NOTE parte 1

1. Lochner contro New York, 198 U.S. 45 (1905).

2. 304 U.S. 144, 152 n.4 (1938).

3. Vedere, ad esempio,  Edward S. Corwin, ‘Constitutional Revolution. LTD’ 64 (1941). William E Leuchtenburg, ‘Franklin D. Roosevelt and the New Deal 1932-1940’, pagg. 231-39 (1963). Pall L Murphy, ‘ The Constitution in Crisis Times 1918-1969’, pagg. 70-110 (1972) (qui di seguito Murphy.Constitution in Crisis]; Walter F. Murphy. ‘Congress and the Court’ 46-62 (1962) [qui di seguito Murphy, Congress]; Geoffrey R. Stone et al. ‘Constitutional Law’ 167-68. 180-81. 802-04 (2a ed. 1991); Laurence H. Tribe, ‘American Constitutional Law’ § 8-6 (2a ed. 1988)

4. 301 U.S. 1 (1937).

5. Irving Bernstein e William Leuchtenburg, ad esempio, narrano una storia di un’”eruzione” della classa lavoratrice, seguita dalla Legge Wagner. Vedere Irving Bernstein ‘The Turbulent Years’, pagg. 257-351 (1969); Leuchtenburg, vedere nota 3, pagg. 239-242.

[6] Vedere, ad esempio, Murphy, ‘Constitution in Crisis’, nota 3 più sopra, (che segnala che “leader operai militanti” appoggiano la riforma costituzionale); Tribe, nota 3 più sopra, paragrafo 8-6 di pag. 580 (che segnala l’attacco dei sindacati alla revisione costituzionale, coerente con il costituzionalismo progressista); Clement E. Voss ‘Constitutional Change’, pag 165 (1972) (che segnala l’opposizione del leader della Federazione Statunitense del Lavoro (AFL) Samuel Gompers all’intervento governativo nei rapporti sindacali).

7. Vedere più oltre le note accompagnatorie del testo 122-51, 347-63.

8. Qui, come altrove, sono debitore del lavoro pionieristico di William Forbath. Forbath ha riconosciuto che il movimento del lavoro ha sviluppato la sua propria visione costituzionale e l’ha chiamata ‘carta del lavoro’. William E. Forbath ‘Law and Shaping of the American Labor Movement’, 135, 1991. Nella narrazione di Forbath, tuttavia, la carta del lavoro compare non come una terza visione costituzionale, bensì come una variante collettiva della costituzione del laissez-faire concernente le imprese. Come diverrà chiaro più avanti, la mia aggiunta della parola ‘libertà’ riflette una fondamentale deviazione dalla narrazione di Forbath.  

9. Id. pag. 143.

10. ‘American Fed’n of Labor, Report on the Proceedings of the Twenty-Ninth Annual Convention’, 313, (1909) [di seguito AFL Twenty-Ninth Convention].

11. Poiché il picchettaggio implicava comunicazioni verbali, riformatori e giuristi progressisti furono in grado di riconoscerlo come “espressione”. Così i sindacalisti poterono allearsi con i progressisti nella loro campagna, alla fine vincente, per rinvigorire il Primo Emendamento. Questo articolo si concentra invece sul diritto di sciopero, in cui le visioni costituzionali progressiste e sindacali sono in grande rilievo.

12. Vedere Karl Marx,  ‘Capital’, pagg.35-83 (a cura di Frederich Engels, traduttori [in inglese] Samuel Moore e Edward Avelung, Int’l Pubs, 1967) (1867); Karl Polanyi, ‘The Great Transformation’, 75, (1957); confrontare Max Weber, ‘The Protestant Etic and the Spirit of Capitalism’, 21 (traduzione [in inglese] Talcott Parsons, Routledge, 1992) (1930) (osserva che caratteristica distintiva del capitalismo occidentale è “l’organizzazione capitalistica razionale del lavoro (formalmente) libero”).

13. 219 U.S. 219 (1911) (che annulla la legge dell’Alabama sull’obbligo del debitore di lavorare per il creditore).

14. Id. pag. 241.

15. Vedere oltre, Sezione II.C

16. Vedere oltre, Parte IV.

17. Robert M.Cover, The Supreme Court, 1982 Term – Foreword: Nomos and Narrative, 97 HARV. L. REV. 4 (1983).

18. Id. pag. 18

19. Id.

20. Vedere Martin Minow, ‘Interpreting Rights: An Essay for Robert Cover’ 96, Yale L.J. 1860, 1867 (1987).

21. Vedere oltre le note accompagnatorie del testo 100-04.

22. Miners Vote To Stop Work, Pittsburg Daily Headlight, 3 ottobre 1921, pag. 1

23. 272 U.S. 306 (1922)

24. 258 U.S. 181 (1921)

25. Vedere oltre le note accompagnatorie del testo 287-90, 368-70 e 553-72.

26. Sul concetto di “tipo ideale” vedere Max Weber “Objectivity” in Social Science and Social Policy in The Methodology of the Social Sciences 49,90 (a cura e traduzione di Edward A. Schils e Henry A. Finch, 1949) (1904).

27. Vedasi, ad esempio, David Truman, ‘The Governmental Process’ 510-15 (1951).

28. Vedasi, ad esempio, James Willard Hurst, ‘The Growth of American Law’ 3-5, 237 (1950); Glendon Schubert, ‘Constitutional Politics’ 8, 69-82 (1960); Jack W. Peltason, ‘A Political Science of Public Law’, Sw. Soc. Sci. Q. settembre 1953 pag. 51.

29. Vedasi, ad esempio, Hurst nota più sopra 28, pagg. 128-34; Murphy, Congress, nota 3 sopra, pagg. 251-56 Walter F. Murphy e C. Herman Pritchett. Courts, Judges. and Politics 274-81 (1961). Schubert nota 28 sopra, pagg. 37-44, 72-78; Vose, nota 6 sopra pagg. xxxiv-xxxvii. Peltason, nota 28 sopra. Clement E. Vose, ‘Litigation as a Form of Pressure Group Activity’, 319 ANNALS AM ACAD POL & SOC Sc!. 20 (1958).

30. Vedasi, ad esempio, Murphy e Pritchett, nota 29 sopra, pagg. 274,75; Schubert, nota 28 sopra, pagg. 37-40; Vose, nota 6 sopra, pagg. 236-37, 330-38.

31. Vedere Robert A. Dahl, ‘Pluralist Democracy in the United States’ pagg. 24, 329 (1967)

32. Vedasi, ad esempio, Rudolf Heberle, ‘Social Movements’ pag. 417 (1951); Erich Hoffer ‘The True Believer’ (1951). Per un’analisi critica di questa letteratura, vedere Doug McAdam ‘Political Process and the Development of Black Insurgency 1930-1970’ pagg. 7-11 (1982).

33. Hurst attaccò il più mitizzato degli eventi costituzionali, la Rivoluzione. “La gente voleva l’indipendenza nazionale in larga misura per motivi economici, ma diceva di volerla perché erano invasi i suoi diritti. Poiché la pressione contro cui si batteva era stata inizialmente imposta attraverso la legge, era un modo naturale di esprimere la sua resistenza”, Hurst, nota 28 sopra, pag. 3. Le rivendicazioni di diritti implicavano invariabilmente scelte politiche distributive perché per ogni diritto riconosciuto a una persona ci sarebbe stato un dovere corrispondente imposto a un’altra. Vedere Id.

34. Ad esempio Hurst ha contato i casi statali di legiferazione costituzionale e ha dimostrato che la stragrande maggioranza ha seguito della politica ordinaria , mentre Vose ha raccolto numerosi casi di studio federali di cui sono stati protagonisti riformatori dell’élite. Vedere Hurst, nota 28 sopra, pagg. 237-43; uno degli studi di Vose, in realtà, si occupava di un problema risolto nel corso del New Deal, la costituzionalità della legge sul salario minimo, ma le sollevazioni politiche che precedettero il decisivo caso presso la Corte Suprema, erano trattate non come politica costituzionale, bensì come influenze esterne. Vedasi Voce, nota 6 sopra, pagg. 197-239.

35. Vedere Vose, nota 6 sopra, pag. xvi.

36. E.E. Schattschneider, ‘The Semisovereign People: a Realist’s View of Democracy in America’, 7, (1960)

37. Id. pag. 71.

38. Peter Bachrach e Morton S. Baratz, ‘Two Faces of Power’, 56, Am.Pol.Sci.Rev. 947, 948 (1962).

39. Vedere Schattschneider, nota 46 sopra, pag. 10.

40. Vedere Nancy Fraser, ‘Unruly Practices’, 103-04 (1989); Schattschneider, nota 36 sopra, pag.8. Questa scoperta ha dato origine a un vasto e fertile corpo di studi giuridici. Vedere, ad esempio, Karl E.Klare, The Public/Private Distinction in Labor Law, 130, U.PA.L.REV. 1358 (1982). Per un esame della letteratura vedere Mark Kelman ‘A Guide to Critical Legal Studies’, 269-95 (1987).

41. Vedere Fraser, nota 40 sopra, pagg. 166-71.

42. Vedere, ad esempio, Rogert W. Cobb e Charles D. Elder, ‘Participation in American Politics’,64-80 (1972); Michael Lipsky, ‘Protest as a Political Resource’ in ‘Power and Change in the United States’, 161, 162-66 (a cura di Kenneth M. Dollbeare, 1969); Jack L. Wyalker ‘A Critique of the Elitist Theory of Democracy’, 60, Am. Pol. Sci. Rev. 285, 293-95 (1996).

43. Vedere Schattschneider, nota 36 sopra, 141-42.  

44. Come ha osservato Schattschneider, “idee universali nella cultura, idee concernenti l’uguaglianza, la coerenza, l’uguale protezione della legge, la giustizia, la libertà, la libertà di movimento, la libertà di espressione e associazione e i diritti umani tendono a socializzare i conflitti” sollecitando l’intervento e motivando appelli alla pubblica autorità. Id. pagg. 7-8; vedasi anche Stuart A. Scheingold, ‘The Politics of Rights’, 131-35 (1974) (che suggerisce che l’uso strategico della rivendicazione dei diritti può contribuire a rendere attiva una cittadinanza passiva e a organizzare gruppi in efficace unità politiche).

45. Vedere Bruce A. Ackerman, ‘The Storrs Lectures: Discovering the Constitution’, 93, Yale LJ,1013, 1051-52 (1984). La narrazione di Ackerman è coerente non solo con il modello anti-prevenzioni, che implicitamente evoca (vedansi pagg. 1040-41), ma anche con la genesi del diritto. In particolare Ackerman mostra che la legge costituzionale ufficiale e ufficiosa è situata in narrazione costruite a livello popolare. Vedere Bruce Ackerman, ‘We The People: Foundations’, 34-44 (1991).

46. Vedere Karen Orren, ‘Belated Feudalism: Labor, The Law and Liberal Development in the United States’ (1991). Poiché la Orren è più interessata ai vincoli costituzionali che alle intenzioni umane, il suo illuminante resoconto si interrompe prima di affrontare la questione del se il “compimento” costituzionale, come lei lo chiama, sia stato determinato dall’azione intenzionale guidata dal pensiero costituzionale. Vedasi id. 16, 163.

47. Vedere Forbath, nota 8 sopra, pagg. 38, 177-92; Victoria C. Hatram ‘Labor Visions and State Power’ 153-61 (1993).

48. Forbath mostra come questo regime privatizzò le dispute lavorative vietando forme ampie di azione collettiva come gli scioperi di solidarietà e i boicottaggi di portata cittadina, pur permettendo scioperi di base da parte di dipendenti di un particolare imprenditore. Vedere Forbath, nota 8 sopra, pagg. 62-105.

49. La retorica dei diritti si dimostra utile sia nel persuadere potenziali alleati sia nel giustificare la ribellione. Vedere id. pagg. 144-57.

50. Vedere id. pagg. 159-63. Come vedremo, Forbath si spinge anche oltre il modello della controprevenzione per discutere del ruolo della legge nel plasmare la consapevolezza dei sindacalisti.

51. Vedere John Gaventa, ‘Power and Powerlessness’, 12-13 (1980); Steven Lukes, ‘Power’ (1980).

52. Murray Edelman, ‘The Symbolic Uses of Politics’, 182 (1976).

53. Id., pag. 131.

54.  Vedere Antonio Gramsci, ‘Selections from the Prison Notebooks of Antonio Gramsci’, 245-46, (a cura e traduzione di Quintin Hoare e Geoffrey Nowell Smith, 1971).

55. Raimond Williams, ‘Marxism and Literature’, 110, (1977).

56. Vedere oltre le note 291-92 di accompagnamento al testo.

57. Vedere Nancy C.M.Hartsock, ‘Money, Sex and Power’, 96-100 (1983); Carole Pateja, ‘The Sexual Contract’, 142-43, 229 (1988).

58. Vedere Eugene D. Genovese, ‘Roll, Jordan, Roll: The World the Slaves Made’ 27 (Vintage Books 1976) (1974); E.P.Thompson, ‘Whigs and Hunters: The Origin of the Black Acft’, 263 (1975). Vari meccanismi medianti i quali la legge si dice “legittimi” l’ordine sociale sono analizzati in Kelta, vedi nota 40 sopra, pag. 269-95.

59. Vedere Scheingold, nota 44 sopra, pagg. 131-35.

60. Vedere id. pag. 91.

61. Vedere Edelman, nota 62 sopra, pagg. 18-19, 138. Stuart Scheingold sostiene analogamente che il “mito dei diritti” rassicura gli statunitensi che il sistema politico risponderà a reclami giusti. Anche se il mito a volte opera a favore del cambiamento fornendo parametri critici per la valutazione dell’operato del governo, “la sua tendenza dominante consiste certamente nel rafforzare lo stastus quo.” Scheingold, nota 44 sopra, pag. 91.

62. Vedere Morton J. Horwitz, ‘Rights’, 23, Harv.C.R.- C.L.L. Rev. 393, 399-400, 402-03 (1988). Per critiche simile avanzate da una prospettiva politica molto diversa, vedere Mary Ann Gledon, ‘Rights Talk’ (1991).

63.Vedere Leon FInk, ‘In Search of the Working Class’ (1994); Forbath, nota 8 sopra; Christopher L. Tomins, ‘The State and the Unions’ (1985).

64. Forbath spiega che l’”effetto più devastante” della legge decisa dai giudici non derivò direttamente dalle ingiunzioni, ma indirettamente dalla capacità della legge di plasmare il dibattito popolare sui sindacati. Linguaggio, simbolismo e immagini giuridiche erano raccolti dalla stampa antioperaia, dagli imprenditori e dai dirigenti ed erano utilizzati con grande effetto per instillare nella mente del pubblico una visione dei sindacati come “cospirazioni” intrinsecamente violente e criminali. Vedere Forbath, nota 8 sopra, pagg. 125-26. In mezzo a questo massacro, il discorso legale risultava attraente come “il quadro più sicuro entro cui contendere per legittimità e conforto”. Id. pag. 7, 65.

65. Vedere Id. pagg. 130-35; Fink, nota 63 sopra, pagg. 154-57. Senza alcuna pretesa causale, Tomlins osserva che l’AFL cominciò a comportarsi politicamente “come un gruppo economico d’interesse” piuttosto che come un “movimento popolare”. Tomlins, nota 63 sopra, pag. 76.

66. Forbath, nota 8 sopra, pag. 135. Vedasi anche Fink, nota 63 sopra, pagg. 154-58.

67. Sulla capacità dei gruppo privati di potere di utilizzare ai propri fini la dialettica giuridica vedere Genovese, nota 58 sopra, pag. 30 e 56 e Thompson, nota 58 sopra, pagg. 261-65.

68. Vedere sopra, note accompagnatorie del testo 57-50.

69. Vedere Fink, nota sopra 63, pag. 157.

70. Tomlins, nota 63 sopra, pag. 327.

71. Michel Foucault, ‘Power/Knowledge’ 142 (a cura di Colin Gordon e traduzione di Colin Gordon e altri, 1980).

72. Id. pag. 96.

73. Da una prospettiva dal basso, questo aspetto della teoria di Foucault ha il vantaggio di rivelare “sia la potenziale fragilità del potere, sia i modi in cui è vulnerabile al disordine”. Steven L. Winter, ‘The “Power” Thing’, 17 (1995) (manoscritto non pubblicato nell’archivio dell’autore).

74. Catharine A. MacKinnon, ‘Toward a Feminist Theory of the State’, 101 (1989); vedere anche Michael Schwartz, ‘Radical Protest and Social Structure’, 172-73 (1976) (che descrive la capacità di gruppi subordinati di modificare i rapporti di potere attraverso la disobbedienza).

75. Vedere James C.Scott, ‘Domination and the Arts of Resistance’, 3-4 (1990). Negli anni ’30, ad esempio, numerosi datori di lavoro rimasero genuinamente sorpresi quando i loro dipendenti, apparentemente leali e soddisfatti, aderirono in massa a sindacati esterni nel momento in cui essi apparvero in grado di sopravvivere alle rappresaglie dei datori di lavoro.

76. Vedere, in generale, McAdam, nota 32 sopra (per la valutazione dei modelli dell’insurrezione afro-americana del ventesimo secolo); Frances Fox Piven e Richard A. Cloward, ‘Poor Peoples Movements’ (1977) (per un esame dei movimenti di protesta di gruppi oppressi nell’America di metà del ventesimo secolo); James C. Scott, ‘Weapons of the Weak’ (1985) (che documenta le lotte storiche dei contadini in tutto il mondo).

77. Casi di studio hanno approfondito le dispute sul fatto che azioni di disturbo del potere popolare diretto siano state centrali per molti movimenti sociali statunitensi, tra cui il populismo, il sindacalismo nell’industria, il movimento per i diritti civili, e il movimento per il diritto allo stato sociale. Vedere, ad esempio, McAdal, nota 32 sopra, pagg.37-38; Pives e Cloward, nota sopra 76, pagg. 1-13; Schwartz, nota 74 sopra, pag. 173. 

[78] Vedere McAdam, nota 43 sopra, pag. 50; vedere anche Piven e Cloward, nota 76 sopra, pagg. 3-4. Hendrik Hartog descrive la consapevolezza dei diritti come un antidoto al fatalismo, “un’intensa convinzione che siamo titolari di diritti, che quando siamo offesi devono esistere riparazioni, che i modelli di autorità illegittima possono essere contestati, che il potere pubblico deve avere meccanismi istituzionali capaci di cancellare l’ingiustizia”. Hendrik Hartog, The Costitution of Aspiration and “The Rights That Belong to US All”, in ‘The Costitution and American Life”, 353,354 (a cura di David Thelen, 1988); vedere anche John Brigham, ‘Right Rage and Remedy Forms of Law in Political Discourse’ in ‘2 Studies in American Political Development’, 303, 309 (1987). Charles Tilly suggerisce che il collegamento tra rivendicazioni di diritti e protesta sociale non è specifico dei soli Stati Uniti, vedere Charles Tilly, ‘Collective Violence in European Perspective’ in ‘Violence in America’, 5,16,24 (a cura di Hugh Davis Graham e Ted Robert Gurr, 1969).

79. Patricia J. Williams, ‘The Alchemy of Race and Rights’ 153 (1991).

80. Vedere, ad esempio, Elizabeth M.Schneider, ‘The Dialectic of Rights and Politics, Perspectives from Women’s Movement’, 61, N.Y.U.L.Rev. 589, 610-11 (1986).

81. Vedere Scott, nota 75 sopra, pag. 74. Samuel Huntington ha proposto una teoria generale su come questo accade nell’arena politica statunitense. Vedere Samuel P. Huntington, ‘American Politics, The Promise of Disharmony’, 31-33 (1981).

82. Vedere Michael W.McCann, ‘Rights at Work’, 232-33; Mad J. Matsuda, ‘Looking to the Bottom: Critical Legal Studies and Reparations’, 22 Harv.C.R.- C.L.L. Rev. 323, 338 (1987). Per resoconti su questo modo di agire, vedere Staughton Lynd, ‘The Fight Against Shutdowns’, 141-47 (1982); e Randall Kennedy, ‘Martin Luther King’s Constitution: A Legal History of the Montgomery Bus Boycott’, 98, Yale L.J. 999, 999-1002 (1989).

83. Vedere Sean Wilentz, ‘Chants Democratic’, 242-47 (1984). Analogamente, nel racconto di Victoria Hattam l’AFL dimostrò non conservatorismo, bensì una forma di coscienza di classe realistica quando rivendicò il diritto all’azione collettiva equivalente a quello goduto dal capitale. Vedere Hattam, nota 47 sopra, pagg. 155-56. Il vivido studio di Gary Gerstle sui lavoratori del tessile a Rhode Island mostra i sindacalisti che utilizzano il dibattito statunitense per superare divisioni etniche, forgiare l’unità diclasse e sviluppare “attacchi militanti, persino radicali, al capitalismo”. Gary Gerstle, ‘Working Class Americanism’ 194 (1989).

84. Vedere Cover, nota 17 sopra, pag. 11.

85. Vedere Id. 12-14.

86. Vedere David Montgomery, ‘Workers’ Control in America’, 13-18 (1979); Frederick Winslow Taylor, ‘Scientific Management’, 79-85 (1947).

87. Vedere Cover, nota 17 sopra, pagg. 12-14.

88. Vedere Carter Goodrich, ‘The Miner’s Freedom’, 59-61 (1925); Montgomery, nota 86 sopra, pag. 13.

89. Vedere Cover, nota 17 sopra, pagg. 12-14.

90. Anche i datori di lavoro si consideravano legiferatori e le istituzioni legali ufficiali agirono in genere a protezione della loro giurisdizione. Vedere Forbath, nota 8 sopra, pagg. 59-66 (che descrive l’utilizzo delle ingiunzioni dei tribunali per imporre le proscrizioni del sindacalismo da parte dei datori di lavoro); Christopher L. Tomlins, ‘Law, Labor and Ideology’ in ‘The Early American Republic’, 278-90 (1993) (narra le deleghe ai datori di lavoro, da parte dei tribunali, del potere di imporre codici di comportamento sul luogo di lavoro).

91. In questo tipo di regime, i sindacati regolavano semplicemente la condotta dei propri membri. Poiché i membri erano vincolati dalle norme sindacali ad astenersi dal lavorare a condizioni che non fossero quelle approvate, le interruzioni del lavoro erano causate dal rifiuto dei padroni di accettare le condizioni sindacali. Per un resoconto vivido di questo processo legislativo in un sindacato di operai dei laminatoi,  vedere David Montgomery, ‘The Fall of the House of Labor’, 9-13 (1987).

92. Ad esempio il famoso accordo ‘Central Competitive Field’ nell’industria del carbone bituminoso – celebrato dai sociologi come la marea del futuro – fu elaborato in un “congresso congiunto” cui parteciparono 32 delegati sindacali eletti (otto per ciascuno dei quattro stati del settore) e da 32 delegati degli imprenditori distribuiti con lo stesso criterio. Vedere Louis Bloch, ‘Labor Agreements in Coal Mines’, 76-77 (1931). La procedura iniziò con mesi di anticipo con i sindacati locali che adottavano deliberazioni che proponevano condizioni. Poi l’assemblea sindacale nazionale accolse un programma di rivendicazioni che miravano a rappresentare “un compromesso tra le deliberazioni sottoposte dai sindacati locali”. Id. pagg. 74-75. Il congresso congiunto fu condotto in conformità alla procedura parlamentare e ogni accordo necessitava del voto unanime dei delegai e dell’”adozione” da parte di un voto referendario degli appartenenti al sindacato. Vedere Id. pagg. 79-81. Una volta adottato, l’accordo divenne “legge” del sindacato e i membri rischiavano sanzioni sindacali non solo nel caso di crumiraggio (ad esempio lavorare per un imprenditore che non avesse accettato l’accordo come legge), ma anche per le violazioni degli obblighi del sindacato previsti dall’accordo.

93. Vedere Gaventa, nota 51 sopra, pagg. 6-7: McAdam, nota 32 sopra,pagg. 54-56; Piven e Cloward, nota 76 sopra, pagg. xxi-xxiii.

94. Vedere Robert W. Gordon, ‘Legal Thought and Legal Practice in the Age of American Enterprise, 1870-1920’ in ‘Professions and Professional Ideologies in America’, 70,77,81 (a cura di Gerald L. Goison, 1983).

95. Vedere Id. pagg. 72-81

NOTE parte 2

96. Vedere James R. Green, ‘The World of the Worker’ , 93-97 (1980); Selig Perlman, ‘A History of Trade Unionism in the United States’, 250-51 (1929); Philip Taft, ‘Organized Labor in American History’, 341-51, 355-60 (1964).

97. Labor Its Grievances, Protests and Demands, 27, Am. Federationist, 33, 33-34 (1920) (pubblicazione delle dichiarazioni del congresso).

98. U.S.Const. Amend. XIII, par. 1.

99. Vedere Labor Its Grievances, Protests and Demands, nota 97 sopra, pag. 35.

100. Vedere Kansas Industrial Court Act, sez. 29, par. 3(a), 6, 1920,  Kan. Spec. Sess. Laws 38. 39. Dopo aver evocato questo ampio linguaggio, apparentemente ricavato da Munn contro Illinois, 94 U.S. 113. 126 (1876), il parlamento ha poi specificato le cinque industrie così “coinvolte”: lavorazione degli alimenti, fabbriche di vestiario, estrazione e produzione di combustibili, trasporto di alimenti, tessili e combustibili e servizi pubblici e vettori comuni.

101. Vedere Kansas Industrial Court Act par. I. 7, 8, pagg. 36-37, 39-41.

102. Id.par. 9, pag. 41.

103. Vedere Id. par. 20, pag. 45.

104. Vedere Id. par.1, pagg. 36-37.

105. Thomas L. Monninger, ‘The Fight of Alexander Howat for the Right to Strike’, 27 (1946) (tesi di dottorato non pubblicata, Kansas State Teachers’ College) (in archivio presso l’autore).

106. Vedere Domenico Gagliardo, ‘The Kansas Industrial Court’, 38-39 (1941).

107. Vedere, ad esempio, Coppage contro Kansas, (1915) (che annullava il divieto statale di contratti di assunzioni subordinati alla non iscrizione del dipendente al sindacato [‘yellow dog contracts’ nell’originale – n.d.t.]; Lochner contro New York, 198, U.S. 45 (1905) (che annullava la legge statale sull’orario massimo di lavoro). Solo la sentenza decisa con cinque voti contro quattro nel caso Wilson contro New, 243 U.S. 332 (1917) parve offrire sostegno alla legge e si poteva distinguere per due convincenti motivazioni. In New la Corte confermò la legge Adamson, una legge federale che stabiliva temporaneamente i salari dei ferrovieri. Ma tale legge era limitata al settore ferroviario che da molto era sottoposto a regole in base al motivo che era “in un certo senso un’attività pubblica”. Id. a pag. 347. Inoltre la Corte del caso New sottolineò che il Congresso aveva approvato la legge Adamson unicamente sotto la minaccia di uno sciopero nazionale dei ferrovieri che determinava il pericolo di “un danno infinito all’interesse pubblico”. Id. pag. 348.

108. Vedere Daniel T. Rodgers, ‘In Search of Progressivism’, Rev. Am. Hist., Dic. 1982 pagg. 113.32.

109. L’attacco progressista al pensiero incentrato sui diritti fondamentali è vividamente narrato in Morton J. Horwitz, ‘The Transformation of American Law 1870-1960’ (1992).

110. Vedere Gary Dean Best, President Wilson’s Second Industrial Conference 1919-20’, Lab. Hist., 505, 519 (1975); vedere anche note 299-307 più avanti e il testo accompagnatorio.

111. Vedere Henry J. Allen ‘The Party of the Third Party, The Story of the Kansas Industrial Relations Court, 140, (1921).

112. Vedere Ernest C. Carman, ‘The Outlook from the Present Legal Status of Employers and Employees

in Industrial Disputes’, 6, Minn.L.Rev., 533, 557-58 (1922); W.L.Huggins, Discorso alla camera dei deputati del Kansas, (gennaio 1920), in Allen, nota 111 sopra, pag. 83; ‘The Judicial Adjustment of Industrial Controversies’, 43, Bench e B. (n.s.) 151, 152 (1920); Sidney Post Simpson, ‘Costitutional Limitations on Compulsory Industrial Arbitration, 38, Harv. L. Rev. 753, 784-85 (1925); J.S.Young, ‘Industrial Courts: With Special Reference to the Kansas Esperiment’, 5, Minn. L. Rev. 353, 354-55 (1921).

113. Vedere ‘The Industrial Court’, New York Times, 18 febbraio 1921, pag. 10; ‘The Kansas Challenge to Unionism’, New Republic, 1 giugno 1921, pag. 3.

114. Huggins, nota 112 sopra, pag.85. Qui Huggins segue all’ammonimento di Walter Bagehot che al fine di accogliere il progresso, la Costituzione andrebbe modifica nello stile di “fiduciari che diano attuazione a un testamento mal redatto”. Woodrow Wilson, ‘Congressional Government’ 164 (Meridian Books, 1956) (1885).

115. Allen, nota 111 sopra, pag. 156.

116. Huggins, nota 112 sopra, pag. 85.

117. Citato in Gagliardo, nota 106 sopra, pagg. 39-40.

118. Vedere ‘Says Kansas Public Backs Labor Court’, N.Y.Times, 26 febbraio 1922, pag. 14.

119. Vedere, ad esempio, la lettera di T.J.Alvin, presidente della Northern Kentucky Employers Ass’n, a Henry J. Allen, governatore del Kansas (16 novembre 1920) (Documenti di Henry J. Allen, nell’archivio presso la Divisione Manoscritti della Libreria del Congresso) (di seguito ‘Allen Papers’), contenitore B31; lettera di D.M.Kitselman, vicepresidente della Kitselman Brothers (Indiana), a Henry J. Allen (6 gennaio 1921), in Allen Papers, sopra, contenitore B33; lettera di Theo A. Randall, segretario della National Brick Manufacturers Ass’n (Indiana) a Henry J. Allen (27 novembre 1920), in Allen Papers, sopra, contenitore B29; lettera di Charles B. Smith, avvocato (Ohio), a Henry J. Allen (20 novembre 1920), in Allen Papers, sopra, contenitori B30.

120. Vedere, ad esempio, Henry J. Allen, ‘What About the Public?’, Nation Bus, giugno 1920 pag. 18; John Al Fitch, ‘Industrial Peace by Law – The Kansas Way’ , Survey, 3 aprile 1920, pag. 7.

121. Vedere Mark Barenberg, ‘The Political Economy of the Wagner Act: Power, Symbol and Workplace Cooperation”, 106 HARV. L. REV. 1379, 1431-39 (1993).

122. Petizione di 34 dipendenti della Atchison, Topeka & Santa Fe Railway a Henry J. Allen (8 gennaio 1920) (documenti di Frank P. Walsh archiviati per la New York Public Library (qui di seguito i “Documenti Walsh”), contenitore 9, cartella 60.

123. Lettera di Leo T. Smith, presidente locale, Ordine dei telegrafisti delle ferrovie (Chanute, Kansas) a Frank P. Walsh, procuratore (8 gennaio 1920), in Documenti Walsh, nota 122 sopra, contenitore 9, cartella 60.

124. Vedasi, ad esempio, Howat Speaks at Hutchinson, Workers Chron. 19 agosto 1921 pag. I; Mine Workers Officials Arrested for Contempt, Workers Chron. 11 febbraio 1921, pag. II; Mine Worker Officials Given One Year Each, Workers Chron. 18 febbraio 1921 pag. I; Six Months in Jail and $500 Fine, Workers Chron., 15 luglio 1921, pag. I.

125. American Fed’n of Labor, Report of Proceedings of the Fortieth Annual Convention, 378 (1920).

126. Vedere oltre, note 288-90 e testo accompagnatorio. Per una lista dei casi di invalida di ingiunzioni contro gli scioperi in base al Tredicesimo Emendamento vedere James Gray Pope, Labor and the Constitution: From Abolition to Deindustrialization, 65, Tex. L. Rev. 1071, 1097 n.179 (1987).

127. Costituzione degli Stati Uniti, Emendamento XIII, paragrafo I.

128. Bailey contro Alabama, 219 U.S. 219, 241 (che annullava la legge dell’Alabama sul peonaggio per debiti).

129. Vedere William E. Forbath, The Ambiguities of Free Labor: Labor and the Law in the Gilded Age. 1985 Wis.L.Rev. 767, 795-800; Pope, nota 126 sopra, pagg. 1083-85.

130. Dibattito tra Samuel Gompers e Henry J. Allen alla Carnegie Hall, New York, 28 maggio 1920, pag. 15 (1920) (di seguito Dibattito Gompers-Allen). Questa tesi è presentata in modo più ricercato in Duel-Miller Industrial Relations (Anti-Strike) Bill: Hearings Before the Joint Labor and Indus.Comm. (N.Y., 1 marzo 1972) (testimonianza di Samuel Gompers, presidente dell’American Federation of Labor), ristampato in 29 Am. Federationist, 253, 259-61 (1922) (di seguito Testimonianza Gompers).

131. J.[H] Walker, Only Worker Suffers, Workers Chron. 29 aprile 1921, pag. 3.

132. Vedere oltre, testo che accompagna la nota 509.

133. Testimonianza Gompers, nota 130 sopra, pag. 260.

134. Id.

135. Fitch, nota 120 sopra, pag. 8. Victor Olander del Seamen’s Unione scrisse che “la libertà è reale solo quando può essere resa effettiva”. Con ‘effettiva’ Olander intendeva più che la capacità strumentale di influenzare gli imprenditori. Egli trovava un valore intrinseco nel diritto degli individui di “agire con altri individui in questioni riguardanti il loro rapporto personale con essi”. Victor A. Olander, Compulsory Arbitration, Shoe Workers J., luglio 1920, pag. 6.

136. Individual Contract Is Named “Yellow Dog”, Workers Chron., 27 maggio 1921, pag. 2.

137. L’espressione “libertà come atto” è stata ideata da Carole Pateman. La Pateman offre un fondamento teorico agli argomenti piuttosto disarticolati del movimento del lavoro in Pateman, nota 57 sopra, pagg. 146-49.

138. Frank P. Walsh, Henry Al[l]en’s Industrial Court, Workers Chron., 11 giugno 2013, pag. 3,

139. Questa tesi è stata sviluppata in origine come contestazione delle ingiunzioni contro i lavoratori. Poiché la ragionevolezza nella giurisdizione poteva essere esercitata solo per proteggere i diritti di “proprietà”, le ingiunzioni contro i lavoratori si basavano necessariamente sull’idea che uno sciopero violasse un qualche diritto di proprietà del datore di lavoro. Vedere Forbath, nota 8 sopra, pagg. 85-88. In conseguenza, sostenevano i sindacalisti, le ingiunzioni contro i lavoratori erano analoghe allo schiavismo, perché in entrambi i casi erano riconosciuti diritti di proprietà del lavoro umano.

140. Dibattito Gompers-Allen, nota 130 sopra, pag. 4; vedere anche Judicial Usurpation Again Shown by High Court, Workers Chron. 21 gennaio 1921, pag. I (“Il lavoro non può essere venduto a meno di vendere l’uomo”).

141. Olander, nota 135 sopra, pag. 7. Per una dichiarazione simile di Gompers vedere John P. Frey, The Labor Injunction, 91, 98 (n.d.) (estratto stampa del rapporto annuale 1922 del presidente Gompers al congresso dell’AFL) (di seguito Rapporto Gompers 1922).

142. J.H.Walker, The Union or “Closed Shop”, Workers Chron., 24 dicembre 1920, pag. I.

143. Vedere So that’s that, Carpenter, giugno 1925, pag. 30.

144. “Can’t-Strike” Laws Intended To Break Labor’s Spirit, Workers Chron. 24 febbraio 1922, pag. 2.

145. Parsons’ Labor Body Endorses Howat, Workers Chron. 28 ottobre 1921, pag. 1.

146. Dibattito Gompers-Allen, nota 130 sopra, pag. 10. Questa tesi è divenuto più elaborata e ha occupato un vasto spazio nel ragionamento di Gompers nel tempo. Vedere Samuel Gompers, Address Before The Joint Session of the New York State Legislature (30 marzo 1920) in Samuel Gompers on the Kansas Court of Industrial Relations Law, 17, 21-23 (1920), ristampato in Allen, nota 111 sopra, (a cura Amo Press, 1971) (Di seguito Gompers sulla corte del Kansas); Testimonianza Gompers, nota 130 sopra, pagg. 259-61.

147. Parsons’ Labor Body Endorses Howat, nota 145 sopra, pag. 1.

148. Discorso di Samuel Gompers davanti a una Sessione Congiunta del Parlamento dello Stato del New Jersey (22 marzo 1920), in Gompers on the Kansas Court, nota 146 sopra, pagg. 3, 7; vedere anche Dibattito Gompers-Allen, nota 130 sopra, pag. 103; Andrew Furuseth, Labor and Freedom 14 (1920), in Documenti Walsh, nota 122 sopra, contenitore 119 (opuscolo a stampa del discorso davanti al Congresso Costituzionale dell’Illinois, 7 aprile 1920).

149. John A. Freeman, Forgetting American Principles: Fallacies in Ant-Strike Agitation, 29, Am. Federationist, 839 (1922).

150. Vedere Walker, nota 131 sopra.

151. Atti dell’udienza pubblica davanti al Senato e alla Camera dei rappresentanti dello stato del Kansas a proposito della proposta di legge della Camera No. 1, pag. 88  (8 gennaio 1920) [Di seguito ‘Atti del Kansas’] in Documenti Walsh, nota 122 sopra, contenitore 9.

 NOTE parte 3

[151] Allen, vedere nota 111 sopra, pag. 82

[153] Worland Mines To Remain on Strike, Pittsburg Daily Headlight, 17 ottobre 1921, pag. I

[154] 5 U.S. (I Crunch) 137 (1803)

[155] Vedere American Federation of Labor Report of Proceedings of the Forty-First Annual Convention, 125 (1921) [di seguito ‘AFL Forty-First Convention’], John P.Frey, Shall the People of the Supreme Court be the Final Voice in Legislation? Am.Federationist 629, 633-35 (1922). Il movimento del lavoro non fu il solo di questa idea: una varietà di movimenti sociali mise in atto campagne per l’abolizione della revisione giudiziaria. Vedere William G.Ross A Muted Fury: Progressives And Labor Unions Confront the Courts, 1890-1937, pag. 27, 32 (1994).

[156] Vedere Forbath, nota 8 sopra, pagg. 147-48, 154-56.

[157] V. Id. pagg. 156-58

[158] V.Id. pagg. 150-52, 200-03.

[159] Vedere ad esempio Duplex Printing Press Co. v. Deering, 254 US 443, 468-75 (1921) (che affermava che le sezioni 6 e 20 si limitavano a codificare la precedente legge di fatto). Anche prima della Duplex i tribunali federali inferiori trovarono altri mezzi per confermare le ingiunzioni nonostante le due sezioni.

[160] AFL Twenty-Ninth Convention, nota 10 sopra, pag. 313..

[161] Labor in Defiant Mood, Kan.City Star, 24 febbraio 1921 pag.I.

[162] Vedere Priscilla Long, Where the Sun Never Shines: A History of America’s Bloody Coal Industry, 88-89 (1989); John H.M.Laslett, Swan Song or New Social Movement? Socialism and Illinois District 12, United Mine Workers of America, 1919-1926, in Socialism in the Heartland 170 (a cura di Donald T. Critchlow, 1986); Alan Jay Singer, “Which Side Are You On?” Ideological Conflict in the United Mine Workers of America, 1919-1928, pag. 22 (tesi di laurea non pubblicata, Rutgers University, New Brunswick, N.J.( (in archivio presso Univ.Microfilms Int.)

[163] Vedere Herbert G. Gutman, Power & Culture: Essays on American Working Class, 126-127 (1987).

[164] Vedere Goodrich, nota 88 sopra, pagg. 56-57. Sulla scarsità di controllo diretto nelle miniere vedere Keith Dix, Work Relations in the Coal Industry, 51-52 (1977) e Singer, nota 162 sopra, pagg. 23-24.

[165] Vedere Goodrich, nota 88 sopra, pagg. 79-89.

[166] Vedere Dix, nota 164 sopra, pagg. 58-59.

[167] U.S.Coal Comm’n: Report of the United States Coal Commission, 1307 (1925)

[168] Industrial Relations Court, N.Y.Times, 14 giugno 1921, pag. 14.

[169] Vedere Gagliardo, nota 106 sopra, pag.24.

[170] Vedere McALister Coleman, Men and Coal, 88-89. Melvyn Dubofsky e Warren Van Tine, John L. Lewis, A Biography, 115 (1977).

[171] Vedere ad esempio John Brophy, A Miner’s Life, 142 (1964) (cita discorsi tenuti da Howat a sostegno dei diritti dei minatori); Singer, nota 162 sopra, pag. 116.

[172] James Cannon, The Story of Alexander Howat, Liberator, aprile 1921, pag. 25.

[173] Howat offre un bell’esempio della teoria di James Scott del rapporto tra carisma e “cultura sotterranea” [hidden transcripts] della resistenza. Scott suggerisce che le persone sviluppano un’attrattiva carismatica nei confronti di un gruppo dominato quando danno voce a “una cultura sotterranea che nessuno ha ancora avuto il coraggio di sbattere in faccia al potere”. Scott, nota 75 sopra, pag. 20, 221-22. Mentre la maggior parte dei leader dell’UMW, nel salire la scala dell’ufficialità sindacale,  tendeva a giungere a compromessi sulla libertà dei minatori, la dedizione di Howat restò immutata.  Sulla tendenza dei dirigenti ad abbandonare la libertà dei minatori vedere Singer, nota 162 sopra, pagg. 44-48.

[174] Gene DeGruson, Goat’s House, 31 (1986) (poesie basata su ricordi di minatori che conobbero Howat).

[175] Per una descrizione del ruolo di Walker nel garantire i diritti dei minatori in Illinois, vedere John H. Keiser, John H.Walker: Labor Leader from Illinois, in Essays in Illinois History, 75, 78-79 (a cura di Donald F. Tingley, 1968). Vedere anche Eugene Staley, History of the Illinois State Federation of Labor, 308 (1930).

[176] Staley, nota 175 sopra, pag.308-09. John Keiser osserva analogamente che Walker “vedeva le cose come giuste o sbagliate, le personalizzava e idealizzata”. Osserva che Walker fiorì nel “clima moralistico” dell’era progressista, ma ebbe minor successo dopo la prima guerra mondiale. Vedere Keiser, nota 175 sopra, pag. 78.

[177] Vedere, ad esempio, lettera di John H. Walker, Presidente, Illinois State Federation of Labor, a Felix Frankfurter, Professore, Facoltà di Legge dell’Università di Harvard (28 maggio 1921) (Documenti di John H. Walker nell’archivio dell’Illinois Historical Survey, Urbana, Ill.) (di seguito ‘Documenti Walker’), cartella 106; lettera di John H. Walker a Felix Frankfurter (5 agosto 1921), in Documenti Walker, sopra, cartella 1001; lettera di Felix Frankfurter a John H. Walker (2 settembre 1921), in Documenti Walker, sopra, cartella 112. Walker fece anche l’esperienza di redigere una proposta di legge trasformata in legge. Vedere Keiser, nota 175 sopra, pag. 79.

[178] Lettera di Alexander Howat, Presidente, Distretto 14, United Mine Workers of America, a John H. Walker (8 marzo 1921) in Documenti Walker, nota 177 sopra, cartella 103.

[179] Lettera di John H.Walker a Alexander Howat (10 marzo 1921) in Documenti Walker, nota 177 sopra, cartella 103.

[180] Give Strikers Full Support, Walker Says, Pittsburg Daily Headlight, No.21, 1921 pag.I

[181] Lettera di Alexander Howat a John H. Walker (19 luglio 1921) in Documenti Walker, nota 177 sopra, cartella 109.

[182] Lettera di John H. Walker a Alexander Howat (21 febbraio 1921) in Documenti Walker, nota 177 sopra, cartella 102.

[183] Refusing to be Shackled, Workers Chron. 12 agosto 1921, pag. I

[184] Lettera di Alexander Howat a John H. Walker (19 luglio 1921) in Documenti Walker, nota 177 sopra, cartella 109.

[185] Industrial Court Bares Its Teet to Labor, Workers Chron., 18 febbraio 1921, pag. I; vedere anche Oscar Ameringer, Kansas Battle a Prologue to Greater Fight, Workers Chron., 2 dicembre 1921, pag. I (contenente l’osservazione che “in una società divisa in ricchi e poveri, la legge è espressione della volontà dei ricchi).

[186] Give Strikers Full Support, Walker Says, nota 180 sopra, pag. 8.

[187] Vedere Miners Vote To Stop Work, nota 22 sopra, pag.  I

[188] Vedere, Workers Chron., 16 aprile 1920, pag. I.

[189] J.H.Walker, The Kansas Strike Situation, Workers Chron., 9 dicembre 1921,pag. 6.

[190] Give Strikers Full Support, Walker Says, nota 180 sopra, pag. 8 (parafrasi del giornalista).

[191] Ved. Hon. Redmond S. Brennan, Chief Counsel, Kansas Mine Workers, Discorso al ventinovesimo congresso consecutivo e quarto biennale, Distretto 12, UMW of A. 4-5 (14 novembre 1921) (Di seguito ‘Discorso Brennan’) in Documenti Walsh, nota 122 sopra, contenitore 63.

[192] Vedere The A.F. of L. Back up the Miners’ Fight, nota 188 sopra.

[193] Pres. Howat Spoke at Parsons, Workers Chron., 18 marzo 1921, pag. 1.

[194] Howat Is Voted Full Support in Any Strike, Pittsburg Daily Headlight, 9 marzo 1920 pag. I.

[195] Vedere Gagliardo, nota 106 sopra, pag. 173.

[196] Cannon, nota 172 sopra, pag. 25.

[197] Vedere Howat and Other Officials of U.M.W.A. Are Sent to Jail, Pittsburg Daily Headlight, 9 aprile 1920, pag. I.

[198] The A.F. of L. Back up the Miners’ Fight, nota 188 sopra.

[199] Howat out of Jail to Make Speech; Calls Allen Skunk, Pittsburg Daily Headlight, 12 aprile 1920, pag. I; vedere anche Howat Greets Mass Meeting, Workers Chron., 16 aprile 1920, pag. 2.

[200] Vedere Gagliardo, nota 106 sopra, pag. 176; Raise All Questions as to Court Law Tomorrow, Pittsburg Daily Headlight, 26 aprile 1920, pag. I.

[201] Vedere Gagliardo, nota 106 sopra, pagg. 134-36.

[202] Vedere Dubofsky e Van Tine, nota 170 sopra, pag. 65.

[203] Vedere Arrest Howat State’s Move, Pittsburg Daily Headlight, 17 febbraio 1921 pag. I.

[204] 272 U.S. 306 (1926).

[205] Vedere Felony Charge Against Howat, Pittsburg Daily Headlight, 17 febbraio 1921, pag. I. Hopkins ottenne anche condanne per oltraggio alla corte contro Howat e sette dirigenti per aver violato ingiunzioni contro lo sciopero emesse in precedenza, una vicenda raccontata più oltre nelle sezioni VII.A e VII.C.

[206] I minatori e i loro oppositori non furono d’accordo sui fatti basilari della causa, che sono interamente descritti da un giudice della Corte dell’Industria in Clyde M. Reed, The Kansas Court of Industrial Relations, Nation, 6 aprile 1921, pagg. 505, 505-06. Vedere anche The History of the Mishmash Case, Workers Chron., 29 luglio 1921, pag. I.

[207] Vedere Finds for Boy and Orders Pay, Pittsburg Daily Headlight, 18 febbraio 1921, pag. I.

[208] Vedere Id. Labor Court Calls Howat as Witness, Pittsburg Daily Headlight, 17 febbraio 1921, pag. 1.

[209] Vedere Asserts Boy Will Not Collect Pay in Court, Pittsburg Daily Headlight, 19 febbraio 1921m pag. 1.

[210] Id.

[211]  Vedere MIshmash Refuses to Accept $ 32 Interest, Pittsburg Daily Headlight, 23 febbraio 1921, pag. 1.

[212] Howat Declares I.C. Can Not End Strikes,  Pittsburg Daily Headlight, 16 febbraio 1921, pag. 6.

[213] Vedere Asserts Boy Will Not Collect Pay in Court, nota 209 sopra; Finds for Boy and Orders Pay, nota 207 sopra; Miners Had To Go on Stand, Pittsburg Daily Headlight, 15 febbraio 1921, pag. 1.

[214] The Industrial Court, nota 113 sopra.

[215] Reed, nota 206 sopra, pag. 506.

[216] Plan Labor Rally at Columbus Trial, Pittsburg Daily Headlight, 13 giugno 1921, pag. I (riporta l’appello a unirsi).

[217] Vedere Miners Returning Slowly, Pittsburg Daily Headlight, 5 luglio 1921, pag. 1.

[218] Vedere Gagliardo, nota 106 sopra, pag. 179;  … Jury …Case, Pittsburg Daily Headlight, 29 giugno 1921 pag. I (titolo solo parzialmente leggibile); … Jury … Night, Pittsburg Daily Headlight, 30 giugno 1921, pag. I (titolo solo parzialmente leggibile); Finds … Guilty, Pittsburg Daily Headlight, 1 luglio 1921 pag. I (titolo solo parzialmente leggibile): Jail Term and a Fine of $ 500, Pittsburg Daily Headlight, 8 luglio 1921, pag. I.

[219] Jury Disagrees with the Law, Workers Chron., 8 luglio 1921, pag. 1 (con la pubblicazione della dichiarazione giurata). Il Workers Chronicle ristampò la dichiarazione giurata con tutti i dodici nomi, ma secondo Gagliardo solo 11 fimarono; vedere Gagliardo, nota 106 sopra, pag. 179.

[220] Vedere Howat and Dorchy Committed to Jail, Workers Chron., 30 settembre 1921, pag. I.

[221] Vedere Kansas Miners on Strike Industrial Court Impotent. Workers Chron., 7 ottobre 1921 pag. I.

[222] Vedere Miners Vote to Stop Work, nota 22 sopra.

[223] State of Kansas, The Court of Industrial Relations, 3, (1920) (dichiarazione preliminare del governatore Henry J. Allen).

[224] Vedere Allen, nota 111 sopra, pagg. 272-73; Herbert Feis, The Kansas Court of Industrial Relations, Its Spokesmen, Its Record, 37, Q.J.Econ. 705, 708-09 (1923).

[225] Vedere Bureau of Labor Statistics, U.S.Dept of Labor, Bollettino No. 332, Kansas Court of Industrial Relations, 9-11 (1923); Gagliardo, nota 106 sopra, pag. 60, 73-77, 79-82.

[226] Vedere Gagliardo, nota 106 sopra, pagg. 123-24.

[227] Vedere Id. pagg. 122-23.

[228] Vedere Finds for Boy and Orders Back Pay, nota 207 sopra.

[229] Vedere Gagliardo, nota 106 sopra, pag. 94, 98.

[230] Miners Vote to Stop Work, nota 22 sopra.

[231] Id. (parafrasi del giornalista).

[232] Vedere Id.

[233] Vedere Id.

[234] Vedere Lewis Suspends District No. 14, Pittsburg Daily Headlight, 13 ottobre 1921, pag. I: Miners Convention Finishes Its Work, Pittsburg Daily Headlight, 5 ottobre 1921, pag. 1; Miners Who Work To Help Finance Strike, Pittsburg Daily Headlight, 8 ottobre 1921, pag. 1; lettera di John H. Walker a V.A.Olander, segretario-tesoriere, Illinois State Federation of Labor (26 ottobre 1921), in Documenti Walker, nota 177 sopra.

[235] Miners Vote to Stop Work, nota 22 sopra, pag. 2.

[236] Vedere Kansas Miners on Strike Industrial Court Impotent, nota 221 sopra.

[237] Vedere Feis, nota 224 sopra, pagg. 722-24.

[238] John Hugh Bower, The Kansas Court of Industrial Relations, 95-96 (1922).

[239] Feis, nota 224 sopra, pag. 722.

[240] Secondo Domenico Gagliardo, il principale studioso della Corte dell’Industria, Howat si era così abituato al potere che era afflitto da “un’audacia che frequentemente appariva dittatoriale e sfrontata”, cosicché combatteva la corte “con asprezza, coraggiosamente, ciecamente”; Gagliardo, nota 106 sopra, pag. 25. Dubosky e Van Tine dipingono Howat come un settario inetto che “posava da difensore della base” ed era “incapace di distinguere tra gli scioperi per una buona causa e quelli senza motivo”, Dubofsky & Van Tine, nota 170 sopra, pag. 115. Per Maier Fox, il più recente storico ufficiale dell’UMW, la lotta contro la Corte dell’Industria divenne presto “semplicemente lo sfondo di una lotta interna al sindacato”, Maier B. Fox, United We Stand, 217 (1990).

[241] L’analisi della narrativa presentata qui e nelle parti V-VII è basata sulla cornice proposta da Patricia Ewick e Susan S. Silbey in Subversive Stories and Hegemonic Tales: Towards a Sociology of Narrative, 29 L. & Soc’y Rev. 197 (1995).

[242] La mia espressione “attivisti locali” include sindacati e singoli attivisti locali che non detenevano posizioni sindacali superiori al livello locale.

[243] Chas. Frohne, Lettera, J.Electrical Workers and Operators, gennaio 1923, pag. 90.

[244] Sindacato locale 3101, Risoluzione, Ill.Miners Practice True-Blue Unionism, Workers Chron., 10 dicembre 1920, pag.I.

[245] Godcharles contro Wigeman, 6 A. 354, 356 (Pa. 1886).

[246] Vedere, ad esempio, Sindacato Locale 146, Risoluzione, Workers Chron., 18 novembre 1921, (“tentativi di incatenare il lavoro sindacalizzato al ceppo della schiavitù proprietaria di uomini”); Jim Lyle, Lettera, Answers Crockett, Workers Chron., 16 settembre 1921 pag. 2 (“i nostri dirigenti sindacali in manette”); John Loftus, Poesia, Slavery, Workers Chron., 11 marzo 1921, pag. I (“stretti ancor più ai ceppi”); Sindacato Locale 3777, Risoluzione, Workers Chron., 9 gennaio 1920, pag. I (“uomini messi alla frusta”).

[247] Georgette M. Bulot, Lettera, A Letter from a Little Girl, Workers Chron., 30 dicembre 1921, pag. 4.

[248] H.W.Fairchild, Lettera, Workers Chron., 30 dicembre 1921, pag. 2; vedere anche Topeka Industrial Council Endorses Howat and Dorchy, Workers Chron. 21 ottobre 1921 pag. 2 (“La storia della classe operaia è oggi una lotta continua e nella quale ci sono stati scioperi per la libertà e la giustizia contro i loro oppressori”).

[249] John Loftus, Poesia, Libertà, Workers Chron., 11 marzo 1920, pag. 1.

[250] Topeka Industrial Council Endorses Howat and Dorchy, nota 248 sopra.

[251] Vedere ad esempio Bulot, nota 247 sopra; Mike Kerley, Lettera, Workers Chron., 16 settembre 1921, pag. 4; Joe Termine, Lettera, Justice Shall Soon Prevail, Workers Chron., 20 gennaio 1922, pag. 4. Topeka Industrial Council Endorses Howat and Dorchy, nota 248 sopra; Workers Chron. 4 marzo 1921 pag. 2 (editoriale non titolato).

[252] American Fed’n Of Labor, Report of Proceedings of the Thirty Second Annual Convention 185 (1912) (di seguito ‘AFL Thirty-second Convention).

[253] Vedere International Workers of the World, You Kansas Coal Miners! (1921) in Documenti Allen, nota 119 sopra, contenitore B34. Questa interpretazione ristretta contrastava fortemente con la visione ampia dell’IWW a proposito dei diritti del Primo Emendamento. Vedere David M. Rabban, The IWW Free Speech Fights and Popular Conceptions of the Free Expression Before World War, 80 Va.L.Rev. 1055 (1994).

[254] Vedere, ad esempio, T.R.Ferguson, Two Notable Criminal Bills, Workers Chron., 23 aprile 1920, pag. 4 (La legge nega ai lavoratori i loro “diritti costituzionali statunitensi” ed è “incostituzionale, illegale e non-statunitense”); Sindacato Locale 3777, Risoluzione, nota 246 sopra (che sostiene che la legge “cerca di privarci del nostro diritto di agire collettivamente, quanto all’accettare o rifiutare di lavorare”, revocando così quella sezione della Carta dei Diritti dello Stato del Kansas e anche il Tredicesimo Emendamento della Costituzione Federale che vieta ‘la servitù involontaria salvo che come punizione per un reato’); Joe Termine, The Fight Is On, Workers Chron., 4 novembre 1921 (che sostiene che scopo della Corte dell’Industria è togliere ai lavoratori “i diritti costituzionalmente garantiti come uomini e donne liberi”, specificamente “il diritto di scioperare per i diritti o contro l’oppressione della brutale classe capitalista del paese”); Chas. Woolridge, Lettera, Workers Chron., 25 novembre 1921, pag. 6 (che afferma che la legge “accorcia i nostri diritti di cittadini statunitensi”) 255, Fairchild, nota 248 sopra; vedere anche Sindacato Locale 2671, Risoluzione, Workers Chron., 13 gennaio 1922, pag. 6.

[256] Come disse un attivista, la legge non violava soltanto la “prima legge di natura”, ma costituiva anche servitù involontaria. Vedere R.R.Henderson, Lettera, Illinois Railroaders Will Support Miners, Workers Chron., 4 novembre 1921, pag. 2.

[257] Herbert Feis, Kansas Miners and the Kansas Court, 47, Survery, 822, 824-25 (1922); vedere anche note 112-113 sopra e testo accompagnatorio; testo successivo accompagnante le note 299-307. Per il docente della Columbia A.F.Hinrichs l’appello dei minatori alla costituzione era “di interesse soltanto effimero” poiché i cosiddetti “diritti naturali e inalienabili” in realtà si erano modificati assieme alle necessità istituzionali. Vedere A.F.Hinrichs, The United Mine Workers of America and the Non-Union Coal Fields, 181-182 (Columbia Studies in History, Economic & Public Law, No. 246, 1923). 

[258] Clifford Geertz, The Interpretation of Cultures, 210 (1973).

[259] Vedere Goodrich, nota 88 sopra, pag. 56-57, 75-78. Anche i lavoratori specializzati di altre industrie mantenevano tradizioni simili. Vedere Montgomery, nota 86 sopra, pg. 13-15.

[260] Vedere Goodrich, nota 88 sopra, pag. 90.

[261] Vedere Long, nota 162 sopra, pag. 14-16.

[262] Vedere, ad esempio, Alexander Howat, Report of President Howat to the Eighteenth Consecutive and Fourth Biennial Convention, District No. 14,United Mine Workers of America, 30 (1920); H.W.Fairchild, Lettera, Workers Chron., 10 febbraio 1922, pag. 2 (osserva che gli imprenditori non avevano bisogno di una Corte dell’Industria quando non c’erano radicali in circolazione, ma “solo comuni schiavi che vivevano in capanne” ed erano pagati con buoni); Frank Lofty, Lettera, Workers Chron., 21 aprile 1922, pag. 2 (“I lavoratori erano disorganizzati e conseguentemente erano schiavi sotto ogni aspetto e finalità e quella era la condizione che meglio soddisfaceva gli scopi dell’elemento capitalista”).

[263] Citato in Joe William Trotter Jr, Coal, Class and Color, 114 (1990); vedere anche Forbath, nota 8 sopra, pagg. 138-39 (“Attiriamo la vostra attenzione sul Tredicesimo Emendamento. E’ nato dalla sofferenza della nostra razza” (citando membri neri del sindacato). Vedere in generale Ronald L. Lewis, Black Coal Miners in America, (1987).

[264] Citato in Trotter, nota 263 sopra, pag. 114.  

[265] Miners Vote To Stop Work, nota 22 sopra.

[266] Vedere Gaventa, nota 51 sopra, pag. 39.

[267] Vedere Id. pag. 161.

[268] Vedere Id. pagg. 93-96.

[269] Vedere Id. pagg. 193-94.

[270] Vedere Id. pag. 43,

[271] Vedere U.S.Coal Comm’n, What the Coal Commission Found, 139-49 (a cura di Edward Eyre Hunt e altri, 1925].

[272] L’82% dei minatori del Kansas e il cento per cento dei minatori dell’Illinois apparteneva all’UMW nel 1918. Vedere U.S.Coal Comm’n, nota 167 sopra, pag. 1052.

[273] Cfr. 2 United Mine Workers of America, Proceedings of the Twentyeighth Consecutive e Fifth Biennial Convention, 803-05 (1921) (di seguito ‘UNWA Twenty-Eighth Consecutive Convention) (che elenca 86 sezioni del Distretto 14); Miners’ Convention Meets in Kansas City Mo., Workers Chron., 5 marzo 1920 pag.I (elenca 109 sezione del Distretto 14, includendovene 37 non elencate nell’UMWA Twenty-Eighth Consecutive Convention, sopra, e indica che la lista ne omette circa 20). Non tutte le sezioni inviarono delegati ai congressi UMW dai quali sono ricavati questi elenchi. I membri erano distribuiti in modo relativamente uniforme tra queste sezioni, come evidenziato dal fatto che solo poche sezioni dichiaravano un numero di membri superiore a cento, il che dava loro titolo a un secondo voto presso il Congresso Internazionale; Vedere UMWA Twenty-Eighth Consecutive Convention, sopra.

[274] Vedere Goodrich, nota 88 sopra, pagg. 78-89; Montgomery, nota 91 sopra, pag. 336.

[275] Vedere, ad esempio, Elections Returns for District 14 Officers, Workers Chron., 19 dicembre 1919, pag. I; Many Dist. 14 Officials Re-elected First Ballot, Workers Chron., 12 dicembre 1919 pag. I; Mine Workers Endorse President Howat’s Stand, Workers Chron., 14 dicembre 1917, pag. I; Result of Election, Workers Chron. 16 gennaio 1920, pag. I.

[276] Vedere Singer, nota 162 sopra, pag. 109, 116. Al congresso distrettuale del 1921, ad esempio, Farrington prevenne una mozione che avrebbe eliminato il suo potere di assumere e licenziare sindacalisti distrettuali con soli 478 voti a favore contro 462. Vedere Close Call for Farrington, Pittsburg Daily Headlight, 17 novembre 1921, pag. I.

[277] Vedere Failure of a Dream? Essays in the History of American Socialism, 332-34 (a cura di John H.M.Laslett e Seymour Martin Lipset, 1974); James R.Green, Grass-Roots Socialism, 201-02, 264 (1978).

[278] Anche se l’organizzazione distrettuale non sostenne mai il Partito Socialista, i suoi candidati furono relativamente forti tra i minatori, conquistando cariche locali in tredici cittadine minerarie. Vedere Laslet, nota 162 sopra, pag. 167, 170-72.

[279] Id.

[280] Vedere John H.M.Laslett, Labour Party, Labor Lobbyin or Direct Action? Coal Miners, Immigrants and Radical Politics in Scotland and the American Midwest, 1880-1924, in The Politics of Immigrant Workers, 71, 88-90 (a cura di Camille Guerin-Gonzales & Carl Strikwerda, 1993); Laslett, nota 162 sopra, pag. 184-97.

[281] Vedere Howat, nota 262 sopra, pag. 4, 20; Labor Party Organized at the Chicago Convention, Workers Chron., 28 novembre 1919, pag. 1; Lawrence Todd, Railroad Workers Are Now Ready for Action, Workers Chron., 16 luglio 1920, pag. 1.

[282] Sulla concettualizzazione abolizionista del lavoro come merce, vedere Eric Foner, Abolitionism and the Labor Movement in Antebellum America, in Anti-slavery, Religion and Reform, 254, 259 (a cura di Christine Bolt e Seymour Drescher, 1980) e William E. Forbath, The Ambiguities of Free Labor: Labor and the Law in the Gilded Age, 1985, Wis.L.Rev. 767, 785-86.

[283] Godcharles contro Wigemasn, 6 A, 354, 356 (Pa. 1886).

[284] Vedere Hartsock, nota 57 sopra, pag. 100. La classica analisi non marxista del carattere “fittizio” della merce lavoro è Polany, nota 12 sopra.

[285] Coppage contro Kansas, 236 U.S. 1, 14 (1915) (che annulla la norma statale sulla non iscrizione al sindacato).

[286] Carole Pateman ha definito questa come libertà di azione. Vedere Pateman, nota 57 sopra, pag. 229.

[287] Murray T. Quigg, Function of the Law in Relation to Disputes Between Employers and Employees, 9 A.B.A.J. 795, 799-800 (1923) (che sostiene che i sindacati sono “monopolisti del lavoro” che tentano di sostituire il loro controllo a quello dell’imprenditore).

[288] Vedere, ad esempio, Loewe contro Lawlor, 208 U.S. 274, 292 (1908) (che afferma che le unioni di lavoratori che ostruiscono il libero flusso del commercio violavano la Legge Sherman). Molti giudici degli Anni d’Oro arrivarono a questa posizione onestamente; da devoti antimonopolisti, disapprovavano i cartelli sia del capitale sia del lavoro. Vedere Forbath, nota 282 sopra, pag. 791; Herbert Hovenkamp, Labor Conspiracies in American Law, 1880-1930, 66, Tex. L.Rev., 919, 921, 925-26 (1988).

[289] Vedere James B. Atleson, Values and Assumptions in American Labor Law, 10 (1983); Forbath, nota 8 sopra, pagg. 133-35; Pope, nota 126 sopra, pagg. 1083-85.

[290] Vedere Tomlins, nota 63 sopra, pag. XIII. Questa situazione era succintamente espressa nel venerando principio che, anche se le cospirazione presumibilmente illegali, potevano essere “giustificate” se motivate da limitati interessi egoistici. Vedere Atleson, nota 289 sopra, pagg. 68-70.

[291] Thanks the Illinois Miners, Pittsburg Daily Headlight, 2 dicembre 1921, pag. I (che pubblica la risoluzione delle sezioni 33, 2330, 3696 e 4329); vedere anche sopra testo accompagnante le note 291-92 ??? n.d.t.].

[292] Olander, nota 135 sopra, pag. 7. Per una dichiarazione simile di Gompers vedere 1922 Gompers Report, nota 141 sopra, pag. 98. Su questo punto gli appartenenti al sindacato fecero eco all’osservazione di Marx che, abbandonando la sfera dello scambio di merci, possiamo percepire un cambiamento nella fisionomia delle nostre dramatis personae. Chi prima era il detentore del denaro ora avanza in primo piano come il capitalista: il possessore della forza lavoro segue come suo lavoratore. Quello con un’aria d’importanza, ridacchiante, intento a fare affari, questo timido, che recalcitra, come uno che sta portando al mercato la sua pelle e non altro da aspettarsi che se non … una bastonatura.

Marx, nota 12 sopra, pag. 176.

[293] Freedom for All Workers Is First Essential, Workers Chron., 11 febbraio 1921, pag. 2.

[294] Id.

[295] Id.

[296] Legge Clayton, ch. 323 paragrafo 6, 38, Stat. 731 (codificata come modificata in 15 U.S.C. para. 17 (1994).

[297] Labor Is Not a Commodity, New Republic, 2 dicembre 1916, pag. 112, 114; vedere anche Dallas L. Jones, The Enigma of the Clayton Act, 10 Indus. & Lab.Rev. 201, 214 (1957); Stanley I. Kutler, Labor, the Clayton Act and the Supreme Court, 3 Lab.Hist. 19,20 (1962).

[298] Fundamental Rights of Miners Must Be Protected in Any System for Regulation of Coal Industry, United Mine Workers J., 1 febbraio 1921, pag. 3 (pubblica il discorso di William Green, Segretario Internazionale, United Mine Workers of America).

[299] Vedere Richard Hofstadter, The Age of Reform, 131-73 (1955); Robert H. Wiebe, The Search for Order, 1877-1920 (1967). L’ascesa del professionismo agli inizi del ventesimo secolo fu associata a tentativi di portare il sapere sotto il controllo di una élite qualificata organizzata in gerarchie autoritarie. L’agenda era incentrata sul progresso, l’efficienza e l’ordine. Vedere Thomas L. Haskell, The Emergence of Professional Social Science (1977); Gordon, nota 94 sopra. L’ascesa dei sociologi fuse il loro successo con quello del paese.

[300] Vedere Newton D. Baker, Labor Relations and the Law, 8 A.B.A. J. , 731, 732, 736 (1922). Felix Frankfurter sollecitò

uno stato maggiore che si occupi di una continua riflessione sul lavoro, autori e oratori addestrati che si facciano interpreti delle necessità e dei metodi del lavoro presso il pubblico generale e, infine, tecnici specializzati che si occupino dei problemi speciali. Il sig. Gompers imparerà che gli “intellettuali” possono avere una simpatia e una comprensione sociale profonde, da uomini che lavorano.

The “Law” and Labor, New Republic, 26 gennaio 1921, pag. 245, 248 (articolo non firmato attribuito a Frankfurter da Philip Kurland), ristampato in Felix Frankfurter on the Supreme Court, 68, 76 (a cura di Philip B. Kurland, 1970).

[301] Edwin E. Wine, The Doctrine That Lavori s a Commodity, 69 Annals Am.Acad.Pol. & Soc. Sci, 133, 139 (1917); vedere anche Forbath, nota 8 sopra, pag. 167.

 [302] Vedere Forced Labor in Kansas, New Republic, 25 gennaio 1922, pag. 239. Questa critica era incorporata in quella che i pensatori giuridici progressisti affermavano essere una critica imparziale e generale del “concettualismo” e del potere del ragionamento metaforico. Vedere Horwitz, nota 109 sopra, pag. 202-05.

 [303] Allen, nota 111 sopra, pag. 90.

 [304] W. Jett Lauck, Living Wage Theory Upheld as Obligation of Society, N.Y.Times, 17 dicembre 1922, par. 8, pag. 6.

 [305] Vedere Hinrichs, nota 257 sopra, pag. 182. (“Considerato dal punto di vista del pubblico, il diritto inalienabile di scioperare è quasi tanto individualistico quanto le concezioni estreme della libertà di contrattare”. Herbert Rabinowitz, The Kansas Industrial Court Act, 12 Cal. L.Rev. I, 5-7 (1923) (tratta del sostegno della Corte del Kansas al potere della Corte dell’Industria di “imporre la soluzione” di dispute del lavoro e della gestione).

 [306] Vedere, ad esempio, Freedom for All Workers Is First Essential, nota 293 sopra (“La teoria della merce opera dove il cibo, l’istruzione, il vestiario, gli svaghi dei lavoratori sono standardizzati per decreto statale attraverso comitati sul salario minimo”); Time To Wake Up, United Mine Workers J., 15 febbraio 1921, pag. 6-7 (che afferma che la fissazione del salario da parte del governo è incoerente con il principio che il lavoro non è una merce).

 [307] Vedere, ad esempio, Learned Hand, Chief Justice Stone’s Concept of the Judicial Function, in The Spirit of Liberty: Papers and Addresses of Learned Hand, 201, 205-06 (a cura di Irving Dilliard, seconda edizione 1952).

NOTE parte 4

[307] Si veda, ad esempio, Learned Hand, Chief Justice Stone’s Concept of the Judicial Function, in The Spirit of Liberty: Papers and Addresses of Learned Hand, 201, 205-06 (a cura di Irving Dillard, seconda edizione 1952).

[308] Vedere Cover, nota 17 sopra, pag. 47 (che sostiene che il successo del movimento dei sit-in per i diritti civili derivò dalla capacità di allineare il comportamento pubblico all’interpretazione della Costituzione da parte del movimento).

[309] Id. pag. 45 (tratta della necessità di rendere concreti gli impegni).

[310] E’ interessante che Selig Perlman – anche quando rimproverava gli aderenti al sindacato per non accettare l’assistenza degli intellettuali ‘coraggiosi’ che avevano sviluppato un’”interpretazione economica della Costituzione – capiva che il motivo della loro resistenza aveva qualcosa a che fare con il fatto che avevano “dedicato anni e anni a costruire un morale unitario di lotta nell’esercito del lavoro”. Perlman, nota 96 sopra, pag. 291.

[311] Vedere Fink, nota 63 sopra, pag. 154; Forbath, nota 8 sopra, pagg. 144-47.

[312] Vedere Fink, nota 63 sopra, pagg. 154-57; Forbath, nota 8 sopra, pagg. 130-35.

[313] Vedere sopra, sottosezione I.D.2.

[314] Alain Touraine, Unionism as a Social Movement, in Unions in Transition, 151, 157 (a cura di Seymour Martin Lipset, 1986).

[315] Vedere Vincent St John, Political Parties and the IWW in Rebel Voices, An IWW Anthology, 43, 43-44, (a cura di Joyce Kombluh, 1964); William Trautmann, Why Strikes Are Lost, in Rebel Voices, sopra, pag. 18, 21.

[316] La carta della libertà del lavoro fu un esempio di quello che Bruce Ackerman ha chiamato costituzionalismo dualista. Come osserva Ackerman, le persone si possono impegnare in forme di politica costituzionale che mostrano a un alto livello di impegno in problemi fondamentali a lungo termine molto diversi dalle dinamiche limitate all’interesse di parte a breve termine della politica dei gruppi d’interesse comuni. Vedere Ackerman, nota 45 sopra, pagg. 230-35.

[317] Vedere Forbath, nota 8 sopra, pag. 125.

[318] Sulle decisioni favorevoli della Corte dell’Industria, vedere nota 225 sopra e il testo accompagnatorio.

[319] Thos. Cunningham, Lettera, Workers Chron. 18 novembre 1921, pag. 4 (che afferma che i minatori si stanno “schierando per i loro diritti di uomini e donne liberi”).

[320] Termine, nota 254 sopra. Il tema della lotta per la libertà ricorre in gran parte delle dichiarazioni degli attivisti. Vedere di seguito, tabella 1.

[321] Loftus, nota 246 sopra.

[322] John Loftus, Poesia, The Kansas Miners, Workers Chron., 15 dicembre 1921, pag. 4; vedere anche Sezione Locale 3101, Risoluzione, Workers Chron., 1 luglio 1921, pag. 4 (che afferma che i minatori non “rinunceranno mai ai loro diritti di statunitensi liberi” anche se “ci rendiamo conto che ci sono volute e probabilmente continueranno a volerci grandi somme di denaro per portare avanti la lotta fino alla fine contro questa marcia legge della corte dell’industria. Sono soldi ben spesi …”).

[323] Eunice Hyatt, Lettera, A Defense of Howat, Pittsburg Daily Headlight, 1 dicembre 1921, pag. 4.

[324] Woolridge, nota 254 sopra.

[325] Questa sezione attinge pesantemente dal lavoro pionieristico di Albert O. Hirschman. Hirshman ha suggerito che anche se una persona può avere una preferenza (di primo ordine) per lo scrocco, può anche avere una preferenza (di secondo ordine) al riguardo, ad esempio il desiderio di non essere il genere di persona che approfitta degli sforzi degli altri. Queste preferenze di secondo ordine contribuiscono a spiegare la partecipazione individuale ad azioni collettive che sembrerebbero – dal punto di vista del calcolo egoistico – essere irrazionali. Vedere Albert O. Hirschman, Shifting Involvements: Private Interest and Public Action’ 86-91 (1982). Per un utile e profondo caso di studio su questa linea vedere Dennis Chong, Collective Action and the Civil Rights Movement [1991].

[326] Lofturs, nota 322 sopra.

[327] Hyatt, nota 323 sopra.

[328] Woolridge, nota 254 sopra, pag. 6.

[329] Martin A. Dillmon, Lettera, Miners Not Only Ones To Condemn Lewis, Workers Chron. 30 dicembre 1921, pag. 4; Vedere anche John Loftus, Lettera, Workers Chron., 30 gennaio 1920, pag. 4 (che segnala che ‘i legislatori e i signori’ hanno crocefisso Cristo, ma i loro nomi, non il suo, ‘sono scomparsi dalla terra’)-

[330] Miners’ Wifes Pass Resolutions, Workers Chron. 16 dicembre 1921, pag. 4 (pubblica la risoluzione).  

[331] Kerley, nota 251 sopra.

[332] Sezione locale 905, Lettera, Workers Chron., 13 gennaio 1922, pag. 2.

[333] Dillmon, nota 329 sopra.

[334] Sezione locale 1790, Lettera, Workers Chron. 18 novembre 1921, pag. 4.

[335] Vedere ad esempio Risoluzione Sezione Sindacale 493, Workers Chron., 10 febbraio 1922, pag. 1 (Ill.); Risoluzione Sezione Sindacale 1286, Workers Chron., 30 dicembre 1921, pag. 4 (Stewartsville, Ohio); Risoluzione Sezione Sindacale 1806, Workers Chron., 7 aprile 1922, pag. 5 (Triadelphia W.Va): Risoluzione Sezione Sindacale 4376, Workers Chron. 3 febbraio 1922, pag. 2 (Dines, Wyo.); Resolution of Minneapolis Trades & Labor Assembly, Workers Chron., 18 novembre 1921, pag. 4 (Minneapolis, Minn.); Theo. Robinson, Lettera, Workers Chron., 20 agosto 1920, pag. 1 (Lexington, Mo.).

[336] Martin A. Dillmon, Lettera, Workers Chron., 5 maggio 1922, pag. 2; vedere anche oltre nota 377 e testo accompagnatorio.

[337] A Topeka Resolution, Workers Chron., 30 aprile 1920, pag. 2; vedere anche Bloomington, Illinois, Trades Assembly in an Endorsement of Howat, Workers Chron., 28 ottobre 1921, pag. 1 (che fa riferimento ai “diritti costituzionali della classe lavoratrice”).

[338] Charles Thaddeus Terry, Law and Order in Industrial Disputes, 9 A.B.A.J. 115, 122 (1923); vedere anche Court of Industrial Relations, 27 Law Notes 3 (1923) (che caratterizza gli interessi dei lavoratori come concentrati sui salari e le condizioni di lavoro); William L. Huggins, A Few of the Fundamentals of the Kansas Industrial Court Act, 7 A.B.A.J. 265, 268 (1921) (che afferma che ai lavoratori era stato offerto un ‘risarcimento’ per il diritto di sciopero dalla creazione di un “tribunale imparziale cui il lavoro poteva rivolgersi in qualsiasi momento senza alcun costo”); William Reynolds Vance, The Kansas Court of Industrial Relations with Its Background, 30 Yale L.J. 456, 472 (1921) (“Un attento esame delle tesi avanzate dai leader del lavoro contro questa Legge mostra che esse si basano sul timore che la corte sarà controllata dai datori di lavoro e sarà perciò ostile ai reclami del sindacato”); Commento, Present Day Labor Litigation 31 Yale L.J., 86,88 (1921) (esprime il parere che “la lotta del dipendente ha essenzialmente una base economica e perciò è necessario comprendere chiaramente gli obiettivi per i quali si batte, cioè (1) migliori condizioni di lavoro e (2) maggiori compensi economici”).

[339] Vedere Robert F. Hoxie, Trade Unionism in the United States 59 (1919).

[340] Vedere Selig Perlman, A Theory of the Labor Movement, 246 (1928).

[341] Hoxie, nota 339 sopra, pag. 23, 30; vedere anche Thorstein Veblen, Absentee Ownership and Business Enterprise in Recent Times, in Theories of the Labor 245, 247 (a cura di Simeon Larson e Bruce Nissen, 1987) (“Non essendo fondato sulla proprietà il diritto legale [dei sindacati] di cospirare per limitare il commercio è, al meglio, dubbio”).

[342] Atchison, Topeka e Santa Fe contro Gee, 139 F 582, 584 (S.D. Iowa 1905); vedere anche American Steel Fondries contro Tri-City Cent. Trades Council, 257 U.S. 184, 205 (1921) (“Il termine ‘picchettaggio’ indicava un proposito militante incongruo con la persuasione pacifica”). Per un resoconto accademico, vedere Dianne Avery, Images of Violence in Labor Jurisprudence: The Regulation of Picketing and Boycotts 1894-1921, 37,  BUFF.L.Rev. 1 (1989).

[343] Circular to All United Mine Workers of America, Workers Chron., 20 agosto 1920, pag. 4.

[344] Vedere Forbath, nota 8 sopra, pag. 145-46.

[345] R.N.Wiltse, Lettera, An American Disagrees with Judge, Workers Chron. 22 luglio 1921, pag. 1.

[346]  Sezione Sindacale 1212, Risoluzione, Workers Chron., 11 marzo 1921, pag. 5; vedere anche Sezioni Sindacali 264, 4938, 848, 685 e 826, Risoluzione, Workers Chron., 12 marzo 1922 pag. 4 (esprime “profondo dolore” per il fatto che Howat e Dorchy siano stati incarcerati “per aver affermato il nostro diritto costituzionale di scioperare”). Sezione Sindacale 3101, nota 322 sopra (“Pensiamo che i funzionari del distretto abbiano proceduto in modo regolare, corretto e legale nel condurre i nostri affari”); Pennsylvania Miners Send Resolutions, Workers Chron., 16 aprile 1920, pag. 1 (condanna “la carcerazione di Alec Howat e dei suoi associati … per nessun altro motivo che l’esercizio dei diritti garantitigli dalla Costituzione degli Stati Uniti d’America”).

[347]  Vedere Gaventa, nota 51 sopra, pag. 16-17.

[348] McAdam, nota 32 sopra, pagg. 50-53. Gaventa include ciò nella fase di “presa di coscienza” in cui gli inermi “sviluppano i propri concetti di interessi e azione e di se stessi come protagonisti”). Gaventa, nota 51 sopra, pag. 257.

[349] Vedere Stokely Charmichael e Charles V. Hamilton, Black Power, 37-38 (1967); MacKinnon, nota 74 sopra, pag. 93, 103-04.

[350] Daniel T. Rodgers, The Work Ethic in Industrial America, 1850-1920, pag. 180 (1978).

[351] Id.

[352] Vedere sopra il testo accompagnatorio delle note 242-65.

[353] Gompers, nota sopra 148, pag. 3, 7.

[354] Sul concetto dei diritti come libertà di agire, vedere Richard Dagger, Rights, in Political Innovation and Conceptual Change, 292, 294 (a cura di Terrence Ball e altri, 1989).

[355] Freedom for All Workers Is First Essential, nota 293 sopra.

[356] Nancy Fraser ha osservato che i discorsi dominanti tendono a codificare gli interessi dei gruppi subordinati come non politici e perciò non suscettibili di intervento collettivo. Vedere Frazer, nota 40 sopra, pagg. 166-68.

[357] La metafora della merce sosteneva la cancellazione da parte della magistratura di numerose leggi sul lavoro. Cfr. Forbath, nota 8 sopra, pag. 167.

[358] Vedere Daniel R. Ernst, Common Laborers? Industrial Pluralist, Legal Realists and the Law of Industrial Disputes, 1915-1943, 11 Law & Hist. Rev. 59, 67-68 (1993); vedere sopra il testo accompagnatorio delle note 299-307.

[359] Fraser identifica tre tipi di discorso politico.  I gruppi subordinati solitamente utilizzano quelli che lei chiama discorsi di opposizione per politicizzare i problemi. I discorsi di opposizione nascono dal basso e contribuiscono alla formazione dell’identità di gruppo. Sono distinti dai discorsi sulla ri-privatizzazione, che cercano di spoliticizzare i temi (di solito affermando che essi sono soggetti a leggi “naturali”, come la legge della domanda e dell’offerta) e dai discorsi degli esperti che traducono temi politicizzati in oggetto potenziale dell’intervento statale (e, nel processo, contribuiscono alla formazione della classe professionale). Vedere Frazer, nota 40 sopra, pagg. 171-75.

[360] Freedom Is First Demand in Labor’s Program, Workers Chron., 8 luglio 1921, pag. 2.

[361] Vedere Gagliardo, nota 106 sopra; vedre anche William L. Huggins, Labor and Democracy, 111-13 (1922).

[362] Vedere Gagliardo, nota 106 sopra, pag. 139.

[363] Vedere Kansas Miners on Strike Industrial Court Impotent, nota 22 sopra, 1.

[364] Vedere Lewis Suspends District No. 14, nota 234 sopra.

[365] Vedere United Mine Workers of America, Proceedings of the Reconvened Twenty-Eighth Consecutive and Fifth Biennial Convention 25, 1922 (di seguito ‘Il ventottesimo congresso dell’UMWA’).

[366] Vedere note 287-88 sopra e testo accompagnatorio.

[367] Concerted Action, Pattern Makers’ J., settembre-ottobre 1920, pag. 19.

[368] Per una trattazione più dettagliata di questo punto vedere Forbath, nota 8 sopra, pagg. 130-33 e Pope, nota 126 sopra, pagg. 1083-86.

[369] Alaska S.S.Co. contro International Longshoremen’s Ass’n 236 F 964, 969 (W.D.Dash 1916); vedere anche Arthur contro Oakes, 63 F. 310, 319-20 (Settimo Circuito, 1894) (giudice Harlan) (annullava parti delle ingiunzioni contro lo sciopero affermando che i lavoratori avevano il diritto di insistere su un particolare livello del salario proprio come i datori di lavoro avevano il diritto di determinare il livello che erano disponibili a riconoscere); Hall contro Johnson, 169 P. 515, 518 (Or. 1917) (annullava il divieto municipale di sciopero, sostenendo che il diritto dei lavoratori di scioperare era equivalente al diritto dei datori di lavoro di licenziare i dipendenti) 370, 198 U.S. 45 (1905).

[370] 198 U.S. 45 (1905).

[371] Matthew Woll, How the Kansas Plan Defies Fundamental American Freedom, 29 su Federationist, 317, 319 (1922).

[372] Freeman, nota 148 sopra, pag. 838.

[373] Vedere, ad esempio, Maybe Allen Can Answer, United Mine Workers J., 1 luglio 1920, pag. 6; The Other Ox Gored, United Mine Workers J., 15 gennaio 1921, pag. 6. In precedenza lo United Mine Workers Journal aveva criticato la Legge con un tentativo incostituzionale di creare la servitù involontaria. Vedere That Kansas Law, United Mine Workers J., 15 febbraio 1920, pag. 7.

[374]  Vedere Tomlins, nota 63 sopra, pagg. 76-77; Sarah Lyons Watts, Order Against Chaos: Business Culture and Labor Ideology in America 1880-1915, pag. XI, 175 (1991).

[375] Vedere Dix, nota 164 sopra, pagg. 58-59.

[376] Philip Taft, The Structure and Government of Labor Unions, 239 (1954).

[377] Termine, nota 254 sopra; vedere anche testo accompagnatorio delle note 336-37 sopra.

[378] Per quanto riguarda la metodologia e le fonti di questa tabella si veda l’Appendice. Le colonne possono non dare un totale di 100 a causa di arrotondamenti. Nonostante la dimensione limitata del campione (36 membri) il contrasto tra oratori locali, regionali e nazionali è statisticamente significativo al livello 0,01 (chi quadrato = 16,89 con quattro gradi di libertà). Il rapporto resta significativo a tale livello se introduciamo il controllo della localizzazione geografica e del tipo strutturale del sindacato dell’oratore. Operando una regressione sulla retorica dell’oratore (linguaggio di classe o imprenditoriale) in rapporto al livello (locale, regionale o nazionale), alla localizzazione (interna o esterna all’area del Distretto 14) e al tipo di sindacato (artigiano, industriale o misto) si ottengono i seguenti coefficienti, errori standard e valori t utilizzando gli errori standard White/Huber:

 

COEFFICIENTE

ERRORE STANDARD

t

LIVELLO

0,50

0,17

2,87

LOCALIZZAZIONE

-0,25

0,35

-0.73

TIPO DI SINDACATO

-0,17

0,20

-0,85

 

Questi risultati dimostrano che anche quando si tiene conto della localizzazione geografica e del tipo di sindacato dell’oratore, il contrasto tra i livelli rimane significativo.

[379] Questa categoria include tutti i riferimenti al conflitto di classe, che il conflitto fosse caratterizzato come lavoratori-capitalisti (come quasi in tutti i casi) o come produttori-non produttori. Per citare un esempio di un caso limite, una dichiarazione che faceva riferimento alla lotta di “tutti i lavoratori organizzati degli Stati Uniti” è stata esclusa, perché includeva soltanto i lavoratori iscritti al sindacato.

[380] Questa categoria include dichiarazioni in cui le leggi contro lo sciopero erano criticate come violazioni dei diritti di proprietà o contrattuali, tra cui il diritto di fissare il prezzo del lavoro, o perché non riconoscevano ai sindacati gli stessi diritti delle imprese. Ad esempio, è incluso un rifiuto generale della fissazione del salario da parte dello stato ma non lo è una critica della fissazione del salario da parte dello stato basata su particolarità della legge, come la parzialità dei giudici della Corte dell’Industria.

[381] Vedere, ad esempio, Laurence Todd, Incompetency of Private Ownership of Railroads, Workers Chron., 28 maggio 1920, pag. 1; Laurence Todd, Railroad Workers Are Now Ready for Action, Workers Chron., 16 luglio 1920, pag. 1.

[382] Ed Jackson, Nationalization Now, Workers Chron, 25 novembre 1921, pag. 1

[383] Al congresso dell’UMW del 1919, 46 delegati del Distretto 14 del Kansas e 444 del Distretto 12 dell’Illinois parteciparono all’adozione per acclamazione di una risoluzione che chiedeva la nazionalizzazione, ma solo con una previa assicurazione che qualsiasi proposta di legge avrebbe conservato il diritto di sciopero. Vedere 2 United Mine Workers of America, Proceedings of the Twenty-Seventh Consecutive and Fourth Biennial Convention, 847-48, 942 (1919). Il Workers Chronicle pubblicò un articolo di James Maurer, il presidente della Federazione del Lavoro della Pennsylvania, che avvertiva che anche se l’industria non fosse stata amministrata a fini di lucro, rinunciare al diritto di sciopero “si sarebbe al fine tradotto in servitù”. J.H.Maurer, The Workers Must Not Surrender Their Strike Right, Workers Chron. 3 settembre 1920, pag. 6.

[384] Un Leale Membro del Sindacato, Lettera, Workers Chron., 11 novembre 1921, pag. 1; vedere anche W.M.Applegate, Lettera, Van Bittner’s Publicity Not Popular, Workers Chron., 9 dicembre 1921, pag. 3 (“A volte mi chiedo se alcuni abbiano mai letto la Costituzione degli Stati Uniti, dove afferma che tutti gli uomini saranno ‘liberi e uguali’”); John P. Hansen e altri, Lettera, Wyoming Miners Send Resolutions, Workers Chron., 13 gennaio 1922, pag. 6 (Risoluzione della Sezione Sindacale 2671) (critica la dirigenza dell’UMW perché “nega ai lavoratori del distretto i diritti e privilegi dei cittadini e lavoratori degli Stati Uniti”); Sezione Sindacale 4650, Risoluzione, Workers Chron. 7 aprile 1922, pag. 5; Henry Whitehurst e altri, Lettera, Iowa Miners Condemn Lewis, Workers Chron., 17 marzo 1922, pag. 3 (risoluzione della Sezione Sindacale 2470).

[385] AFL Forty-first Convention, nota 155 sopra, pag. 379.

[386] Vedere Philip Taft, The A.F. of L. In The Time of Gompers, 412 (1957). Anche se l’AFL aveva scarsa autorità formale sui propri affiliati (tra cui l’UMW), le sue dichiarazioni avevano una considerevole forza morale all’interno del movimento del lavoro.

[387] Che il contratto fosse effettivamente violato era una questione aperta. Per il punto di vista ufficiale, vedere Official Action of the International Executive Board on Two Kansas Cases, United Mine Workers J., 21 settembre 1921, pag. 14. Per le contro-argomentazioni del Consiglio di Howat, vedere Alexander Howat, Lettera, International Imposing on District No. 14, Workers Chron., 29 aprile 1921, pag. 1. Vedere anche Alexander Howat Contender for Justice, Workers Chron., 28 ottobre 1921, pag. 2; W.M.Prince, Statement of Facts, Workers Chron. 4 novembre 1921, pag. 1; What Do They Want”, Workers Chron., 28 ottobre 1921, pag. 1.

[388] Vedere Taft, nota 386 sopra, pag. 412; Samuel Gompers, A Legalistic Anesthetic, 29, Am. Federationist, 116, 118 (1922). (“Nessuna persona onorevole scuserà o condonerà una violazione di contratto”.

[389] Vedere Samuel Gompers, Unione Labor and the Enlightened Employer, 28 Am. Federationist, 469, 472 (1921).

[390] Vedere Lettera di Samuel Gompers, Presidente dell’American Federation of Labor, a John L. Lewis, Presidente degli United Mine Workers of America (3 dicembre 1921) (Van A. Bittner Papers, in archivio presso le Collezioni Storiche della West Virginia e regionali, West Virginia University, Morgantown W., Va) contenitore 6.

[391] Id. pag. 3.

[392] Id., pagg. 2-3.

[393] Tali storici hanno ipotizzato che il Consiglio avesse deciso contro Lewis come modo per punirlo di essersi candidato contro Gompers al Congresso dell’AFL del 1921. Vedere ad esempio Dubofsky e Van Tine, nota 170 sopra, pag. 119; Taft, nota 96 sopra, pag. 353.

[394] Vedere Dibattito Gompers-Allen, nota 130 sopra.

[395] Vedere id. pagg. 2-16.

[396] Samuel Gompers, The Courts and Mr Taft on Labor, 28 Am. Federationist, 220, 222 (1921)

[397] Vedere Miners Have First Payless “Pay” Today, Pittsburg Daily Headlight, 22 ottobre 1921, pag. 1

[398] Vedere lettera di William Orr, Distretto 12, United Miner Workers of America, a John H. Walker (5 novembre 1921) in Documenti Walker, nota 177 sopra, cartella 114.

[399] The Kansas Challenge to Unionism, New Republic, 1 giugno 1921, pagg. 3-4.

[400] Id. pag. 5.

[401] Id.

[402] Id.

[403] Sul tutoraggio progressista di Hillman vedere Steven Fraser, Labor Will Rule Sidney Hillman and the Rise of American Labor, 64-65 (1991).

[404] Lewis si alleò prima con il socialista John Hunter Walker, poi con il rivale moderato di Walker, John P. White, poi con Samuel Gompers, prima appoggiare nominalmente la nazionalizzane e l’unificazione con la sinistra in un tentativo di spodestare Gompers da presidente dell’AFL nel 1920. Poco dopo svoltò nuovamente a destra, scatenando una feroce campagna anticomunista contro i radicali nel movimento del lavoro. Si veda ad esempio Dubofsky e Van Tine, nota 170 sopra, pagg. 21-22, 25-26, 57-58, 76; Robert H. Zieger, John L. Lewis, Labor Leader, 15,20 (1988).

[405] Sui limiti di Lewis come sindacalista, vedere Dubofsky e Van Tine, nota 170 sopra, pagg. 24-25; sulla sua ascesa a presidente facente funzioni, vedere id. pagg. 31-33.

[406] Vedere Id. pag. 34.

[407]  Vedere Singer, nota 162 sopra, pagg. 54-57,

[408] UMWA Ventottesimo Congresso Consecutivo, nota 273 sopra, pag. 628.

[409] Vedere Fox, nota 240 sopra, pagg. 183-84.

[410] Vedere, ad esempio, Charles Casey, Lettera, Workers Chron., 9 novembre 1917, pag. 1; Mine Workers and Operators’ Agreement, Workers Chron., 26 ottobre 1917, pag. 1 (che pubblicava la risoluzione della Sezione Sindacale 2498); The Public Should Know, Workers Chron., 9 novembre 1917, pag. 1.

[411] Vedere Zieger, nota 404 sopra, pag. 34; Singer, nota 152 sopra, pagg. 78-79. Non solo Lewis e altri membri della squadra negoziale dell’Internazionale non si opposero alla clausola nei negoziati, ma la documentazione non esclude la possibilità che siano stati loro a proporla. Vedere Arthur Clark Everling, Tactics over Strategy in United Mine Workers of America: Internal Politics and the Question of Nationalization of the Mines, 1908-1923, pagg. 120-21 (1976) (tesi di laurea non pubblicata, Pennsylvania State University) (in archivio presso l’autore).

[412] Vedere ad esempio Brophy, nota 171 sopra, pag. 142; Taft, nota 386 sopra, pagg. 409-11.

[413] John L. Lewis, Coal Miners Are Americans, United Mine Workers J., 15 gennaio 1920, pag. 1; vedere anche The Columbus Convention, United Mine Workers J., 15 gennaio 1920, pag. 6.

[414] Vedere Everling, nota 411 sopra, pag. 163. Lewis non era solo tra i progressisti in questo conservatorismo costituzionale. Herber Croly, per esempio, riteneva che molte delle rivendicazioni del mondo del lavoro fossero incostituzionali. Vedere Herbert Croly, The Promise of American Life, 129, 394 (1963).

[415] Vedere Distretto No. 2, United Mine Workers of America, Why the Miners’ Program?, (1921); Everling, nota 411 sopra, pagg. 172-73.

[416] Vedere Nationalization Research Comm., United Mine Workers of America, How to Run Coal, 15-16 (1922). La lotta per lo sciopero era, tuttavia, citata in un’appendice della British Miners’ Bill, che manteneva il diritto. Vedere id. pag. 30.

[417] Vedere Distretto No. 2, United Mine Workers of America, The Government of Coal, 7-19 (1921).

[418] John Brophy, Facts, An Address Delivered Before the Public Ownership League, 3 (1921). Così l’interesse dei minatori era “in linea con l’interesse pubblico” poiché “ogni minimo di inefficienza e di sprechi che colpisca un pubblico servizio è un attacco ai lavoratori”; Distretto No. 2, nota 417 sopra, pag. 24.

[419] Vedere lettera di Alexander Howat a John L. Lewis (4 marzo 1920) in Illinois State Fed’n of Labor, Proceedings of the Thirty-Ninth Annual Convention, 56-58 (1921) in Documenti Walsh, nota 122 sopra, contenitore 120; Lettera di John L. Lewis a Alexander Howat (10 marzo 1920) in Id. pagg. 58-59.

[420] Vedere Distretto 12, Discussion on Policy of the Recent International Convention of United Mine Workers of America and of Kansas Situation, 56-57 (1921) in Documenti Walsh, nota 122 sopra, contenitore 120.

[421] Id. pag. 19.

[422] Id. pag. 18; vedere anche International Union Will Attack the Industrial Court Law of Kansas in Suit Soon To Be Filed, United Mine Workers J., 5 novembre 1921, pag. 12 (in attesa della decisione definitiva della corte di “scoprire se tale legge è solida o no”).

[423] The Peril is Here, United Mine Workers J., 1 ottobre 1921, pag. 6,7.

[424]  Vedere, ad esempio, International Executive Bd, United Mine Workers of America, Official Statement in Regard of the Kansas Controversy, 10-12 (1921); District 21 To Vote on Kansas Row Friday, Pittsburg Daily Headlight, 17 novembre 1921, pag. 1; Union Laws Are at Stake, Pittsburg Daily Headlight, 26 ottobre 1921, pag. 1.

[425] Henry A. McAnarney, Orderly Government, United Mine Workers J., 15 marzo 1920, pag. 10.

[426] Id.

[427] Vedere Distretto 12, nota 420 sopra, pag. 65.

[428] Vedere Allen Says State Will Not Intefere in Row, Pittsburg Daily Headlight, 12 novembre 1921, pag. 1; Orders Relief Payments End, Pittsburg Daily Headlight, 8 dicembre 1921, pag. 1.

[429] Furono revocate 83 autorizzazioni di sindacati locali, espellendo circa 2.500 lavoratori. Vedere Expels Howat and Supporters Today, Pittsburg Daily Headlight, 26 novembre 1921, pag. 1; Rebellious Miners of Kansas Are Expelled Through Revocation of Charters of Their Local Unions, United Mine Workers J., 1 dicembre 1921, pag.1.

[430] Vedere Howat Asserts Only Two Percent Working, Pittsburg Daily Headlight, 1 dicembre 1921, pag. 1. 

[431] Vedere Survey Shows 2.689 Kansas Miners Work, Pittsburg Daily Headlight, 2 dicembre 1921, pag. 1.

[432] Vedere Most of Kansas Is Under Snow Blanket, Pittsburg Daily Headlight, 3 dicembre 1921, pag. 1.

[433] Vedere Ringo Prepares Clothing List, Pittsburg Daily Headlight, 8 dicembre 1921, pag. 10.

[434] Vedere Miners Will Receive Larger Sums Saturday, Pittsburg Daily Headlight, 7 dicembre 1921, pag, 1; More Work at Frontenac, Pittsburg Daily Headligh, 8 dicembre 1921, pag. 1; Report Gain of 100 Miners, Pittsburg Daily Headlight, 6 dicembre 1921, pag. 1.

[435] Allen, nota 111 sopra, pag. 5.

[436] Id.

[437] Women March on J.W. No. 17, Pittsburg Daily Headlight, 12 dicembre 1921, pag. 1.

[438] Vedere Id.

[439] Vedere Gagliardo, nota 106 sopra, pag. 140; Ann Schofield, The Women’s March: Miners, Family and Communiry in Pittsburg Kansas, 1921-22, Kan.Hist. 159, 164 (1984); Art Shields Figthing the Industrial Court in Kansas, Lab. Age, febbraio 1922, pag. 3,5; Women March on J-1 No 17, nota 437 sopra.

[440] Women March on J-W No 17, nota sopra 437 (cita risoluzioni dell’assemblea delle donne).

[441] Vedere Shields, nota 439 sopra, pag. 5.

[442] Vedere Marchers Use More Violence, Pittsburg Daily Headlight, 14 dicembre 1921, pag. 1.

[443] Vedere Women Raid Many Mines, Pittsburg Daily Headlight, 14 dicembre 1921, pag. 1.

[444] Vedere, ad esempio, signora Felix Azamber, Lettera, About Mr Clarkson, Pittsburg Daily Headlight, 9 dicembre 1921, pag. 8; Hyatt, nota 323 sopra; signora Ira Walden, Lettera, Raps Howat Critics, Pittsburg Daily Headlight, 1 dicembre 1921, pag. 4; Fannie Wimler, Lettera, A Mob Member is Defiant, Pittsburg Daily Headlight, 15 dicembre 1921, pag. 4.

[445] Vedere Gagliardo, nota 106 sopra, pag. 140.

[446] Vedere Effie C. Didlott, Lettera, Assails Van A. Bittner, Pittsburg Daily Headlight, 16 dicembre 1921, pag. 14; Wimler, nota 444 sopra.

[447] Marchers Use More Violence, nota 442 sopra.

[448] Didlott, nota 446 sopra.

[449] Women March on J-W No. 17, nota 437 sopra (circa risoluzioni dell’assemblea delle donne); vedere anche Wimler, nota 444 sopra.

[450] Vedere Plan Arrest of Rioters, Pittsburg Daily Headlight, 15 dicembre 1921, pag. 1; Troops Coming to Quell Rioting, Pittsburg Daily Headlight, 14 dicembre 1921, pag. 1 (edizione straordinaria del mattino).

[451] Vedere Miners Respond to Work Orders Today, Pittsburg Daily Headlight, 16 dicembre 1921, pag. 1; Report 3.000 Kansas Miners Work Today, Pittsburg Daily Headlight, 17 dicembre 1921, pag. 1.

[452] Vedere Lettera di John H. Walker a Thomas Myerscough, presidente Sezione Sindacale 1198, United Mine Workers of America (17 dicembre 1921), in Documenti Walker, nota 177 sopra, cartella 116.

[453] Vedere Treat Strikers’ Children, Pittsburg Daily Headlight, 27 dicembre 1921, pag. 1; Lettera di William Horr a John H. Walker (24 dicembre 1921) in Documenti Walker, nota 177 sopra, cartella 118.

[454] Lettera di John Steele, segretario-tesoriere ad interim, Distretto 14, a John H. Walker (26 dicembre 1921) in Documenti Walker, nota 177 sopra, cartella 118. Steele mantenne una voluminosa corrispondenza con John Hunter Walker, in cui generalmente presentava una visione tetra della situazione.

[455] Robert Cover ha identificato questa dinamica di impegno all’intensificazione come caratteristica della genesi del diritto. Vedere Cover, nota 17 sopra, pag. 53.

[456] The Public and the Strike, New York Times, 9 febbraio 1922, pag. 16.

[457] In tale data Jack Toscht, uno stimato radicale con tre figli, fu incarcerato nonostante fosse remunerato per distribuire soccorsi allo sciopero. Hopkins annunciò pubblicamente che avrebbe continuato a raccogliere prove a sostegno di accuse contro “i leader più radicali”, Jack Toscht Jailed Under Vagrancy Law, Pittsburg Daily Headlight, 7 gennaio 1922, pag. 1.

[458] Forced Labor in Kansas, nota 302 sopra, pag. 240.

[459] Charles B. Driscoll, The Kansas Industrial Court Gassed, Nation, 25 aprile 1923, pag. 489. 490.

[460] The Public and the Strike, nota 456 sopra.

[461]  Feis, nota 257 sopra, pag. 825.

[462] Jack Toscht Jailed Under Vagrancy Law, nota 457 sopra.

[463]  Vedere, ad esempio, Mines Gain 56 Men Today, Pittsburg Daily Headlight, 7 gennaio 1922, pag. 1.

[464] Miners Advised To Return to Work, Workers Chron., 13 gennaio 1922, pag. 1; vedere anche Howat Tells Miners To Resume Old Jobs, Pittsburg Daily Headlight, 13 gennaio 1922, pag. 14.

[465] Lettera di John Steele a John H. Walker (17 gennaio 1922), in Documenti Walker, nota 177 sopra, cartella 120.

[466] Id.

[467] Vedere UMWA Reconvened Twenty-Eighth Convention, nota 365 spra, pagg. 15-27.

[468] Id. pagg. 84-86.

[469] Vedere Dubofsky e Van Tine, nota 170 sopra, pag. 120; Lewis Beats Howat By Narrow Margin, N.Y.Times, 18 febbraio 1922, pag. 9.

[470] Vedere UMWA Reconvened Twenty-Eighth Convention, nota 365 sopra, pag. 53.

[471] Vedere Dubofsky e Van tine, nota 170 sopra, pag. 121.

[472] Vedere UMWA Reconvened Twenty-Eighth Convention, nota 365 sopra, pag. 188.

[473] Vedere Dubofsky e Van tine, nota 170 sopra, pag. 121

[474] Miners To Vote on Strike April 1 If Demands Fail, N.Y.Times, 19 febbraio 1922, pag. 1; vedere anche Dubofsky e Van tine, nota 170 sopra, pag. 121

[475] Vedere UMWA Reconvened Twenty-Eighth Convention, nota 365 sopra, pag. 37-38.

[476] Joseph E. Finley, The Corrupt Kingdom: The Rise and Fall of the United Mine Workers, 55 (1972).

[477] Vedere Id.

[478] Vedere Singer, nota 162 sopra, pag. 158.

[479] Vedere Dubofsky & Van Tine, nota 170, sopra, pag. 121.

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