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05/01/2019

 

Scontri tra gilet gialli e Polizia a Parigi. Con la ruspa negli uffici di Governo

 

I Gilet gialli sono scesi in piazza per quello che chiamano l"atto VIII', ovvero l'ottavo sabato di manifestazioni in diverse città francesi

 

Video: Parigi, la prima manifestazione del 2019 dei gilet gialli: Referendum popolare, contro povertà e vita disumana

 

Un gruppo di 15 persone, alcune con indosso i gilet gialli, hanno sfondato con una scavatrice la porta del ministero dei rapporti con il parlamento dove ha sede l'ufficio del portavoce del Governo. Benjamin Griveaux, portavoce dell'esecutivo, e alcuni suoi collaboratori sono stati evacuati dalle forze di sicurezza. "Hanno sfondato la porta del ministero dei Rapporti con il Parlamento utilizzando una scavatrice", ha riferito un testimone citato da Le Parisien. È il culmine di una giornata ad altissima tensione.

 

All'ottavo sabato consecutivo di proteste in Francia contro le politiche del governo Macron, migliaia di manifestanti invadono il centro della capitale francese fin dalle prime ore del mattino. Sembra una dimostrazione pacifica, ma quasi immediatamente il clima si infiamma: i gilet gialli si scontrano con la polizia e gli agenti sono costretti ad usare i lacrimogeni per bloccare il corteo che tenta di passare sul ponte pedonale sulla Senna 'Leopold Sedar Senghor' nei pressi dell'Assemblea nazionale. Botte e parapiglia. Un vessillo della Ue viene incendiato, un agente della polizia preso a calci e pugni. Sono circa 25mila i dimostranti sparsi in molte città della Francia. Anche Bourdeaux, Rouen (dove sono stati arrestati 2 manifestanti), Montpellier sono assediate dalla fiumana gialla. Ma è a Parigi che gli scontri si fanno più forti.

 

Diverse persone sono rimaste ferite e vengono assistite da personale paramedico davanti al Museo D'Orsay. Secondo i manifestanti, i feriti sono stati colpiti dalla polizia con i cosiddetti 'flash ball', proiettili non letali, nel momento in cui si trovavano nei pressi di un barcone in fiamme sulla Senna.

 

Tutti i luoghi di grande attrazione turistica (il Louvre, l'Ile de la Citè, il Musee d'Orsay) sono fin dal mattino presidiati dalle forze di sicurezza. Al Musee d'Orsay, molti visitatori sono rimasti bloccati per diversi minuti e sono stati fatti uscire da una porta laterale.

Una bandiera europea viene data alle fiamme: mentre i manifestanti sfilano lungo boulevard Saint Germaine, alcuni incendiano diversi cassonetti gettando tra le fiamme immondizia, ma anche una bicicletta e una bandiera europea. Mentre brucia la bandiera blu con le stelle gialle, i manifestanti scandiscono lo slogan: 'Macron dimissioni'.

 

Video: Parigi, scontri al corteo dei gilet gialli: i manifestanti bruciano un battello

sulla Senna

 

I Gilet gialli sono scesi in piazza per quello che chiamano l"atto VIII', ovvero l'ottavo sabato di manifestazioni in diverse città francesi, tra cui Parigi, dove tra le 5 e le 600 persone si sono radunate sugli Champs Elysees, accanto all'Arco di Trionfo.

"Manifesteremo qui tutti i sabati, continueremo per tutto il 2019", ha detto al megafono Sophie, una dei manifestanti di questo gruppo, secondo i media francesi. "Faremo sì che i cittadini si riprendano il potere. Vogliamo degli stati generali organizzati dal popolo per il popolo".

 

Altri gridano "dimissioni di Macron", mentre accendono fumogeni e bloccano il traffico. Altri gilet gialli si sono radunati presso l'aeroporto di Beauvais, dove sono stati bloccati dalla polizia, ma senza scontri, e al porto di Ille-et-Vilaine a Saint Malo. Blocchi stradali o ferroviari anche a Avignone, Marsiglia, Sedan (Ardenne) e in altre località.

 

Video: Parigi, scontri al corteo dei gilet gialli: poliziotto preso a calci e pugni dai manifestanti

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