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febbraio 7, 2019

 

La decomposizione europea

 

Jacques Sapir, economista e pensatore francese, proprio oggi ha pubblicato un interessante post su Facebook in cui, Partendo dai segnali ch precedettero la disgregazione dell’URSS, analizza l’attuale situazione europea, traendone delle conclusioni da cui si può difficilmente discordare.

Attualmente abbiamo ben 4 fatti che rivelano l’ormai profonda decomposizione europea:

La risposta di Donald Tusk alla crisi della Brexit, con le minacce alla pace in Irlanda del Nord e con l’invio all’inferno dei Brexiter;

un Tweet di Valerie Pecressè, responsabile regionale dei Les Repubblicains, l’ex partito gollista, in cui si afferma, con un’inedita sfacciataggine, che non bisogna cedere al Regno Unito perchè quando si abbandona la UE deve essere chiaro che il percorso è doloroso

Oggi il governo Macron ha richiamato l’ambasciatore francese in Italia per degli “Attacchi ripetuti” che, in realtà, non ci sono ai stati o non sono andati al di la’ di una normale dialettica politica. L’elemento che avrebbe fatto scattare questa decisione, altrimenti incomprensibile, è l’incontro di Luigi di Maio con alcuni esponenti dei Gilet Gialli.

Il quarto elemento di disfacimento europeo è più sottile ed è l’opposizione della Francia al cambiamento dei regolamenti europei per permettere il completamento del Nord Stream 2, di cui abbiamo parlato anche qui su Scenari Economici in mattinata, che oppone seccamente, e strategicamente, attenzione, i due paesi che si pongono proprio come “Fondatori” della UE e guide infallibili. Con questa opposizione la pretesa macroniana di incarnare la quint’essenza europea viene ad apparire risibile.

Ora ciascuno di questi elementi, preso singolarmente, nel XIX secolo, avrebbe potuto causare un conflitto militare come fece, ad esempio, la cattiva interpretazione francese del Dispaccio di Ems (in questi errori i francesi sono, ammettiamolo, campioni). Se questo non accade è per due motivi citati da Sapir, a cui aggiungiamo un terzo;

la presenza sul territorio europeo dell’arsenale nucleare francese ed inglese;

la presenza di diverse situazioni “Seveso” cioè di impianti ecologicamente rilevanti che, se colpiti, potrebbero portare a danni strategici enormi (pensiamo ai grandi impianti chimici tedeschi o el centrali nucleari francesi);

aggiungiamo noi il disinteresse della Russia e l’opposizione degli USA all’ennesimo conflitto europeo non fatto con la loro guida o partecipazione.

Vediamo quindi come l’animosità attuale non abbia nulla da invidiare a quella del 1939 o del 1914. Dovremmo quindi chiederci qual’è la causa di questo odio che si è già visto nel 2015 nei confronti della Grecia da parte della stampa Franco-tedesca? L’aver creato una gabbia di legami di carattere finanziario e di bilancio da un lato ha distrutto i grandi progetti di collaborazione internazionale che avevano costruito la vera e propria unione e crescita comune, come ARIANE ed AIRBUS, dall’altro hanno posto le basi per una lotta di tutti contro tutti per ogni singolo frammento di diritto o centesimo di euro. Aggiungiamo poi noi che le stesse elezioni europee per un parlamento primo di potere, ma comunque con un valore politico interno ai singoli stati, viene a costituire un elemento distruttivo per l’Europa perchè viene a portare ad un’ingerenza sgradita, ma ovvia, di un paese nella politica di un altro. Euro, cattiva gestione monetaria e cattiva gestione economica  stanno distruggendo progressivamente l’Europa e senza correzioni si andrà vero un disfacimento come quello dell’URSS.

 

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