Guarda il video della presentazione del libro di Scalea: link 


https://www.byoblu.com/

1 Aprile 2019 

 

Immigrazione: le cose che Soros non ti dice

 

Il Centro Studi Machiavelli ha presentato alla Camera dei Deputati il libro di Daniele Scalea “Immigrazione, le ragioni dei populisti”. Un’ora di dati e riflessioni che hanno coinvolto, oltre all’autore, Gianandrea Gaiani di Analisi Difesa e Guglielmo Picchi, Sottosegretario agli Esteri del Governo Conte.

 

I media, con i loro direttori intrecciati alle sinistre sostenute dalla speculazione finanziaria, e i partiti politici finanziati da George Soros, come Più Europa di Emma Bonino, dipingono il fenomeno migratorio e le società multietniche come il fine ultimo dell’Europa che verrà, e bollano chiunque svolga analisi diverse come un razzista e un oscurantista. Per conseguire i loro obiettivi geopolitici strumentalizzano i valori universali, come la vita, e giocano con gli elementi che fanno risuonare le nostre corde più ancestrali, come i bambini e la maternità.

 

Scalea e Gaiani mostrano che le argomentazioni degli immigrazionisti non sono assolute, e per di più cambiano nel tempo. Molti dei nomi e delle facce che oggi difendono a spada tratta i cosiddetti “porti aperti” sono gli stessi che negli anni ’90 erano responsabili del blocco navale contro gli immigrati albanesi che arrivavano sui barconi, e sono gli stessi che facevano retate che, in una sola notte, riportavano ventimila immigrati in Albania, in un paese che stava vivendo una delle più feroci dittature comuniste e nel quale i cittadini sparavano nelle strade ad altri cittadini ogni giorno.

 

L’immigrazione incontrollata non regge né dal punto di vista della sicurezza, né dal punto di vista dell’economia. Il libro di Scalea mostra come, nella nostra situazione economica, gli ingressi irregolari voluti dalle sinistre globaliste hanno il solo scopo di fornire manodopera pressoché gratuita ai grandi capitali, mentre l’Italia ha un tasso di disoccupazione del 10,5%, che si spinge al 31,9% se consideriamo quella giovanile.

 

Del resto, sui progetti dell’Unione Europea circa l’immigrazione selettiva (che non ha peraltro nulla a che vedere con quella attuale, che è del tutto indiscriminata), ci sono prove e documenti pubblicati anche su Byoblu (cfr: “La prova definitiva: ecco i progetti UE sull’immigrazione selettiva“). La stessa ONU ha realizzato studi di riferimento, prefigurando scenari che arrivavano a prevedere oltre 150 milioni di nuovi italiani entro il 2050 (cfr: “Il documento ONU che teorizza la migrazione sostitutiva dei popoli“). Ed è inoltre la Cornwell University a parlare apertamente di “Armi di distruzione di massa“, riferendosi all’utilizzo strumentale delle migrazioni, in un suo studio del 2011. L’autrice, Kelly M. Greenhill, sostiene che la migrazione di massa venga utilizzata a scopo punitivo per influenzare il comportamento e la politica dei paesi bersaglio, una vera e propria bomba demografica che presenta una percentuale di successo superiore a quella ottenuta convenzionalmente attraverso il dispiegamento della forza militare (Su Byoblu, Cfr: “Armi di migrazione di massa: the Perfect Army“).

 

 

https://www.controinformazione.info/ 

3 Aprile 2019 

 

La Bonino conferma il piano Soros & c. di sostituzione etnica della popolazione

di Luciano Lago

Per Emma Bonino , parlamentare di più Europa , intervistata a margine del convegno “Le Contemporanee”, la soluzione ai problemi di sostenibilità del nostro welfare dovrebbe venire piuttosto da un ‘travaso‘ di persone: un travaso di persone dai paesi più popolosi dell’Africa.

 

Nella sua intervista la Bonino, ha ricordato che solo la Nigeria nel 2050 avrà più abitanti di tutta l’Eurozona: è inutile quindi spingere sulla natalità con sconti alle famiglie con figli, non è questa la soluzione ci vorrebbero delle generazioni. 
“Bisogna organizzare un travaso di popolazione dall’Africa e in particolare dalla Nigeria che è il paese più popoloso e fra 50 anni avrà più popolazione che tutta l’Europa oppure se ci illudiamo che basta fare un muro e quelli rimangono là, beh non è così”, ha affermato la Bonino.
Ci dicevano che il piano di sostituzione etnica della popolazione era tutta una “bufala” inventata dai complottisti per diffondere odio, adesso ce lo conferma la Bonino, notoriamente una fiduciaria della Soros & C. , come da sua stessa ammissione. Peggio, la promotrice dell’aborto libero, ci dice oggi che ci vorrebbe troppo tempo per favorire le nascite ed preferibile trasferire popolazione africana in Italia, meglio se dalla Nigeria.
Ci avevano avvisato di questo, a suo tempo, anche personaggi come l’antropologa Ida Magli che aveva scritto circa una volontà della classe politica europea di procedere ad una “africanizzazione” dell’Italia e per queste sue affermazioni era stata emarginata dalla comunità scientifica e dai media. 
Vi erano forti indizi di questo piano, anche per le relazioni fatte in sede ONU, quando avevano parlato dei problemi demografici dell’Europa. Come soluzione al problema demografico dell’Italia (e di altri paesi europei) era scritto che bisognava «rimpiazzare» (come riportato nel titolo del dossier) l’Europa che invecchia con un massiccio afflusso di immigrati dall’Africa e dall’Asia. 
Lo studio dell’ONU calcolava circa ventiseimilioni di immigrati e i loro discendenti che dovranno insediarsi nelle varie città italiane nel 2050. In quel momento, qualche anno fa, erano quasi 5 milioni, contro i 7,8 presenti in Germania.
Poteva sembrare assurdo e poco razionale un piano che prospettava di incrementare a tal punto una popolazione in un territorio già super popolato e problematico come quello italiano. Tuttavia per i soloni dell’ONU e delle altre organizzazioni mondialiste prevedevano e pianificavano tutto, si doveva procedere verso la società globale, multiculturale, con l’abolizione degli stati nazionali. Ce lo racccontavano gli intellettuali della sinistra globalista, dai Roberto Saviano agli Jacques Attali in Francia, ce lo diceva la Boldrini e lo sosteneva anche il Papa Bergoglio.
Da allora sono andati avanti anche all’ONU ed hanno partorito altri documenti, altri studi, tutti sulla stessa linea per arrivare poi al Global Compact, l’ultimo documento fatto sottoscrivere da una buona parte degli Stati europei.
Adesso arrivano le conferme e le ammissioni. Dobbiamo ringraziare la Bonino che ribadisce con le sue dichiarazioni tutto quello che noi avevamo anticipato.

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