnologie, e condividerle in festival e concorsi da organizzare tra le scuole. Inoltre, poiché il cibo gratuito, gli alloggi, e altre necessità libereranno le persone dalle richieste di un sistema di mercato, la gente potrà sviluppare il proprio potenziale al di fuori delle pressioni del mercato, contribuendo a una cultura libera e vibrante, liberata dalla paura e dall’oppressione.

Mentre intorno a me le luci si affievoliscono, incoraggio molto il popolo degli Stati Uniti ad eleggere delle persone che  dirottino la macchina da guerra americana in questa impresa. Riconosco che sembra qualcosa di velleitario, ma sono fortunato che il mio nome sarà collegato alla creazione di un tale sistema di college gestiti localmente, interconnessi, sia in patria che all’estero. Invece di un’eredità di guerra, di povertà, di inquinamento e di infelicità, lascerò un’eredità di pace su questa terra.

Non è troppo tardi

John Sidney McCain III

 


Elliot Sperber è scrittore, avvocato e professore aggregato. Vive a New New York City e può essere contattato su elliot.sperber@gmail.com e su twitter @elliot_sperber


Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: https://www.counterpunch.org/2018/08/30/john-mccains-dying-declaration

Originale: non indicato

 

top