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25 aprile 2020

 

Coronavirus, Bill Gates pronto a finanziare la produzione del vaccino per tutto il mondo 

di Chiara Severgnini

 

Il fondatore di Microsoft, tramite la Fondazione Bill and Melinda Gates, intende partecipare allo sforzo per produrre su larga scala il vaccino sperimentato in queste settimane a Oxford, se si rivelerà efficace 

 

Il fondatore di Microsoft Bill Gates è pronto ad assumersi i costi della produzione di un vaccino contro il coronavirus. La Fondazione Bill and Melinda Gates — la più ricca fondazione priv ata al mondo, fondata nel 2000 dal magnate insieme alla moglie — aiuterà a trovare i soldi necessari perché, una volta messo a punto il vaccino, sia possibile produrlo su larga scala, in modo da coprire le necessità di tutti i Paesi. Lo ha detto lo stesso fondatore di Microsoft in un’intervista al Times. Sul suo blog ufficiale, pochi giorni fa, Gates aveva detto che la situazione che stiamo vivendo «è come una guerra mondiale, tranne che per il fatto che stiamo tutti dalla stessa parte».

 

L’impegno di Gates 

Gates aveva già avvertito dei rischi di una pandemia globale anni fa e descrive quello che sta accadendo con il Covid-19 come il suo «peggior incubo diventato realtà». Il magnate ha detto di essere in contatto con tutti i programmi di ricerca più innovativi sul vaccino, a cominciare da quello avviato dal Jenner Institute dell’università di Oxford con la partecipazione di un’azienda italiana, la Advent-Irbm di Pomezia. «Se (il loro vaccino, ndr) funziona, io ed altri in un consorzio faremo in modo che ci sarà una produzione massiccia», ha assicurato Gates durante l’intervista, lodando la responsabile dell’istituto di ricerca, la virologa Sarah Gilbert. Al momento, il governo Johnson ha dato al Jenne Institute sufficienti fondi perché possa procedere «a vele spiegate», ma il fondatore di Microsoft sta già parlando con le case farmaceutiche perché siano pronte produrlo su larga scala in tempi rapidi nel caso in cui esso funzioni. L’obiettivo, dice, è produrne in quantità sufficienti per il mondo intero. «Fortunatamente», aggiunge, «nessuno di quanti stanno lavorando ai vaccini si aspetta di farci soldi». Gates si aspetta che il Coronavirus Global Response Summit già convocato online per maggio possa raccogliere, tra governi e organizzazioni, più di 6,5 miliardi di dollari per la ricerca, lo sviluppo, la produzione e la distribuzione del vaccino. 

 

La ricerca in corso a Oxford 

Il team del «Jenner Institute» al lavoro sul vaccino è composto da un centinaio di studiosi, tra cui anche gli italiani Giacomo Gorini (qui la videointervista), Arianna Marini e Federica Cappuccini. I ricercatori di Oxford hanno già messo a punto un primo vaccino sperimentale, chiamato  ChAdOxlnCoV-19: si tratta di una combinazione del virus Chadox1 (una versione indebolita di un virus del raffreddore) e di un frammento di dna del Covid-19. La sua sperimentazione sugli esseri umano è partita giovedì 24 aprile su 510 volontari tra i 18 e i 55 anni: tra loro, anche l’australiano Edward O’Neill, che Antonio Crispino ha intervistato qui per il Corriere. Quello di Oxford non è, comunque, un caso isolato: qui potete leggere il nostro approfondimento su tutti i vaccini in corso di sperimentazione nel mondo. 

 

Gates e l‘impegno contro il Covid 

Dopo aver rinunciato ai suoi ruoli nel cda di Microsoft, a marzo, Bill Gates è un filantropo a tempo pieno. La sua Fondazione è stata una delle prime a muoversi con decisione nella lotta al coronavirus: da subito ha messo a disposizione 100 milioni di dollari per finanziare progetti ad ampio raggio come i kit per fare il test in casa e ben sette vaccini sperimentali contro il Covid-19. Due di questi sono già in corso di sperimentazione: oltre al già citato ritrovato realizzato ad Oxford, anche l’Ino-4800 (messo a punto Inovio). Niente false speranze, però: prima di trovare quello giusto, ci vorranno mesi. Su questo, Gates è stato chiaro da subito: «Dovremo costruire molte linee produttive per i diversi approcci, sapendo che alcuni di essi non funzioneranno», ha spiegato a marzo in una Ama su Reddit (“Ask me Anything”, un evento digitale in cui qualcuno risponde alle domande degli utenti, ndr). «Avremo bisogno letteralmente di miliardi di vaccini per proteggere il mondo. E i vaccini richiedono test per essere sicuri che siano sicuri ed efficaci», aveva aggiunto il fondatore di Microsoft. Il 12 aprile, Gates ha scritto di suo pugno alcune riflessioni sul coronavirus, con spunti e indicazioni pratiche destinate ai governi sulle strategie migliori per combattere l’epidemia: l’intervento è stato pubblicato anche dal Corriere, potete leggerlo qui. 

 

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