Fonte: FRN

https://www.controinformazione.info/

13 Marzo 2019

 

Il Parlamento Europeo dichiara la Russia il nemico n. 1

Traduzione e nota di Luciano Lago

 

Da un organismo come il Parlamento Europeo, che di solito, nel suo fermento normativo, si occupa della misura delle zucchine e di quella delle vongole, ci si poteva aspettare di tutto ma non certo una farneticante dichiarazione di guerra contro la Russia come quella emessa l’altro giorno.
Nella sua ultima delibera, il Parlamento europeo ha fatto una dichiarazione importante. Ora ufficialmente, l’Unione europea non considera più la Russia il suo “partner strategico”. Principalmente questa dichiarazione si basava sulla presunta “aggressione russa contro l’Ucraina”.

Lo afferma in nuovo rapporto sulle relazioni politiche intercorrenti tra l’UE e la Federazione russa. Il Parlamento europeo (PE) ha adottato questo documento ieri con 402 deputati che hanno votato a favore, mentre 163 si sono diochiarati contrari.

Il documento sancisce la richiesta di eurodeputati per fermare la costruzione di Nord Stream-2 , il gasdotto dalla Russia attraverso il Baltico, dal momento che il progetto, dicono, minaccerebbe il mercato interno europeo e potenzialmente aumenterebbe la dipendenza dell’UE dal gas russo, secondo il documento del Parlamento europeo.

Tuttavia, la Germania ha sospinto avanti i preparativi per realizzare Nord Stream-2. Berlino ha un peso considerevole all’interno dell’UE. Mentre sia i critici che i fautori dell’Unione europea puntano spesso al potere sproporzionato di Berlino all’interno dell’UE, lo sviluppo di oggi è un riflesso dell’influenza transatlantica degli USA all’interno del parlamento dell’UE.

La società tedesca Siemens ha dichiarato che, per aggirare le sanzioni UE imposte da Bruxelles, inizierà a produrre le turbine ed altri apparati direttamente nella Federazione russa.

Allo stesso tempo, il Parlamento europeo ha raccomandato di preparare nuove sanzioni contro la Russia. È stato osservato che l’UE dovrebbe essere pronta a introdurre nuove sanzioni anti-russe per violazione del diritto internazionale, in particolare, a causa della sua ingerenza negli affari di Ucraina, Siria e Libia. Nessuna menzione invece delle ingerenze degli USA in altri paesi europei, in particolare nell’Est Europa e in Italia e Spagna.

“Il tempo per le formulazioni buone e diplomatiche è scaduto. Ci sono pochissime opportunità di cooperazione mentre la Russia continua a occupare una parte dell’Ucraina e attacca altri paesi europei “, ha affermato il deputato del Parlamento europeo, della Lettonia, Sandra Kalniete.

In precedenza, l’UE ha dichiarato la necessità di un “deterrente affidabile” contro la Russia . Secondo il presidente della Lettonia sostenuta dagli Stati Uniti, Raimonds Vejonis, da Riga ha osservato “la politica chiaramente aggressiva della Russia si muove verso il raggiungimento degli obiettivi geopolitici” dal 2014. Nessuna menzione sule politiche “non aggressive” dell’Ucraiana e della NATO nei confronti della Russia e di altri paesi.

“Mosca cercherà di influenzare le elezioni al Parlamento europeo al fine di rafforzare la sua posizione e dividere l’Europa”. Lo ha affermato il presidente della Lettonia Raimonds Veyonis in un’intervista con Spiegel.

Secondo Vejonis, Riga ha osservato “la politica chiaramente aggressiva della Russia verso il raggiungimento degli obiettivi geopolitici” dal 2014. Ha rilevato la necessità di un “deterrente affidabile”, che non consentirà alla Russia di “attaccare un altro paese europeo”.

Le elezioni al Parlamento europeo si terranno nei paesi dell’UE dal 23 al 26 maggio 2019. In precedenza è stato riferito che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha proposto di prelevare dagli alleati un costo aggiuntivo del 50% del budget previsto, per mantenere lo spiegamento di truppe americane sul territorio europeo. Gli europei devono pagare di più per l’occupazione delle truppe USA.

“Trump ha espresso in conversazioni private con i suoi assistenti il concetto che gli alleati che ricevono le forze americane ma non pagano abbastanza. Ha sviluppato la formula “prezzo + 50%”, hanno detto gli interlocutori del Washington Post.
Nota: Questo incremento di prezzo consentirà agli USA di potenziare le basi USA in Europa ed in particolare in Sicilia, la base di Sigonella da cui partono i droni delle US. Force che vanno a bombardare nei paesi dell’Africa e del Medio Oriente.

In specie si segnala un grande spiegamento di droni verso lo Yemen dove le forze USA supportano l’Arabia Saudita nei bombardamenti che stanno producendo il massacro della popolazione civile.
Non è ancora chiaro se i governi europei accetteranno questo aumento di spese per avere il “vantaggio” di ospitare le basi e le truppe USA sul proprio territorio.
Si aspetta il responso di governi come quello italiano che teoricamente è diretto da forze sovraniste e ci si domanda se accetterà di buon grado le imposizioni dell’Amministrazione USA. 

 

top