Freedom Flotilla Italia

9 Novembre 2011

Violentata la verità col consenso di Obama e Sarkozy.
Ufficio stampa Freedomflotilla Italia

Sequestri e torture per gli occidentali; missili e omicidi per i gazawi. Anche Obama e Sarkozy si fanno nervosi ma nessuno ferma Israele. I valletti della menzogna tacciono anche davanti alle violenze nei confronti dei pacifisti occidentali sequestrati in mare, feriti e derubati.

I canadesi David Heap ed Ehab Lotayef, dopo essere stati sequestrati con la violenza e trascinati in Israele contro la loro volontà, sono stati denudati e picchiati come la maggior parte degli attivisti di Freedom Waves. L’intervento insufficiente dei loro governi, permette a Israele di seguitare ad esercitare su di loro violenza fisica e psicologica. Il giudice cui sono stati assegnati li ha posti davanti al solito ricatto. Sostanzialmente è stato detto loro: avete provato le nostre prigioni, se volete tornare in libertà dovete firmare la dichiarazione di essere entrati clandestinamente in Israele, altrimenti vi aspettano altri due mesi di carcere. Senza accusa e senza processo.

Per questo gli organizzatori della Canadian boat to Gaza chiedono le dimissioni del Ministro degli Affari Esteri John Baird per non aver svolto adeguatamente il proprio dovere di difesa degli interessi di cittadini canadesi.

Sono ancora 18 gli attivisti sequestrati e rinchiusi nelle carceri israeliane senza tutela giuridica. La stampa tace o si allinea agli interessi economici e politici che legano i governi occidentali a Israele, rendendoli complici dello stato dell’apartheid e dei crimini impuniti.

Se non arriverà un Bob Woodward capace di dire la verità scuotendo le fondamenta delle complicità in essere, dovremo credere che il “popolo eletto” potrà contare su un “Dio è con noi” d’infausta memoria con l’appoggio dei media o del loro silenzio.

Ma vi anticipiamo che nonostante il silenzio mediatico, il mondo libero seguita a organizzarsi e ci saranno altre marce, altre flottiglie, altre flytiglie che seguiteranno ad andare, nonostante tutto, fino al crollo dell’apartheid, dell’assedio e dell’occupazione illegale.

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