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29 marzo 2020

 

I Provos, i Beatniks e l'Anarchia

Recensione di Laura Tussi al Libro di Franco Schirone

 

Questo breve saggio vuole essere semplicemente un omaggio a una generazione perduta nel tempo e per le strade del mondo

 

Franco Schirone, autore di questo breve, ma intenso saggio storiografico, è un libero ricercatore dei movimenti anarchici e anarcosindacalisti.

 

Per scrivere questa storia, l’Autore Franco Schirone ha ripreso un capitolo de "La gioventù anarchica" e l'ha ampliato utilizzando documentazione e materiali cartacei che ha potuto ritrovare con una serie di ricerche negli ambiti dell'attivismo anarchico. "Si tratta di fogli e ciclostilati: una produzione che è cresciuta un po’ in tutt’Italia, prodotta dai gruppi o da individui che si identificano in quell’ampio movimento noto con il nome di 'contestazione globale': sono i Provos, i Beatniks, i Beats, i Pleiners, i Nozems, i Cavalieri del nulla" afferma l'Autore nel libro.

 

A metà anni 60, in un’Italia ancora molto provinciale e tradizionalista, appena uscita da un dopoguerra disastroso e dalla ricostruzione, ove sussistono ampie sacche popolari arretrate, da cui attingere manodopera per le grandi industrie del Nord; in un’Italia che vede l’accelerare dell’abbandono dalle campagne e la concentrazione urbana in un vorticoso incremento produttivo e consumistico; in un’Italia che nonostante il cosiddetto boom economico rimane provinciale e tradizionalista, si fa strada un nuovo soggetto sociale: i giovani.

 

Un soggetto sociale che desta non poche preoccupazioni in quanto prende di mira qualsiasi atteggiamento autoritario, fondante l’assetto e l’ordinamento sociale esistente.

Molti di questi giovani sanno ciò che sta accadendo altrove, fuori dai ristretti confini della penisola. La Beat Generation, gli Yippie statunitensi, il Pop inglese, il movimento dei Provos in Olanda non sono lontane chimere e i loro echi giungono forti a una generazione che vuole essere libera di pensare fuori da convinzioni e convenzioni , da tradizioni e da qualsiasi schema precostituito; che vuole vestirsi come gli pare e portare i capelli lunghi; che odia la guerra e vuole un mondo senza armi, senza divise, senza confini; che sogna un mondo nuovo dove imperino solo la pace e la fratellanza universale; che rivendica la libera unione senza matrimonio, la libertà sessuale e la pillola anticoncezionale. E, che mette in atto, fin da subito, una lotta all’autoritarismo, contestando, innanzitutto, l’autorità paterna, quindi l’autoritarismo nella scuola, quello della gerarchia ecclesiastica, dell’istituzione militare e l’autorità statale in genere. Pacifista e non violento, il nuovo soggetto sociale, i giovani, come un torrente in piena, lacera le certezze del corpo sociale e le sue convinzioni, le sue istituzioni quella familiare soprattutto.

 

A Milano il gruppo "Onda Verde", che fa propria l’esperienza Provos , diffonde volantini, incitando i giovani all’obiezione di coscienza, alla non violenza, alla lotta contro la proliferazione delle armi, al rifiuto dei falsi miti patriottici.

 

Si organizzano manifestazioni contro l'intervento statunitense in Vietnam, con happening davanti al consolato americano e autoincatenamento in piazza San Babila a Milano, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’antimilitarismo e dell’obiezione di coscienza. Le manifestazioni contro il Vietnam, organizzate in quell’anno 1966-1967, insieme a quelle aventi per tema il disarmo, saranno una costante che unirà i giovani di ogni parte d’Italia in un ideale e in una concreta unione con i giovani che negli Stati Uniti contestano per gli stessi motivi.

 

I ringraziamenti da parte dell’autore di questo saggio breve,  ma molto denso di significati, Franco Schirone, vanno innanzitutto all’anonima moltitudine di giovani di quella che ci piace definire la generazione dell’innocenza. Senza di loro nulla sarebbe cambiato nella società. Non si può dimenticare di ringraziare le persone che, tra lo sberleffo dei più, hanno avuto il piacere e il coraggio della conservazione della carta, per cui i volantini qui riprodotti, i giornali ciclostilati nel biennio 1966 1967, li potete leggere grazie alla loro eroica azione di salvataggio. Un grazie ai compagni dell’Archivio Storico della Federazione Anarchica italiana di Imola, oltre a tutti quelli passati e presenti che hanno reso possibile questo luogo.

 

Naturalmente per la copertina un ringraziamento va a Ivan poeta di strada a Milano autore del disegno.

Note: Per richiedere il librohttps://umanitanova.org/?p=8469

 


https://umanitanova.org/

ott 28 2018

 

I provos, i beatniks e l’anarchia (1966-1967)

Italino Rossi

 

Questo volume di Franco Schirone è la naturale prosecuzione del suo precedente, dal titolo “La Gioventù Anarchica” (Milano, ZIC, 2006), di cui ripropone la seconda parte presentando, in allegato, una notevole mole di documenti e volantini frutto di una lodevole, pluriennale ricerca in biblioteche, archivi e tra i compagni. Se si consultano quelle pagine, ci si potrà rendere conto che anche gli anarchici sono tra i protagonisti di quelle battaglie che, premiando l’azione diretta e rifiutando di delegare ad altri la lotta per la risoluzione delle problematiche sociali e individuali, mettono comunque in pratica i principi fondamentali dell’anarchismo. Il lettore potrà rendersi conto, direttamente, del pensiero, dell’attività, delle speranze, delle lotte di una gioventù che, rifiutando il presente, sogna una società totalmente diversa e anticipa le azioni che hanno caratterizzato gli anni successivi.

 

E’ importante l’uscita del presente volume e ne diamo volentieri atto all’autore anche perché, nel cinquantesimo anniversario degli avvenimenti del ’68’, ci fornisce l’occasione per fare un bilancio di ciò che è avvenuto. Ma, soprattutto, per rispondere a coloro che forse maliziosamente, o più precisamente con gioia, cercano di dimostrare che il ’68’ è stato un fallimento e per fortuna siamo ritornati in una società normale.

Seppur bisogna ammettere che è in atto il tentativo di chi comanda di annullare tutte le conquiste ottenute, l’obiettivo è solo parzialmente riuscito in quanto non tutto ciò che si è ottenuto può essere annullato, perché molte libertà ottenute (aborto, divorzio, libertà sessuale) sono considerate irrinunciabili anche da gran parte della cosiddetta opinione pubblica.

 

Infine, è necessario tener presente che, testimoni del gran passo in avanti sulla via della libertà sono tutte e tutti coloro che erano giovani ancor prima del ’68’, persone che possono confrontare la situazione attuale con quella precedente, e non sono disponibili a rinunciare a ciò che ormai è considerato un diritto acquisito.

 

PROVOS, I BEATNIKS E L’ANARCHIA (1966-1967)

di Franco Schirone

 

Bruno Alpini, Stella nera, Paolo Tipografo, Dethector Editori, 2018

Prima edizione, maggio 2018. Seconda edizione, formato grande, settembre 2018

 

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