Fonte: Fars News

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Set 04, 2018

 

Terroristi non-siriani in fuga da Idlib in vista dell’operazione imminente delle forze governative

Traduzione di Luciano Lago

 

Un gran numero di terroristi stranieri e membri della loro famiglia stanno lasciando le regioni di Idlib ancora sotto controllo dei miliziani, mentre l’esercito siriano è in allerta per dare il via a un’importante operazione nella Siria nord-occidentale, secondo quanto riferito martedì.

 

Il quotidiano al-Watan in lingua araba ha citato fonti ben informate che riferiscono che terroristi provenienti dalla Cecenia, dall’Uzbekistan e da altri paesi hanno iniziato a lasciare Idlib insieme ai loro familiari.

 

Il quotidiano ha inoltre affermato che l’evacuazione di grandi gruppi di terroristi non siriani da Idlib è in corso piuttosto in fretta.

 

Fonti locali hanno riferito che i terroristi del gruppo Tahrir al-Sham Hay’at hanno arrestato attivisti pro-pacifisti in diverse regioni della provincia di Idlib e hanno formato squadre di fuoco in una azione per impedire qualsiasi possibile approvazione dell’accordo di pace con l’esercito siriano.

 

Le fonti hanno detto che Tahrir al-Sham ha disposto diversi plotoni di esecuzione nelle principali piazze della città di Harem in Western Idlib per arrestare ed fucilare coloro che cercano di promuovere un accordo di pace con l’esercito siriano.

 

Il gruppo Tahrir al-Sham e il Fronte tahrir siriano hanno recentemente catturato centinaia di attivisti pro-pacifisti nelle province di Hama e Idlib.

 

Il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ha annunciato che l’esercito siriano e i suoi alleati si impegneranno al massimo per ridurre i danni ai civili durante le imminenti operazioni militari contro i gruppi terroristici di Idlib.

 

Un importante quotidiano siriano ha riferito oggi che le massicce operazioni militari contro i gruppi terroristici di Idlib inizieranno dopo l’imminente summit tra i leader iraniano, turco e russo a Teheran, osservando che Ankara era d’accordo con la cessazione graduale dell’occupazione dei miliziani di Idlib, inizialmente appoggiati dalla Turchia.

Il quotidiano al-Watan in lingua araba ha citato fonti speciali riservate ai negoziati russo-turchi affermando che i colloqui sono progrediti molto e che la Turchia ha accettato gli sforzi per riportare gradualmente Idlib al governo siriano attraverso sforzi politici o operazioni militari.

 

Hanno aggiunto che i risultati di tali colloqui che non sono ancora finiti saranno rivelati nell’incontro del venerdì tra i presidenti iraniano, russo e turco a Teheran, osservando che la data dell’attacco Idlib sarà decisa nel vertice di Teheran.

 

Secondo il quotidiano siriano, le operazioni militari dell’esercito inizieranno probabilmente subito dopo il vertice di Teheran.

 

Il ministro degli Esteri siriano Walid Muallem ha dichiarato domenica che le recenti minacce statunitensi di colpire la Siria non fermeranno il governo di Damasco dall’operazione Idlib.

 

“Tutto ciò che è attivamente promosso dagli Stati Uniti non influenzerà la determinazione del popolo siriano e dei piani dell’esercito siriano di cancellare Idlib e infine porre fine al terrorismo in Siria”, ha detto Muallem in un’intervista.

 

Secondo lui, le accuse degli Stati Uniti sui presunti piani riguardanti gli attacchi chimici sono diventate discutibili agli occhi dell’opinione pubblica e sono solo un pretesto per un possibile attacco alla Siria.

 

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