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23/06/2020 

 

Nuovi focolai e casi importati, Covid non rallenta la corsa nel mondo

By Giulia Belardelli

 

Vestfalia torna in lockdown. Record di infezioni in Arizona, Florida, Texas. Nuovi contagi in Cina e Corea. C'è chi prova a ripartire: dopo Ny tocca a Londra

 

È il nuovo mantra degli esperti – da Franco Locatelli a Massimo Galli, passando per Andrea Crisanti: “il virus non si è rabbonito, i dati che arrivano dall’estero sono preoccupanti”. Preoccupano i contagi nelle Americhe, i focolai in Germania e in Cina, i segnali che arrivano dalle Filippine e dalla Corea del Sud. Preoccupa la rilassatezza con cui Stati americani come il Texas e la Florida stanno assistendo a un aumento importante dei casi, come preoccupa la facilità con cui singoli focolai possono riaccendersi costringendo i governi a imporre nuove chiusure (è il caso dell’Australia, dove alcune scuole sono state richiuse a causa di una “significativa trasmissione a livello di comunità”). Secondo il conteggio di Reuters, i contagi emersi in tutto il mondo sono più di 9,12 milioni, almeno 472.758 le vittime. Dalla sua comparsa, il virus ha raggiunto oltre 210 paesi e territori: una diffusione tentacolare che, in assenza di vaccini e nella variabilità degli approcci, fa restare alto il rischio di “importare” casi dall’estero.

 

Nuovo lockdown nel distretto tedesco di Guetersloh

Un caso emblematico è quello dalla Germania, costretta a reintrodurre il lockdown nel distretto di Guetersloh per contenere il focolaio scoppiato nel mattatoio del gruppo Toennes, dove oltre 1.500 dipendenti sono risultati positivi. Tutti i 7.000 dipendenti del sito andranno in quarantena. A dare l’annuncio del nuovo lockdown è stato il primo ministro del Land, Armin Laschet: “Le nuove norme sono paragonabili a quelle che erano state introdotte a marzo”, ha detto, precisando che i circa 100mila abitanti del distretto possono essere testati gratuitamente per il coronavirus.

È la prima volta che la Germania re-introduce le restrizioni anti-coronavirus, dopo l’allentamento di maggio. Nel distretto sono stati cancellati gli eventi culturali e sono stati nuovamente chiusi bar, ristoranti e palestre. In base ai dati odierni del Robert Koch Institute, i nuovi casi di contagio nel Paese sono 503 in un giorno e portano il totale a 190.860. I decessi registrati in 24 ore sono 10 a un totale di 8.895. L’indice di contagio sulla base dei dati di ieri (+513 casi) era di 2,76 come media di 4 giorni, dopo essere schizzato domenica al 2,88. La Renania del Nord-Westfalia ha registrato 1.860 casi in una settimana, il numero di gran lunga più elevato tra i lander tedeschi, per un totale di 41.200 casi, inferiori solo a quelli della Baviera (47.900).

 

In Arizona, Texas e Florida volano i contagi. Fauci atteso a testimoniare al Congresso. Nella settimana che si è chiusa il 21 giungo, gli Stati Uniti hanno visto un aumento del 25% dei nuovi casi di Covid-19 rispetto ai sette giorni precedenti, con Arizona, Florida e Texas che hanno registrato picchi record di nuove infezioni, secondo un’analisi di Reuters. Venticinque Stati americani hanno riportato un numero maggiore di nuovi casi la scorsa settimana rispetto a quella precedente, inclusi 10 Stati che hanno visto le nuove infezioni settimanali aumentare di oltre il 50% e 12 stati che hanno toccato nuovi record, secondo l’analisi dei dati di The COVID Tracking Project.

 

Il Texas ha registrato uno dei maggiori aumenti: 24.000 nuovi casi nella settimana terminata il 21 giugno, con un’impennata dell′84% rispetto alla settimana precedente. La pressione sugli ospedali è drammatica, con una media di 3.200 texani al giorno che si rivolgono a strutture ospedaliere. Il governatore, il repubblicano Greg Abbott, ha esortato tutti a una maggiore attenzione su mascherine e distanziamento sociale, ma ha escluso l’ipotesi di nuove chiusure: il Texas “rimarrà ampiamente aperto al business”, ha messo in chiaro.

I nuovi casi in Florida sono aumentati dell′87% la scorsa settimana a quasi 22.000. La squadra di calcio femminile degli Orlando Pride ha annunciato il ritiro dalle competizioni della United States Women’s Football League, Nwsl (la massima divisione del campionato statunitense di calcio, ndr) dopo che sei delle sue giocatori e quattro membri dello staff sono risultati positivi al coronavirus.

Allarmanti anche i dati dell’Arizona, che ha riportato 17.000 nuovi casi, un aumento del 90%, con il 20% dei test risultati positivi. I governatori di tutti e tre gli Stati hanno attribuito gli aumenti al maggior numero di test e al comportamento dei giovani, accusati di non rispettare le linee guida sul distanziamento. Proprio oggi il virologo della task force della Casa Bianca, Anthony Fauci, è atteso a Capitol Hill - la sede del Congresso Usa - per testimoniare davanti alla Commissione Sanità della Camera, dopo la sua audizione al Senato il mese scorso. Lo riporta l’Associated Press, ricordando che l’esperto di malattie infettive più celebre del Paese testimonierà insieme ai vertici del Centers for Disease Control and Prevention, della Food and Drug Administration, e a funzionari di spicco del Dipartimento della Salute

L’Arabia saudita limita il pellegrinaggio alla Mecca

La pandemia fa paura anche all’Arabia Saudita, che ha deciso di limitare drasticamente il grande pellegrinaggio musulmano alla Mecca. L’Hajj, uno dei cinque pilastri dell’islam e uno dei più importanti raduni religiosi del mondo, avrà luogo alla fine di luglio, ma sarà sproporzionato rispetto agli altri anni. Saranno ammessi solo un migliaio di pellegrini che vivono nel Regno saudita, hanno annunciato oggi le autorità, mentre il pellegrinaggio nel 2019 ha attirato 2,5 milioni di fedeli da tutto il mondo.

 

Nuovi contagi a Pechino

La Cina ha registrato 22 nuovi casi di coronavirus, di cui 13 a Pechino, un giorno dopo che un portavoce del governo della città ha affermato che le misure di contenimento hanno rallentato lo slancio del focolaio nella capitale, che ha infettato più di 200 persone. Altri nove casi sono stati fatti risalire ad alcuni cittadini cinesi provenienti dall’estero, sette dei quali a bordo di un volo partito da Riyadh in Arabia Saudita e arrivato nella città occidentale di Lanzhou, capitale della provincia di Gansu. La Commissione sanitaria nazionale cinese non ha riportato nuovi decessi. Mentre la situazione a Pechino sta andando nella giusta direzione, “la situazione di prevenzione rimane grave e complessa”, ha detto il portavoce della città, Xu Hejian, ieri in conferenza stampa.

 

Casi “importati” a Hong Kong

Hong Kong registra un’altra vittima: si tratta, secondo la Rthk, di un 72enne che il 4 giugno era risultato positivo ai test per il Covid-19 nonostante non mostrasse alcun sintomo. L’uomo, che il 10 giugno era stato trasferito in terapia intensiva per un repentino peggioramento delle sue condizioni, è morto nella notte al Prince of Wales Hospital ed è la sesta vittima del coronavirus a Hong Kong, dove domenica si era registrato il quinto decesso dall’inizio dell’emergenza sanitaria. La notizia della sesta vittima arriva dopo che ieri sono stati confermati 30 nuovi casi “importati” di Covid-19 nell’ex colonia britannica, il dato più alto da oltre due mesi. Secondo il South China Morning Post, infatti, mai si erano registrati tanti contagi in un solo giorno dal 3 aprile, quando vennero accertati 43 nuovi casi importati e di trasmissione locale. A Hong Kong, ha riportato stamani l’agenzia ufficiale cinese Xinhua, sono in totale 1.161 i casi di coronavirus.

Anche Seul denuncia casi “dall’estero”

La Corea del Sud ha registrato 46 nuovi casi di coronavirus, tra cui 16 contagi locali, portando il totale a 12.484, secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie sudcoreani (Kcdc). Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap, i nuovi casi sono aumentati a causa principalmente di un’ondata di contagi importati. Nello specifico, la maggior parte sono stati ricondotti ad alcuni marinai di una nave battente bandiera russa attraccata nella città sud-orientale di Busan. È inoltre proseguita la diffusione del virus nell’area metropolitana di Seul e fuori dalla capitale.

 Londra riapre i pub e riduce la distanza interpersonale a 1 metro

Riapertura di cinema e musei e riduzione della distanza interpersonale raccomandata da 2 metri e a un metro in modo da consentire un riavvio gestibile anche a numerosi hotel, b&b, ristoranti e pub. Sono queste le misure che Boris Johnson si appresta a formalizzare a partire dal 4 luglio come tappa cruciale del percorso verso la fase 2 dell’emergenza coronavirus nel Regno Unito, come anticipa stamattina la Bbc. Si tratta di misure che il premier Tory aveva già evocato nelle settimane scorse e che può ora confermare ufficialmente sullo sfondo della stabilizzazione della tendenza al calo di contagi e morti dopo le pesanti settimane che hanno portato il Regno ad avere il bilancio di vittime peggiore d’Europa in cifra assoluta. Nonché grazie all’ok alla revisione del distanziamento sociale seguita ieri alla valutazione dei consulenti scientifici del Sage. Il nuovo alleggerimento varrà dal 4 luglio per l’Inghilterra, mentre in Scozia, Galles e Irlanda del Nord la modifica del lockdown è competenza dei governi locali, in forza della devolution, con tappe parzialmente differenziate.

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