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4 agosto 2020

 

Potremmo non trovare mai una cura per il Coronavirus: lo dice Tedros, direttore dell’OMS

 

Il direttore generale dell’OMS, Tedros Ghebreyesus , ha dichiarato lunedì durante l’ultimo briefing dell’organizzazione dal suo quartier generale a Ginevra che una cura per il virus potrebbe non essere mai trovata e che non esiste  nessun «silver bullet», cioè «nessun proiettile d’argento» in grado di uccidere questo pericolo.

 

«Numerosi vaccini sono ora in fase di sperimentazione clinica fase 3 e speriamo tutti di avere un numero di vaccini efficaci che possano aiutare a prevenire le persone dalle infezioni(…)  Tuttavia, al momento non esiste un proiettile d’argento e potrebbe non esserci mai», ha detto il controverso Tedros.

 

Più di 100  vaccini candidati si trovano in varie fasi di sviluppo e studio, ma solo sei monitorati dall’OMS sono entrati negli studi clinici di fase 3, la serie più completa di studi ancora progettata per misurare da vicino la sicurezza e l’efficacia.

 

Tuttavia, dice il Tedros, il mondo ha strumenti per fermare la diffusione di epidemie. Lockdown, maschere, distanza sociale, tracciamento dei contatti. «Fate tutto», ha consigliato il dottor Tedros, che, ricorda, non è un medico, ma ha conseguito un dottorato in filosofia con un focus sulla salute della comunità.

 

L’etiope ripete a mo’ di mantra «fate tutto», dipingendo un mondo che continuerà le misure di contenimento anche quando sembrerà non essercene bisogno.

 

«Per ora, fermare i focolai ci si basa sulle basi della salute pubblica e del controllo delle malattie. Test, isolamento e trattamento dei pazienti, tracciabilità e quarantena dei loro contatti. Fate tutto. Informare, potenziare e ascoltare le comunità. Fate tutto. Per gli individui, si tratta di mantenere la distanza fisica, indossare una maschera, pulire regolarmente le mani e tossire in modo sicuro lontano dagli altri. Fate tutto. Il messaggio alle persone e ai governi è chiaro: fate tutto. E quando tutto è sotto controllo, continuate!».

 

La ricetta del direttore, che piglia lo stipendio dal contribuente mondiale, pare essere un copia incolla dei luoghi comuni della clausura pandemica.

 

«Continuare a rafforzare il sistema sanitario. Continuare a migliorare la sorveglianza, tracciare i contatti e garantire che i servizi sanitari interrotti vengano riavviati il ??più rapidamente possibile».

 

Mai abbassare la guardia. La minaccia – che l’OMS ha sottovalutato, per poi arrivare addirittura a complimentarsi con il Paese untore e rifiutarsi di indagarne i laboratori (la Cina sembra avere un forte ascendente su Tedros, è noto) – non calerà mai.

 

«Mantenere le misure di sicurezza e il monitoraggio in atto, perché l’eliminazione delle restrizioni troppo rapidamente può portare a una ripresa. Continuare a investire nella forza lavoro e comunicare e coinvolgere le comunità. Abbiamo visto in tutto il mondo che non è mai troppo tardi per invertire questa pandemia. Se agiamo insieme oggi, possiamo salvare delle vite, possiamo salvare i mezzi di sussistenza se facciamo tutto insieme».

 

Renovatio 21 ha scritto in abbondanza sulla interessante figura del direttore etiope OMS, la sua storia, i suoi contatti. Parimenti, Renovatio 21 ha pubblicato il quadro generale riguardo a vaccini e possibili conflitti di interesse all’OMS.

 

Impossibile, a questo punto, non pensare che si tratti di un programma deliberato per la creazione di dissonanza cognitiva nell’opinione pubblica mondiale: ridurre il pensiero del popolo all’impotenza a furia di direttive contraddittorie.

 

Il mondo non sta impazzendo, qualcuno vuole farlo impazzire.

 

 

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