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10 Settembre 2020

 

Trump sapeva dei pericoli del virus, ha minimizzato: una “talpa” rivela segreti pericolosi

di Lisa Pedretti

 

La campagna presidenziale di Donald Trump vacilla sempre di più. In queste ore sono state tantissime le dichiarazioni che hanno minato la fiducia nei confronti del presidente. E’ uscito ieri Rage, il nuovo libro di Bob Woodward, che svela i retroscena di diverse situazioni, supportato da testimonianze accreditate. Nel saggio c’è anche uno straordinario autogol del presidente che, conversando con lo stesso Woodward che lo stava intervistando per Rage il 7 febbraio, gli aveva raccontato che il virus è molto pericoloso. Donald Trump cosciente della gravità del problema ha minimizzato. Contemporaneamente alla pubblicazione del libro una talpa ha dichiarato che questo non è l’unico argomento ad essere stato presentato in modo diverso dalla realtà.


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Giovedì, 10 settembre 2020

 

Trump già a febbraio sapeva della pandemia ma ha nascosto il problema

di Daniele Rosa

 

Nelle interviste anticipate del libro ‘Rabbia’ che uscirà a giorni

 

‘Donald lo sapeva’ è quello che è sorprendentemente uscito nelle interviste fatte a Bob Woodward per il libro ‘Rabbia’ che uscirà la prossima settimana e di cui sono uscite alcune anticipazioni. ‘Il Post’ ha avuto accesso a molte conversazioni tra il giornalista e il Presidente in cui si rivela che, mentre in conferenza stampa il Presidente raccontava all’America che il Coronavirus non era niente di più di una febbre, sapeva che il tasso di mortalità era invece molte volte superiore di una febbre grave. Già a febbraio Trump diceva al giornalista ‘ è più mortale anche di una febbre forte’.

E mentre il Paese rileva oltre 6 milioni di casi e si avvicina ai 200000 morti, ed è ancora chiuso per la metà e in una crisi economica mai vista sin dai tempi del 1929, si viene a sapere che, a marzo scorso, Donald Trump sapeva del pericolo ma non voleva dare importanza al problema per non creare panico. 

Anzi, una domenica dopo questa dichiarazione voleva riaprire tutto per la festività di Pasqua. 

Cancellata inizialmente la conferenza stampa su questa bomba mediatica a due mesi dalle elezioni e sostituita con una dichiarazione della Casa Bianca ‘mai il Presidente ha sottovalutato il virus, voleva soltanto esprimere calma’. Poi però il Presidente ha deciso di rispondere  confermando che ‘Nessuno ha voluto mentire alla gente, è vero che un giorno per miracolo scomparirà. Amo il nostro Paese e non volevo che la gente si spaventasse, non volevo creare panico’.

‘Donald Trump lo sapeva, ci ha mentito per mesi. Una malattia mortale ha colpito il nostro Paese e lui non ha fatto il lavoro che doveva’ ha dichiarato l’avversario Joe Biden.‘E’ stato un tradimento di vita e morte verso gli americani’. 

E Kamala Harris, la sua vicepresidente nominata ha rincarato la dose dicendo che’ non è adatto per fare il Presidente, bisogna toglierlo a novembre’.

Sempre secondo il libro a fine gennaio Trump era stato informato che il mondo si stava avvicinando ad una pandemia simile a quella del 1918

‘E' la peggior minaccia alla sicurezza nazionale che Lei va ad affrontare nella sua Presidenza’ gli disse il Consigliere della Sicurezza Nazionale Robert O’Brien.

Il giornalista che nel 2018 ha pubblicato un altro libro ‘ Paura’ ha descritto la Casa Bianca come un ‘manicomio’, e questo dopo aver intervistato il Presidente ben 18 volte.

E a proposito delle proteste antirazziste di Black Lives Matter il giornalista suggerì a Trump di ‘comprendere meglio l’ira e il dolore’ la risposta fu 'no, davvero ti sei bevuto una gazzosa di frutta? Non lo sento in assoluto e negli Stati Uniti il razzismo è sicuramente minore che in altri posti al mondo’.

E queste dichiarazioni infiammano ancora di più la campagna.

 

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