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18 novembre 2012

AIC fa appello per la solidarietà internazionale con il popolo palestinese

Siamo davanti ad una triste realtà: i palestinesi, una nazione che rappresenta le speranze di tutti i popoli dimenticati, sono tragicamente soli. I palestinesi sopportano i furiosi attacchi dell'innovazione israeliana e della tecnologia americana, mentre la comunità internazionale celebra o “il diritto di autodifesa di Israele”, oppure minaccia l'aggressione con l'ironia amara dei plebei che sfidano i gladiatori nelle arene romane.

Quattro anni fa Israele lanciò l'operazione Piombo Fuso nella Striscia di Gaza assediata, un'operazione che costò la vita a quasi 1500 palestinesi, ne ferì altri 5000 e condusse alla distruzione massiccia delle infrastrutture, delle case e delle istituzioni civili. Oggi siamo testimoni di una nuova guerra di aggressione contro la Striscia di Gaza, che è ancora sotto assedio, questa volta sotto il nome di “Pillar of Defense” (Pilastro della Difesa).

Israele dichiara che ognuna di queste aggressioni è un atto di “autodifesa”, e ciò funge da scusa rapidamente adottata dalla comunità internazionale come una copertura politica.

Il colonialismo israeliano è colpevole di aggressione – i suoi crimini sono enormi, questo già lo sappiamo. Ma questa colpa va applicata anche a quelli che, quando è il momento di decidere, esitano a difendere l'inviolabilità dei diritti collettivi ed individuali del popolo palestinese. La colpa va inflitta anche a coloro che si nascondono dietro parole di gloria, ma optano per l'attesa quando l'azione è urgentemente necessaria.

La comunità delle nazioni ha fallito volta dopo volta nell'applicare i principi più basilari, quando si giunge alla questione palestinese. Ha condonato il colonialismo, l'apartheid e l'occupazione, ha legittimato crimini indicibili ed ha sacrificato i diritti più basilari, i diritti alla vita ed alla dignità.

Dobbiamo richiamare il fatto, che l'origine del conflitto e della violenza in Palestina è l'occupazione israeliana, le sue politiche di aggressione ed il suo rifiuto di riconoscere i diritti dei palestinesi alla libertà ed all'indipendenza, così come il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi. Israele dichiara che l'operazione Pillar of Defence è necessaria per porre fine al lancio di razza da Gaza. Non ci sono razzi provenienti dalla Cisgiordania: ciononostante, Israele continua la sua politica di occupazione aggressiva di questi territori. Il popolo palestinese è uno solo, pertanto un attacco ai palestinesi di Gaza costituisce un attacco a tutti i palestinesi.

Di fronte alla guerra di aggressione in corso contro il popolo palestinese, l'Alternative Information Center (AIC) richiede alla comunità internazionale di prendere misure effettive per porre fine all'occupazione ed alle sofferenze del popolo palestinese occupato.

Comunque, sarebbe naif aspettarsi che la comunità internazionale, che è rimasta silente fino ad ora, si mobilitasse in maniera massiccia dopo il nostro appello. La sola garanzia di proteggere i diritti nazionali, collettivi e individuali del popolo palestinese consiste nella mobilitazione popolare di massa.

L'AIC fa appello agli attivisti israeliani ed ebrei entro lo Stato di Israele e nel mondo, per mobilitarsi contro la politica aggressiva di Israele compiuta nel loro nome. Noi non possiamo parlare di pace e sicurezza mentre continua l'occupazione.

L'AIC fa appello al movimento globale di giustizia sociale a mobilitarsi per i diritti del popolo palestinese e as intensificare le azioni di Boicottaggio, Cessione e Sanzione (BDS) contro Israele.

•               Per la fine immediata della guerra di aggressione ed il blocco della Striscia di Gaza;

•               per la fine dell'occupazione ed il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese alla libertà, all'autodeterminazione ed al ritorno;

•               per la fine della politica di Israele di colonialismo nei Territori Occupati Palestinesi e per la liberazione dei prigionieri palestinesi.

Alternative Information Center (AIC)