Originale: Common Dreams

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18 febbraio 2018

 

Perché ‘Nulla è cambiato fin da Columbine’ 

di Andrea Germanos

Traduzione di Maria Chiara Starace

 

Mentre le famiglie continuano a piangere e a celebrare i funerali delle 17 vittime del massacro alla Scuola Superiore Marjory Stoneman Douglas, a Parkland, in Florida, gli studenti e gli insegnanti invitano a un giorno di azione in tutta la nazione, compresi deg.li scioperi per protestare contro la letale inazione dei legislatori riguardo alle leggi sul controllo delle armi.

 

Il giorno stabilito per l’azione è il 20 aprile, che sarà il 19° anniversario del massacro alla Scuola di Columbine, in Colorado.

 

L’account Twitter, National School Walk Out (sciopero per partecipare a cortei, proteste, n.d.t.), che è iniziato venerdì, dichiara: “Siamo gli studenti, siamo le vittime, siamo il cambiamento.” Dice anche che lo sciopero del 20 aprile, sarà rispettoso, appassionato e sarà una appello per la pace.”

 

Una petizione di Change.org che ha raccolto oltre 6.100 firme al momento in cui scrivo questo articolo, e che è collegata all’account su Twitter, dice: “C’è stata troppa noncuranza da parte dei politici quando si tratta di violenza con le armi. Il momento di agire è ora!”

“La violenza con le armi viene compiuta nelle nostre scuole e nelle nostre comunità. Non nell’aula del Senato. In quanto sono il futuro dell’America, è ora che gli adolescenti dicano in modo diretto quello che pensano e che mettano in azione la loro frustrazione,” aggiunge. La petizione incoraggia le persone a firmare anche  per prendere parte all’azione, dicendo: “Nulla è cambiato rispetto a Columbine; iniziamo un movimento che faccia sapere al governo che l’ora di cambiare è adesso.”

 

L’appello degli studenti all’azione arriva qualche giorno dopo che David Berliner, psicologo dell’educazione e Regent’s Professor * Emeritus di Educazione all’Università dell’Arizona, ha pubblicato un invito  a uno sciopero nazionale degli insegnanti se i legislatori continueranno a non riuscire a promulgare delle “leggi sensate sulle armi.”

 

L’appello di Berliner che ha inviato in un messaggio alla storica dell’Educazione, Diane Ravitch, afferma, in parte, “Quasi  tutti i 3 milioni di insegnanti in America – educatori e tutori dei nostri giovani – vogliono leggi sensate sulle armi. Se lo meritano. Devono, però, essere pronti a esercitare il potere che hanno di uscire dalle loro scuole se non ottengono quello che vogliono. Devono esercitare il potere reputazionale che hanno 3 milioni dei nostri elettori più ammirati. Né la NRA, né i suoi burattini della legislazione saranno capaci di contestarli.”

 

In origine aveva detto che il giorno dovrebbe essere stato il 1 maggio, ma dopo essere stato inondato di reazioni, comprese quelle della Federazione Americana degli Insegnanti e dall’Associazione Nazionale dell’Educazione, ha spiegato a Slate che la giornata era fissata al 20 aprile.

 

“Il 20 aprile,” ha detto a Slate, “diventerà il giorno in cui gli insegnanti potranno dire: ‘No, non sarete mai eletti di nuovo se non approverete leggi sensate; ci sono tutti i tipi di cose che si possono fare che non violano la Costituzione.’ Ne ho avuto abbastanza”.

 

Una pagina web che invita a promettere di impegnarsi in un’azione il 20 aprile,  

sponsorizzata dalla Federazione Americana degli Insegnanti e dall’Associazione Nazionale dell’Educazione e da altre organizzazioni dice: “Non riuscire a promulgare leggi razionali circa l’acquisto di armi che sono progettate per fare delle stragi, è imperdonabile. Ora è il momento di agire. Ogni bambino merita di imparare in una scuola che è sicura.”

 

Un evento separato di sciopero, sponsorizzato dagli organizzatori della Marcia delle Donne, è programmato per il 14 marzo. Invece che un evento di un’intera giornata, si è programmato che quell’azione abbia luogo “per 17 minuti alle 10 di mattina di ogni fuso orario… per protestare contro l’inazione del governo di fare qualcosa di più che twittare i propri pensieri e pregare, come reazione alla violenza delle armi che infesta le nostre scuole e i nostri quartieri.”

 

Su Twitter la National School Walkout, spiega: “Per chi di voi si preoccupa per le date diverse della nostra protesta e della @women’s march: siano d’accordo che c’è la forza nei numeri; questo è il motivo per cui le abbiamo contattate e stiamo aspettando la loro risposta. Preferiremmo una giornata intera invece che 17 minuti.”

 

Tra gli studenti della Marjory Stoneman Douglas High School, che  controbattono ai vuoti “pensieri e preghiere”  dei legislatori e che invece lanciano appelli appassionati all’azione riguardo alle leggi sulle armi in seguito alla sparatoria di Parkland, c’è il diciassettenne David Hogg.

 

“Non voglio che questo sia un nuovo massacro. Voglio che questo sia l’ultimo,” ha detto il ragazzo al MSNBC ( Microsoft-NBC- è un canale televisivo via cavo statunitense, n.d.t.). Tutti si stanno abituando a questo, e non va bene…Ci stiamo abituando a questo. E ciò che accade quando si fa questo, è che i bambini muoiono e continueranno a morire fino a quando non lo fermiamo, ci opponiamo e cominciamo ad agire.”

 

“Non abbiamo bisogno di idee. Abbiamo bisogno di azione,” ha continuato Hogg. “Abbiamo bisogno di azione dai nostri funzionari eletti e abbiamo bisogno di azione dal pubblico perché senza di quello, questi fatti accadranno di nuovo.”

 

nota

* Regent’s Professor: è il rango più alto che raggiunge un professore universitario negli Stati Uniti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nella foto: 21, aprile 1999; il giorno dopo la strage nella scuola di Columbine, gli studenti si sono radunati per ricordare i compagni morti e feriti.

 


Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/because-nothing-has-changed-since-columbine

 

 

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