Valfabbrica, 8 agosto 2009 Gianni Zampieri <www.deicittadinidelmondo.it>

english version below

A tutti i cittadini del mondo, e per opportuna conoscenza a :

Sig. Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica, Palazzo del Quirinale – 00187 Roma Sig. Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri - Palazzo Chigi - Piazza Colonna 370 - 00187 Roma

Sig. Jerzy Buzek , Presidente del Parlamento Europeo - Strasbourg Unit – BP 1024 – F 67070 Strasbourg Cedex

Sig. Ban Ki-Moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite-United Nations Plaza, 1-New York, NY 10017- USA

Sig. Barach Obama, Presidente degli Stati Uniti d'America-The White House-1600 Pennsylvania Avenue NW
Washington, DC 20500 – U.S.A.

Io Giovanni Zampieri, residente in Voc. Contre Alte 18, 06029 Valfabbrica (Pg) Italia, <giannizampieri@fastwebnet.it >, per ribadire la mia volontà di pace ed affinché i governi adempiano con il loro dovere e le loro promesse, rinnovo il seguente

PATTO TRA I CITTADINI DEL MONDO
per la pace, i diritti umani ed uno sviluppo equo e sostenibile.

Mi impegno a non partecipare personalmente ad azioni di guerra e mi oppongo che altri lo faccia o si prepari a farlo, anche per difendere veri o presunti diritti e interessi miei o della collettività cui appartengo. Acconsento all'uso della forza, personale od organizzata, non intenzionalmente omicida, per scopi strettamente difensivi della vita e dei diritti fondamentali delle persone e dei popoli. Secondo le mie forze, capacità e mezzi, attuerò e sosterrò ogni forma di resistenza civile contro la guerra, di azione nonviolenta e di cooperazione solidale, per stabilire e mantenere la pace e il rispetto dei diritti umani, nella giustizia e nella sicurezza comune; mi sforzerò di mantenere uno stile di vita ed un livello di consumi compatibili con la realizzazione di uno sviluppo equo e sostenibile, per la famiglia umana e per l'ambiente.

Mi impegno a dare il mio consenso politico solo a chi operi concretamente per la pace e contro ogni forma di violenza e ingiustizia con coerenti atti di governo, legislativi e diplomatici, anche unilaterali, tra i quali considero prioritari ed essenziali:

- sottomettere alla sovranità ed al controllo democratico popolare, tramite i parlamenti degli stati nazionali, loro
unioni, federazioni e confederazioni, tutti gli organismi internazionali e sovranazionali con poteri di gestione dei
rapporti politici, economici e sociali dell’intera famiglia umana, a cominciare dall’ONU e poi l’Organizzazione
Mondiale del Commercio (WTO), la Banca Mondiale (BM) ed il Fondo Monetario Internazionale (FMI), oltre che
tutte le alleanze, patti e accordi politici, economici e militari; tali istituti devono quindi essere riformati, rifondati o
abrogati, con l’abolizione o una diversa regolamentazione del diritto di veto e la definizione di più ampi ed equi criteri
di rappresentanza di tutti i cittadini; riconoscere all’ONU, come alla Corte Internazionale di Giustizia ed al Tribunale

Penale Internazionale, piena ed effettiva autorità sovranazionale, fornendoli dei fondi e dei mezzi necessari per esercitarla ed operare concretamente per la pace, i diritti umani ed uno sviluppo equo e sostenibile;

- avviare un concreto programma di disarmo generale, a partire dagli armamenti nucleari e da quelli che provocano
uccisioni, ferimenti e distruzioni indiscriminate, di massa o particolarmente disumane; convertire gli apparati militari
nazionali in organismi per la prevenzione anti-bellica, la protezione civile e ambientale; abolire i tribunali militari;
porre sotto il rigido controllo degli stati e la supervisione dell'ONU la produzione ed il commercio delle armi, da
destinare esclusivamente alle polizie nazionali ed all'ONU per i loro scopi istituzionali;

- affermare nei fatti la priorità dei diritti e dei bisogni delle persone rispetto ad ogni altra esigenza o legge pseudo-naturale, ideologica o religiosa, etnica o nazionalistica, economica o finanziaria; promuovere una economia
di giustizia, combattere la criminalità anche finanziaria, l’evasione ed i paradisi fiscali; stabilire più giusti rapporti
economici tra le nazioni, in particolare tra le più ricche del Nord e le più povere del Sud del mondo, con
l'applicazione di criteri di equità negli scambi commerciali e di clausole sociali per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e delle culture autoctone, per la difesa dei più deboli e la sicurezza di tutti;

- adottare una concreta politica di cura, protezione e prevenzione ambientale, di risparmi energetici e di riduzione dell'impatto ambientale di tutte le attività umane, a salvaguardia della natura che ci ospita;

- abolire il segreto di stato e gli infidi servizi segreti, che poco o nulla hanno a che vedere con l'opportunità di
temporanei e limitati segreti operativi, e sono motivo di sospetto e sfiducia tra le nazioni, oltre che frequente
strumento di trame incontrollabili, antidemocratiche e antisociali; fondare invece la sicurezza comune sulla
trasparenza e sulla lealtà;

- garantire libertà e pluralismo di cultura e di informazione, affinché la verità prevalga sulla menzogna e le diversità non siano motivo di divisione e di scontro, ma di arricchimento per tutti.

In Italia e nel mondo è necessario garantire la libera circolazione delle persone ed il loro diritto di cercare ovunque pane, lavoro e casa, pace e sicurezza, istruzione e salute. Rimane urgente ritirare tutte le truppe straniere che occupano militarmente altri paesi, come Afghanistan, Cecenia, Filippine, Iraq, Palestina, Isole Salomone, Italia, Repubblica Democratica del Congo, ecc. - sostituendo tali forze armate, dove è necessario, con contingenti di interposizione e pacificazione dell’ONU.

Conseguentemente, in occasione delle scadenze elettorali, eserciterò il mio diritto di voto esclusivamente in favore di candidati e forze politiche che esplicitamente assumeranno questi punti programmatici e si saranno seriamente impegnati a realizzarli.

Basta guerre! Per cominciare.

Valfabbrica, 6 Agosto 2009

hereby sign and renew the following

WORLD CITIZEN'S PACT

for Peace, Human Rights and Just and Sustainable Development

I undertake not to participate in acts of war and I shall oppose the actions of those who commit or who prepare to commit such acts, even for defence of the rights and interests - real or imagined - of myself or the community to which I belong. I approve of the use of force, individual or collective, without homicidal intent, strictly for the purposes of defending the lives and fundamental rights of individuals and populations. I will do everything in my power to give effect and support every form of passive resistance against war, of non-violent action, and of mutual co-operation, with a view to establishing and maintaining peace and respect for human rights, and justice and safety for all; I will take steps to maintain a lifestyle and a level of consumption compatible with achieving a just and sustainable development for humanity and for nature.

I undertake to give my political support only to those who work actively for peace and against any form of violence through governmental, legislative, and diplomatic action consistent with this endeavour, including such as is unilateral, the essential priorities in which action I consider to be:

- subjecting to popular democratic control and sovereignty - as exercised through the parliaments of national states or unions, federations, and confederations thereof - all international and supranational bodies empowered to manage the political, economic, and social relations of humanity, starting with United Nations (UN), the World Trade Organisation (WTO), the World Bank and the International Monetary Fund (IMF), as well as all political, economic, and military alliances, pacts, and agreements; said agencies must, accordingly, be reformed, re-established on a new basis, or abolished; all veto powers must be abolished, and broader, fairer criteria for representing all world citizens must be defined; granting to the UN - as well as the International Court of Justice and the International Criminal Tribunal - full and effective supranational authority and providing them with the funds and resources needed to exercise that authority;

- initiating a meaningful programme of general disarmament, starting with nuclear weapons and those causing indiscriminate death, injury, and destruction, mass destruction, or which have especially inhuman effects; converting the military establishment in each nation into a body charged with war prevention, civil defence, and environmental protection; abolishing courts-martial; placing the production and sale of arms under the strict control of each state and the supervision of the UN so that they are solely at the service of national police forces and of the UN for their institutional purposes;

- concretely reaffirming the priority of the rights and the needs of all persons over any pseudonatural, ideological or religious, ethnic or nationalist, economic or financial demand or law; promoting a fair economy and opposing all crime, financial crime, tax evasion and tax havens; establishing fairer economic relations between nations, especially between the richer nations of the North and the poorer ones of the South, by applying principles of equity to trade as well as social provisions that protect workers' rights and indigenous cultures, so as to defend the weakest and to ensure the safety of all;

- adopting a specific policy of environmental maintenance, protection, and prevention of environmental damage, of energy conservation, and of reduction of the ecological impact of all human activity - with a view to protecting nature, to which we are indebted for its hospitality;

- abolishing official state secrets and the untrustworthy secret services, which are unrelated to the need of short-term limited operational secrecy, and give rise to suspicion and distrust between nations, as such institutions often engage in antidemocratic and socially destabilising activities not subject to democratic control. Collective security must be founded on a basis of openness and honesty;

- guaranteeing freedom and pluralism in matters of information and culture, so that truth prevails over falsehood and diversity brings not division and antagonism, but rather enrichment for all.

In Italy and in the one-world all persons must have assured the free circulation and their right to look for bread, work and home, peace and safety, education and health. Urgently withdrawing all foreign military troops occupying other peoples’ countries, territories and bases – such as Afghanistan, Cecenia, Philippines, Iraq, Palestine, Solomon Islands, Italy, Democratic Republic of Congo, etc. – and replacing them, where needed, by ONU contingents of interposition and pacification.
Accordingly, at elections I shall cast my vote solely in favour of those candidates and political forces who explicitly subscribe to the points in this pact and who demonstrate a genuine commitment to implementing them.

An end to war! ....as a first step.

Valfabbrica, the 6h August 2009




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